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Movimento 5 Stelle - Mozione nr. d'ordine 326

Logo Movimento 5 Stelle Sara Visman
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
326 80 05/05/2016 Sara Visman
 
Elena La Rocca
Davide Scano
09/05/2016

 

 

Venezia, 5 maggio 2016
nr. ordine 326
n p.g. 80
 

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO il TTIP (mozione ex ART. 9 del REGOLAMENTO C.C.)

 

Premesso che
nel giugno 2013, il presidente degli Stati Uniti Obama e il presidente della Commissione europea Barroso hanno lanciato ufficialmente i negoziati su un Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP);


tali negoziati sono tuttora in corso, nella più totale opacità e segretezza, con l'obiettivo di concluderne l'iter entro fine giugno del 2016;


l'obiettivo prioritario di tale Partenariato è quello dell'eliminazione di tutte le barriere “non tariffarie”, ovvero le normative che limitano la piena libertà d'investimento e i profitti potenzialmente realizzabili dalle società transnazionali a est ed ovest dell'oceano Atlantico;


il Partenariato in corso di negoziazione prevede addirittura il diritto per gli investitori transnazionali di citare in giudizio, presso un tribunale arbitrale creato ad hoc (ISDS, Investor-State Dispute Settlement) poi riformulato come ICS (Investment Court System – composto da un tribunale di 1° grado ed una corte d’appello sempre extragiudiziale) i governi sovrani e le autorità locali, qualora le loro società subissero perdite, anche potenziali, di profitti in seguito a decisioni di politica pubblica adottate dalle autorità medesime;


il 13 maggio prossimo il Consiglio Europeo si avvia a trattare del TTIP e del CETA (l’accordo di liberalizzazione con il Canada) quest’ultimo in via di ratifica al Parlamento Europeo;


Considerato che

le cosiddette barriere “non tariffarie” altro non sono che norme volte alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, alla salvaguardia dei beni comuni, alla garanzia di standard per la sicurezza alimentare, per la tutela dell'ambiente e della dignità sociale;


il programma di deregolamentazione previsto dal TTIP mira a creare nuovi mercati con l’apertura dei servizi pubblici e dei contratti per appalti governativi alla concorrenza di imprese transnazionali, minacciando di provocare un’ulteriore ondata di privatizzazioni in settori chiave come la sanità, l’istruzione, trasporti e il servizio idrico integrato;


l'assoluta segretezza con cui vengono condotti i negoziati, che non prevedono alcun coinvolgimento né delle popolazioni, né delle istituzioni che a tutti i livelli le rappresentano, costituisce un preciso attacco al diritto dei cittadini e delle comunità locali di conoscere i termini e le conseguenze di tali negoziati e di potersi pronunciare nel merito;


il diritto degli investitori transnazionali a citare in giudizio i governi e le autorità locali, in seguito all'approvazione di norme e/o delibere di interesse generale che potrebbero pregiudicarne i profitti, costituisce un gravissimo 'vulnus' democratico, un'inaccettabile compressione dell'autonomia delle autorità pubbliche e un'azione destrutturante sulla coesione sociale delle comunità territoriali ;


dalle 248 pagine recentemente desecretate e fatte trapelare da Greenpeace Olanda, emerge chiaramente che, lungi dal concordare maggiori garanzie di protezione in settori sensibili per la sicurezza di prodotti alimentari e non alimentari, la Commissione Europea va accordandosi su misure sanitarie e fitosanitarie regolative degli standard di qualità e salubrità dei cibi così “elastiche” da deflettere completamente, sino a non contenere più alcun riferimento al Principio di Precauzione che a parole affermano di voler preservare;


Considerata altresì
la totale preoccupazione per l’assoluta mancanza di trasparenza di un trattato che, come rilevano i documenti negoziali dell’ultimo round di trattative tenutosi a New York a fine aprile, fatto trapelare da Geenpeace Olanda:
- cancella la regola delle Eccezioni Generali (General Exceptions) prevista dal GATT (General Agreement on Trade and Tariffs) e concordata nell’ambito del WTO (World Trade Organization), in base alla quale gli Stati possono regolare il commercio “per proteggere la vita o la salute umana, animale e delle piante o per la conservazione delle risorse naturali esauribili”;
- esclude il commercio dalle azioni per il clima, venendo a disattendere gli impegni assunti nell’accordo per il clima di Parigi, di mantenere l’aumento delle temperature sotto 1,5C° per evitare che la crisi climatica metta a rischio la vita di milioni di persone in tutto il mondo;
- mina la capacità stessa degli Stati di legiferare e definire le misure preventive di tutela contro sostanze chimiche note come interferenti endocrine (hormone distruptors) facendo sparire il Principio di Precauzione dai capitoli sulla “Cooperazione Regolatoria”;
- consente all’industria ed alle multinazionali di influenzare pesantemente il processo negoziale e decisionale permettendo alle stesse di partecipare alle trattative nel mentre ne esclude i cittadini europei e raziona l’accesso agli atti documentali ai loro rappresentanti eletti, ammessi a visionare i testi negoziali in stanze di sicurezza, con guardie senza poter chiedere spiegazioni ad esperti, senza poterne discutere con nessuno, perquisiti in entrata ed uscita;

IL CONSIGLIO COMUNALE


esprime il proprio totale dissenso nei confronti del Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP), in corso di negoziazione tra Stati Uniti e Unione Europea in quanto lesivo degli stessi principi di uguaglianza e democrazia sanciti dall’art.2 e art.3 del TUEL e dei diritti di tutela della salute, dell’ambiente, del benessere degli animali, dei diritti dei lavoratori/trici e della privacy su internet, e pertanto

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

- ad intraprendere tutte le azioni di pressione di propria competenza volte a promuovere il ritiro da parte del governo italiano, nell'ambito del Consiglio Europeo, dal TTIP e, in subordine, alla sua non approvazione da parte del Parlamento Europeo;
- a promuovere, presso i cittadini del nostro territorio e presso tutti gli altri enti locali, la più ampia informazione con azioni di sensibilizzazione e mobilitazione contro il TTIP, in quanto in questo trattato viene leso, tra gli altri, il principio costituzionale della sovranità delle autonomie locali;
- ad inviare la presente deliberazione all'Anci, al Consiglio Regionale, al Consiglio dei Ministri, al Parlamento Italiano ed Europeo e alla Commissione Europea.

 

Sara Visman

Elena La Rocca
Davide Scano

 
  1. Sara Visman
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Pubblicata il 05-05-2016 ore 13:04
Ultima modifica 05-05-2016 ore 13:04
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