nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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779 | 107 | 01/06/2017 | Davide Scano |
Sindaco Luigi Brugnaro e p. c. Al Presidente della IV Commissione inoltrata a Assessore Paolo Romor |
05/06/2017 | 05/07/2017 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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delega | 16-01-2019 | Leggi |
Venezia, 1 giugno 2017
nr. ordine 779
n p.g. 107
Al Sindaco Luigi Brugnaro
e per conoscenza
Al Presidente della IV Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Funzionamento, costi ed efficacia del sistema ARGOS - INTERPELLANZA ai sensi dell’art. 8 del Reg. C.C.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
1. il D.M. del 29 ottobre 1997, formulato dall’allora Ministro dei LL.PP., il prof. Paolo Costa, regolamenta la materia della “approvazione di prototipi di apparecchiature per l’accertamento dell’osservanza dei limiti di velocità e loro modalità di impiego”;
2. il suddetto Regolamento attiene, naturalmente, la circolazione stradale e infatti fa riferimento al Codice della Strada. Ciò nonostante, le sue norme ben potrebbero essere applicate, mutatis mutandis, all’ambito del traffico acqueo. Basti pensare, ad esempio, che l’art. 4 sancisce che “gli organi di Polizia stradale interessati all’uso delle apparecchiature per l’accertamento dell’osservanza dei limiti di velocità sono tenuti a verificare che sulle apparecchiature stesse siano riportati gli estremi di approvazione rilasciata dal Ministero dei lavori pubblici e rispettare le modalità di installazione e di impiego previste nei manuali d’uso” e che la tolleranza del 5% fissata dall’art. 1 del medesimo decreto trova applicazione anche per i controlli svolti in laguna, secondo quanto dichiarato in commissione consiliare dal Comandante della P.L.;
premesso inoltre che
3. con disposizione n. 6 del 21.06.2006, l’allora Commissario Delegato al Moto Ondoso e Sindaco di Venezia ha approvato la progettazione, la realizzazione e la fornitura di un sistema costituito da un impianto tecnologico informatico denominato ARGOS (Automatic & Remote Gran Canal Observation System) per la gestione, il controllo e la supervisione del traffico acqueo nel Canal Grande di Venezia e la riduzione del moto ondoso, per la somma di euro 1.169.000. Tale sistema è stato prodotto dalle imprese ECOTEMA S.r.l. ed ARCHIMEDES LOGICA S.r.l.;
4. con delibera GC n. 700 del 21.12.2007, il sistema è stato implementato con tre postazioni esterne (Survey Cell) presso l’isola del Tronchetto e palazzina Cornoldi per una spesa di ulteriori 300.000 euro;
5. con delibera GC n. 109 del 10.04.2015, il Commissario Prefettizio ha approvato l’estensione del sistema di videosorveglianza con l’acquisto di ulteriori tre postazioni da collocare in zona Rialto per un costo complessivo di 103.581,66 euro;
6. VENIS S.p.A., a cui è stata affidata la gestione del sistema di cui sopra, ha svolto nel 2015 una procedura negoziata ai sensi dell’art. 57, comma 2 lett. b), del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 (Codice dei Contratti Pubblici) per individuare il soggetto a cui assegnare i lavori di manutenzione ordinaria per il triennio 2016-2018 ma, stranamente, è stato invitato un solo operatore commerciale, ECOTEMA S.r.l., a cui poi è stato affidato l’appalto per l’importo di 305.000 euro l’anno;
7. a quest’ultima somma, presente nel bilancio comunale, sembra debba sommarsi anche il compenso annuo pagato alla stessa partecipata, all’interno del suo piano operativo, approvato da ultimo con delibera GC n. 86 del 27.04.2017, pari ad euro 236.558 (nel 2016, euro 280.600) a titolo di “videosorveglianza e monitoraggio traffico acqueo” e con la postilla secondo cui “gli importi/attività sono soggetti ad integrazioni da ricevere dalla P.M.”;
considerato che
8. nelle pagina web di VENIS S.p.A. dedicata ad ARGOS si legge che: “il sistema ARGOS è lo strumento che consente di raggiungere i seguenti obiettivi:
- Monitorare automaticamente il traffico e tracciare la posizione, velocità e direzione di ciascun natante nel Canal Grande.
- Produrre e diffondere informazioni di sintesi sul traffico e gli allarmi per violazioni agli enti interessati.
- Garantire la sicurezza della navigazione e il suo regolare flusso.
- Identificare immediatamente situazioni di congestione. Ciò consentirà di prendere provvedimenti istantanei per lo sblocco di situazioni critiche.
- Salvaguardia degli operatori e dei passeggeri delle imbarcazioni a remi e delle imbarcazioni tipiche lagunari, quali traghetti e gondole.
- Razionalizzare l’uso delle risorse umane della Polizia Municipale.
- Razionalizzare le decisioni relative agli interventi di disciplina del traffico.
- Realizzare una piattaforma visiva agli operatori nel presidio remoto ed un supporto documentale per tutte le situazioni di pericolo, intralcio, infrazione al codice della navigazione ed, in genere, situazioni di incidente così da permettere un maggior equilibrio “ambiente-natante”;
9. La stampa locale ha riportato ieri la notizia secondo cui il Giudice di Pace di Venezia avrebbe accolto, di recente, alcuni ricorsi avverso contravvenzioni elevate dalla P.M. e basate proprio sull’utilizzo del sistema ARGOS e di postazioni mobili di tele-laser, motivando tale scelta in forza della “mancata taratura e verifica di funzionalità periodica del tele-laser e di ARGOS” nonché per quest’ultimo soltanto in ragione della “mancata omologazione ministeriale”;
premesso e considerato tutto quanto sopra,
si chiede:
1. se, originariamente, l’allora Commissario al Moto Ondoso abbia selezionato l’impresa realizzatrice di ARGOS a mezzo di procedura ad evidenza pubblica;
2. se e quando le imprese costruttrici o Codesta Amministrazione abbiano chiesto al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture l’approvazione/omologazione del prototipo del sistema tecnologico ARGOS;
3. se le competenti Direzioni Mobilità ed Avvocatura Civica abbiano espresso, al momento dell’acquisto, un qualche parere legale in ordine all’utilizzo concreto dello stesso sistema, con riferimento al D.M. 29.10.1997 o ad altre normative;
4. se siano confermate le voci di spesa sopra indicate o se, eventualmente, ve ne siano state fino ad oggi anche delle altre;
5. di spiegare se e quanto, dal 2007 ad oggi, i numerosi obbiettivi che l’amministrazione si è prefissa, con l’utilizzo di ARGOS, siano stati raggiunti e inoltre i motivi per cui l’ultimo documento di monitoraggio del traffico acqueo presente nel sito di ARGOS sia la rilevazione del 17 dicembre 2010;
6. di illustrare a che punto sia la ricerca di altri eventuali sistemi tecnologici, più economici, che possano sostituirsi ad ARGOS, come ipotizzato in commissione consiliare dalla stessa D.G. di VENIS S.p.A.;
7. di spiegare come l’amministrazione voglia fronteggiare la potenziale ondata di nuovi ricorsi contro le multe di ARGOS e se corrisponda al vero la circostanza, riportata dalla stampa, secondo cui gli apparecchi tele-laser usati in laguna siano gli stessi utilizzati per la circolazione stradale e se essi siano o meno tarati regolarmente, ai sensi di legge;
8. di valutare infine, previa soluzione della questione sulla taratura delle apparecchiature, l’opportunità di aumentare le postazioni di controllo (attualmente, due) presso la centrale operativa ARGOS al Tronchetto e/o di introdurre l’obbligo di installazione del GPS a bordo delle imbarcazioni circolanti nei canali di competenza comunale.
Davide Scano
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