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Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it - Interrogazione nr. d'ordine 191

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
191 6 22/01/2016 Davide Scano
 
Sindaco
Luigi Brugnaro
25/01/2016 24/02/2016 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta in Consiglio comunale31-03-2017Leggi

 

Venezia, 22 gennaio 2016
nr. ordine 191
n p.g. 6
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della I Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Esecuzione del Piano Anticorruzione in materia di elenchi imprese a cui affidare appalti

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che

1. la legge 6 novembre 2012 n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”, all’art. 1, comma 60, stabilisce in particolare che: “entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, attraverso intese in sede di Conferenza unificata…si definiscono gli adempimenti, con l'indicazione dei relativi termini, delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e degli enti locali, nonché degli enti pubblici e dei soggetti di diritto privato sottoposti al loro controllo, volti alla piena e sollecita attuazione delle disposizioni della presente legge, con particolare riguardo: a) alla definizione, da parte di ciascuna amministrazione, del piano triennale di prevenzione della corruzione, a partire da quello relativo agli anni 2013-2015, e alla sua trasmissione alla regione interessata e al Dipartimento della funzione pubblica”;


2. al comma 16, dello stesso articolo di legge, si individuano le aree a maggior rischio di corruttela (le amministrazioni hanno comunque margini di discrezionalità nell’includere o meno altri settori). Si tratta dei procedimenti relativi a: “a) autorizzazione o concessione; b) scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al d.lgs. n. 163 del 2006; c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; d) concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all'articolo 24 del citato decreto legislativo n. 150 del 2009”;


3. CIVIT (ora ANAC) ha approvato, con la deliberazione n. 72 del 11.09.2013, il Piano Nazionale Anticorruzione, recante modalità e prescrizioni per le pubbliche amministrazioni nella stesura del loro P.T.P.C. Successivamente, con la determinazione n. 12 del 28.10.2015, il suddetto Piano è stato oggetto di aggiornamento;


4. con la delibera n. 22 del 31.01.2014 la Giunta comunale ha approvato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014-2016 ed i relativi allegati. In tale Piano si fissano quali sono le azioni per la riduzione del rischio corruttivo e si precisa al punto d), in materia di “Azioni per il miglioramento dell’efficienza dell’azione amministrativa”, che occorre, tra le altre cose: “istituzione di un registro degli affidamenti diretti con informazioni sull’oggetto dell’affidamento, dell’operatore affidatario e l’importo, da pubblicarsi sul sito web del comune,su apposite schede a cura del dirigente” e “criterio di selezione casuale dei soggetti da invitare nelle procedure negoziate – comunque in coerenza con le norme sul MEPA-, mediante la formazione di un elenco per gli affidamenti di importo complessivo inferiore ad €1 milione ex art. 122, comma 7, D.Lgs. 163/2006, nonché per i cottimi fiduciari di lavoro ex art. 125 del medesimo D.Lgs. 163/2006 La formazione ed utilizzo dell’elenco, quale elenco aperto di operatori economici, costituisce indagine di mercato cumulativa per più affidamenti ai sensi dell’art. 57, comma 6, del D.Lgs. 163/2006. Le modalità di formazione dell’elenco saranno definite con specifico atto";


5. nella “Scheda di sintesi delle azioni e dei controlli in materia di Anticorruzione” si conferma quanto sopra, segnalando la necessità “in materia di contratti” di “creare un elenco, a mezzo di procedura informatica che garantisca estrazione casuale dei nominativi, di soggetti in possesso dei requisiti da invitare a rotazione alle procedure negoziate e dei cottimi fiduciari di lavori pubblici, facendo gestire l’elenco dalla struttura della direzione gare e contratti” e si attesta che, per quanto riguarda il procedimento di “scelta del contraente” il rischio corruttivo, se non si attua la misura, è “ALTO”;


6. altre due misure previste, sempre “in materia di contratti”, sono quelle di “creare un elenco unico per tutto l’ente, contenente l’insieme degli incarichi per servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria, al fine di assicurare la rotazione tra i professionisti e il confronto concorrenziale” nonché di “creazione elenco informatico delle somme urgenze e pubblicazione dell’elenco sul sito web istituzionale dell’ente nella sezione trasparenza”;


7. con la successiva delibera n. 15 del 29.01.2015 il Piano è stato aggiornato e, per quanto attiene la creazione degli elenchi di cui sopra non c'è proprio alcun cenno il ché lascia presumere che tali misure anticorruttive siano state realmente attuate nel corso del 2014. La relativa “Scheda di Sintesi” ribadisce la necessità invece di ricorrere al primo elenco (che sembra esistere, dunque, come conferma la Relazione annuale del Responsabile P.C. per il 2014), di creare il secondo (realizzato, secondo la Relazione annuale dello stesso R.P.C. per il 2015, a fine 2015, con un anno di ritardo quindi) ed infine non dice alcunché, stranamente, rispetto al terzo;


8. il Piano della Performance 2014 prevede tra gli “obbiettivi gestionali comuni”, al punto E5, quello di: “ottemperare agli obblighi in materia di anticorruzione e agli obblighi di pubblicazione in materia di trasparenza anche secondo la logica Open Data” e si aggiunge che esso “si intenderà raggiunto a seguito dell'adempimento delle prescrizioni contenute nel Piano Triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016”;


9. il Piano della Performance 2015 prevede tra i Progetti Strategici il PS39 che stabilisce: “Al fine di dare compiuta attuazione alle prescrizioni normative, nonché a quelle di cui al P.T.P.C. e dell'allegato Programma Triennale per la trasparenza, il Settore Affari Generali e Trasparenza, sulla base delle risultanze dell'attività di monitoraggio e controllo in merito allo stato di attuazione degli obblighi in materia di trasparenza, dovrà supportare il Responsabile comunale anticorruzione e trasparenza, nell'aggiornamento degli atti programmatori”. L'unico altro obbiettivo in materia è il 150071, che prevede genericamente una “attività di verifica dell'effettuazione da parte delle Direzioni delle attestazioni delle attività definite strumenti di mitigazione del rischio in qualità di referente per l'attuazione del piano anticorruzione di cui alla L.190/2012”;

considerato che


10. l'allegato 3 del Piano Nazionale Anticorruzione descrive, a titolo esemplificativo, i rischi possibili nelle differenti aree e per la “Area Affidamento di Lavori, Servizi e Forniture” si dichiara, rispetto alla creazione degli elenchi sopra ricordati, che il rischio è quello di “utilizzo della procedura negoziata e abuso dell’affidamento diretto al di fuori dei casi previsti dalla legge al fine di favorire un’impresa”.
Com'è comprensibile, i valori difesi qui, dal legislatore, non sono soltanto quelli dell'imparzialità e della buona amministrazione ma altresì quello della libera concorrenza tra le imprese;


11. l’attuazione delle misure anticorruzione, previste dal P.N.A. e dal P.T.P.C. della singola amministrazione, fanno parte degli obbiettivi del Piano della Performance e quindi il loro eventuale inadempimento si ripercuoterebbe necessariamente sui premi legati alla performance, il cui ammontare complessivo stanziato per il personale dirigente è stato di euro 660.230,19 per il 2014 (per il 2015 il dato non è ancora stato pubblicato);

premesso e considerato tutto quanto sopra,
si chiede:


1. di spiegare se, quando e con quali forme e risultati, le importanti misure anticorruzione descritte sopra siano state realizzate, come chiesto da convenzioni internazionali, da leggi nazionali, dal Piano Nazionale Anticorruzione e infine dai Piani Anticorruzione 2014 e 2015 approvati dall'amministrazione comunale;


2. di specificare poi, in caso di risposta positiva, i motivi per i quali non sia stata data affatto alcuna notizia in merito alla presenza di questi elenchi, alla luce peraltro dei benefici in termini di lotta alla corruzione e libera concorrenza tra imprese dello stesso settore. Si spieghi altresì perché non v'è traccia alcuna nel sito web comunale, almeno secondo le ricerche svolte dallo scrivente, dell'esistenza di tali elenchi e, soprattutto, delle modalità per accedervi e i criteri di “estrazione casuale” (una maggior pubblicità avrebbe smorzato l’effetto negativo, verificatosi, di alcune gare andate deserte);


3. di illustrare se, per l'apparente violazione dei doveri e degli obblighi previsti dal P.T.P.C. e qui descritte, siano stati avviati i prescritti procedimenti disciplinari nei confronti di Responsabile Anticorruzione, ex Direttore Generale o altre figure apicali;


4. di spiegare infine se l'amministrazione comunale abbia ritenuto che gli obbiettivi dei Piani per la Performance (anni 2014-2015) siano stati centrati. Ciò ai fini della quantificazione, ed eventuale riduzione/revoca, della retribuzione di risultato spettante ai dirigenti in base alle valutazioni, proposte dall’OIV e approvate con delibera di Giunta. A tal proposito si spieghi perché non è stata ancora approvata, a fine 2015, la Relazione sulla Performance per l’anno 2014 (l’ultima Relazione riguarda infatti il 2013 in cui il raggiungimento degli obbiettivi, da parte dei dirigenti, è pari al 97,34%);


5. di spiegare infine se tali presunti inadempimenti (mancati obbiettivi del PEG) possano considerarsi motivo sufficiente per la revoca di incarico dirigenziale ai sensi dell’art. 109, comma 1, del TUEL.

 

Davide Scano

 
  1. Davide Scano
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 22-01-2016 ore 12:53
Ultima modifica 22-01-2016 ore 12:53
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