nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1494 | 71 | 06/04/2019 | Sara Visman |
Assessore Giorgio D'Este e p. c. Al Presidente della II Commissione |
09/04/2019 | 09/05/2019 | in Commissione |
Venezia, 6 aprile 2019
nr. ordine 1494
n p.g. 71
All'Assessore Giorgio D'Este
e per conoscenza
Al Presidente della II Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare II Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Presidente della Municipalità Venezia - Murano - Burano
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Mancato avviso ai cittadini dell’ulteriore aumento della marea la notte del 4 aprile 2019
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
- il Centro Previsioni e Segnalazioni maree di Venezia aveva previsto e comunicato già il giorno prima che, nella notte del 4 aprile 2019, alle ore 23:30 la punta di marea sarebbe arrivata a cm. 120, quota corrispondente al codice arancio sulla scala dei livelli sopra i valori normali di marea;
- i tecnici del Centro invitavano inoltre a seguire gli aggiornamenti della previsione di marea informando che, da alcuni giorni, venivano pubblicati in modo più frequente del normale date le condizioni meteorologiche in peggioramento;
- con il bollettino delle ore 20 del giorno 4 aprile si modificavano le previsioni perchè, a causa dello Scirocco persistente, sarebbe stato possibile il raggiungimento di 125 cm sempre alle ore 23:30;
- la nuova previsione veniva comunicata con allarme sonoro, via web, e tramite sms alle ore 20:11;
considerato che
- il mareografo di Punta della Salute registrava, alle ore 23:40, un picco di 134 centimetri, misura eccezionale per il periodo (superato solo da una marea di 147 centimetri registrata nell’ aprile del 1936) senza che i cittadini venissero avvertiti della nuova previsione;
considerato anche che
- veniva riportato dai tecnici dell’ufficio maree, che la previsione era risultata particolarmente difficile da interpretare;
- il Comandante della Polizia Locale il giorno 5 aprile descriveva come la straordinarietà del fenomeno sommata alla sua velocità non avevano consentito di far riattivare in tempi utili il sistema di avviso cittadino basato sugli sms, che sarebbero giunti a destinazione oramai a evento concluso;
- il disservizio ha provocato danni a parecchi cittadini che si sono ritrovati l’acqua nei locali senza aver avuto l’opportunità di premunirsi rispetto alla quota di marea effettivamente raggiunta alle 23:40;
ritenuto che
- se i livelli di previsione possono non essere del tutto attendibili a causa di fenomeni incontrollabili, è opportuno che il cittadino ne venga reso consapevole tramite un’informazione adeguata;
- un avviso, anche se dato all’ultimo, avrebbe potuto far risparmiare, o quantomeno limitare, dei danni;
- i tecnici o i funzionari non dovrebbero arrogarsi il diritto di decidere arbitrariamente di nascondere un’informazione come invece fatto e dichiarato dal Comandante della Polizia Locale;
visto che
- la Giunta comunale ha approvato diversi accordi di collaborazione tecnico scientifica con enti di ricerca per consentire di far evolvere la modellistica previsionale;
si chiede agli Assessori competenti
1. di relazionare su come, queste collaborazioni, abbiamo migliorato la capacità di previsione
2. quante sono in essere queste collaborazioni e con quale impegno di spesa totale previsto
3. perché, se pur avendo appurato un cambio repentino della marea, non vi sia stato avviso, ne sonoro ne per via telematica o telefonica, negando la possibilità a qualche cittadino di limitare i danni subiti
4. quanto tempo passa in genere dal riconoscimento di un repentino aumento di alta marea fino al lancio dell' avviso attraverso i vari canali normalmente utilizzati: sonoro, telematico e telefonico
5. se la mancanza di tempestiva comunicazione possa essere stata in qualche modo imputata da un numero di personale all’interno dell’ufficio insufficiente a seguire tutte le strumentazioni in modo continuativo
6. se si ritenga opportuno rivedere i criteri di allerta alla luce dei casi di difformità, verificatesi più volte, tra la previsione e il livello reale raggiunto dal mare in presenza di fenomeni di marea sostenuta o eccezionale
Sara Visman
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