Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 491

Venezia, 17 novembre 2016
n p.g. 2016/534629
 

Al Consigliere comunale Matteo Senno


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 491 (Nr. di protocollo 82) inviata il 21-09-2016 con oggetto: Sicurezza stradale Via Vallon nel tratto che si estende da Forte Carpenedo ad oltre l'incrocio con Via Valdemare

In riferimento all'interrogazione nr. ordine 491 recante ad oggetto "Sicurezza stradale Via Vallon nel tratto che si estende da Forte Carpenedo ad oltre l'incrocio con Via Valdemare", sentiti al riguardo i dirigenti competenti si comunica quanto segue:
- Per quanto riguarda il rilievo posto relativamente alla possibilità "di poter installare nel tratto di strada indicato alcuni dossi artificiali o strutture alternative ad essi in modo da moderare la velocità delle auto" si ritiene che, trattandosi di viabilità extraurbana, l'altezza dei dossi consentiti dal Codice della Strada non costituisca un valido deterrente per la limitazione della stessa entro un valore di sicurezza pari a circa 30 km/h.  Si potrà tuttavia valutare l'individuazione di un limite di velocità generalizzato che tenga conto delle caratteristiche dimensionali e dei flussi che la caratterizzano, a titolo di esempio il limite potrebbe essere di 40 km/h come avviene per le zone residenziali.
- Per quanto concerne, inoltre, la questione posta dall'interrogante vale a dire "di mettere in sicurezza la fermata dello scuolabus, valutando di creare una piccola area dedicata" si informa che, d'accodo con gli uffici preposti, si potrà provvedere a valutare tale possibilità tenendo conto che la sezione attuale risulta particolarmente ristretta e che per un sicuro spostamento di asse con relativa messa in sicurezza si valuterà di procedere realizzando un golfo di fermata esterno alla sede stradale in area pubblica o diversamente in area privata a seguito di procedimento di esproprio.

Renato Boraso

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