da Assessore Massimiliano De Martin
Venezia, 22 agosto 2016
n p.g. 393182
Al Consigliere comunale Matteo Senno
e per conoscenza
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 456 (Nr. di protocollo 57) inviata il 05-08-2016 con oggetto: Forno Crematorio di Marghera
In merito alla interrogazione n° d'ordine 456 protocollo 57 del 5/8/2016, avente ad oggetto Forno Crematorio di Marghera presentata dal Consigliere Matteo Senno, si precisa che lo stesso è composto da due forni che non risalgono agli anni 70 come indicato bensì uno (IMEF) risulta realizzato successivamente all'autorizzazione del 1996 e l'altro (GEM) nel 2002 (in sostituzione del forno ALL EUROPE, presumibilmente del 1992)
L'impianto crematorio risulta monitorato “in continuo”, così come previsto dall'autorizzazione, in base ai seguenti parametri: temperatura di post-combustione, percentuale di ossigeno residuo presente nei fumi e percentuale di monossido di carbonio presente nei fumi;
a questi parametri Veritas SpA ha aggiunto il monitoraggio della temperatura in camera di cremazione.
Il complesso crematorio è dotato di sistema di videosorveglianza in continuo (24 h su 24 h) i cui dati, sia dei camini di emissione sia dei camini di sicurezza, sono a disposizione dell'Autorità per i successivi 15 gg.
Su indicazione dell'ex Provincia di Venezia, un laboratorio certificato esegue due campionamenti/analisi all'anno sulle emissioni in atmosfera per la valutazione delle concentrazioni di microinquinati elencati in autorizzazione.
Inoltre Veritas SpA a titolo di autocontrollo, anche se non obbligati, effettua ulteriori campionamenti per l'identificazione di altri inquinanti: tutte queste analisi non hanno evidenziato anomalie.
Relativamente ai metalli pesanti, incluso il mercurio, precisando che in autorizzazione il valore della concentrazione è riferita alla sommatoria degli stessi, Veritas SpA comunica che i valori del flusso di massa calcolato, registrati nelle ultime 5 rilevazioni indistintamente su due forni, sono sempre risultati all'interno del limite di riferimento.
Il complesso crematorio è soggetto a tre interventi all'anno di attività di manutenzione ordinaria programmata preventiva per ciascuna differente linea di cremazione (“a freddo” e “a caldo”), ai quali si aggiungono quattro interventi all'anno rivolti specificatamente agli analizzatori fumi, oltre alla corretta manutenzione ordinaria per far fronte ad eventuali guasti e/o anomalie.
L'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, come previsto dalla normativa in vigore, risulta in regola mediante domanda di proroga alla precedente scaduta il 31/12/2015.
Al fine di garantire l'attività crematoria, che a fine 2015 si attestava oltre 59% delle operazioni cimiteriali e non determinare interruzione di lungo periodo alle suddette, si è programmato di intervenire contemporaneamente su due percorsi: il primo, la cui conclusione è prevista entro Gennaio 2017, prevede l'eliminazione fisica del forno più vecchio “IMEF” e il revamping dell'altro forno presente, “GEM”, garantendo così circa il 60% della produzione odierna; il secondo percorso prevede la realizzazione di un nuovo forno crematorio da realizzarsi entro il 2019.
A completamento di quanto sopra esposto si segnala che dal 2013 il servizio cimiteriale di Veritas SpA, incluso il processo di cremazione, dal 2003 risulta certificato ISO9001:08, pertanto rispetta le norme della sicurezza sulla salute e sul lavoro del personale impiegato, la tutela della privacy, il D.Lgs 231/2001, la vigente normativa in materia di lavori pubblici.
In riferimento all'articolo pubblicato di recente su un quotidiano locale, Veritas SpA segnala che la fotografia dell'impianto pubblicata probabilmente è stata scattata prima della realizzazione degli impianti di abbattimento fumi (quindi presumibilmente più di 10 anni fa), pertanto non è rappresentativa della realtà in essere.
In merito alle dichiarazioni di alcuni residenti riportate dal giornalista nello stesso articolo dove viene denunciata la presenza di diossine e mercurio rilevate tramite analisi private eseguite dagli stessi, come già espresso nel comunicato stampa dell' 8 agosto 2016, si chiede a coloro che sono in possesso di questi dati di condividerli con l'Amministrazione Comunale, per poter offrire ai cittadini servizi sempre migliori. Si segnala che è possibile richiedere direttamente ad ARPAV i dati rilevati.
Massimiliano De Martin
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