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Luigi Brugnaro Sindaco - Mozione nr. d'ordine 651

Logo Luigi Brugnaro Sindaco Paolo Pellegrini
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
651 15 03/03/2017 Paolo Pellegrini
 
Francesca Rogliani
Maurizio Crovato
Chiara Visentin
Giorgia Pea
Ciro Cotena
Alessio De Rossi
03/03/2017

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito31-03-2017Leggi

 

Venezia, 3 marzo 2017
nr. ordine 651
n p.g. 15
 

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: adozione di misure volte a limitare l'esercizio di attività non compatibili con le esigenze di salvaguardia del decoro e delle tradizioni di Venezia

 

                                       IL CONSIGLIO COMUNALE
 
PREMESSO CHE


Venezia, in quanto Città d’arte unica al mondo, è destinataria di una domanda di turismo in continua crescita, infatti, come si evince dai dati dell'Annuario del Turismo, con riferimento alla sola Città Storica si sono registrate nel 2015 oltre 6 milioni 800mila presenze, + 6,1% rispetto al 2014 (circa il 60% degli arrivi e oltre il 65% delle presenze) con una permanenza media di poco meno di 2 giorni e mezzo.
La permanenza sempre più breve, negli ultimi anni, sta dando sempre più vita ad un turismo di tipo “mordi e fuggi” e risulta evidente, in questo contesto, come si stia delineando una proliferazione di attività commerciali che stanno rispondendo a questo fenomeno turistico con un'offerta a basso costo;
In un'ottica di tutela ambientale, culturale, monumentale, paesaggistica, territoriale e storico-artistica della Città risulta sempre più necessaria una pianificazione e un riordino delle attività commerciali che vada ad integrare e rinforzare un percorso già intrapreso dall'Amministrazione Comunale attraverso l'emanazione di atti che prevedono specifiche norme restrittive per la localizzazione delle attività commerciali in alcune zone del Centro Storico e nelle isole maggiori di Murano e Burano maggiormente colpite dal turismo di massa;
A partire da aprile 2016, l'Amministrazione Comunale si è impegnata attivamente in un ridisegno delle occupazioni di suolo pubblico da parte delle attività economiche (posteggi di commercio su area pubblica e plateatici di bar e ristoranti) attraverso un percorso di pianificazione integrata delle aree più pregiate della città;
Il moltiplicarsi di esercizi commerciali di tipo “food take away”,  contribuisce in modo evidente ad abbassare gli standard di qualità dei prodotti offerti e incide negativamente sul decoro urbano e sulla salvaguardia delle tradizioni, oltre che aumentare la quantità di rifiuti prodotti e, conseguentemente, i costi per il loro smaltimento, che ricadono sulla collettività


Se da un lato la risorsa turistica risulta per Venezia una risorsa economica di straordinaria importanza non può, tuttavia, essere ignorata l'esigenza di preservare la fragilità della Città e la qualità della vita dei suoi abitanti.   
 
RICHIAMATI


Il Regolamento per l'insediamento di attività commerciali artigianali e di pubblico esercizio a salvaguardia di particolari ambiti del centro storico di Venezia, allegato alla delibera Consiliare n.73/2003, che prevede specifiche norme restrittive per la localizzazione delle attività commerciali in alcune zone del Centro storico;
 
Il Regolamento delle attività di somministrazione alimenti e bevande approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 102 dell'11 dicembre 2012;
 
CONSIDERATO CHE


Il recente Decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222 “Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell'articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124” al fine di tutelare beni culturali e paesaggio (ex art. 52, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42), consente ai comuni, d’intesa con la regione, e sentito il soprintendente del MiBACT, di adottare deliberazioni volte a individuare zone o aree aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico in cui sarà vietato o subordinato ad autorizzazione l’esercizio di una o più attività di cui al decreto in commento, da individuarsi con riferimento al tipo o alla categoria merceologica, in quanto non compatibile con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
 
RITENUTO CHE


Sia compito fondamentale dell'Amministrazione Comunale affrontare le complesse questioni legate alla pianificazione commerciale nelle zone più nevralgiche del territorio, contemplando le esigenze degli operatori economici, dei cittadini residenti e dei turisti, fornendo misure miranti a limitare l'esercizio di attività non compatibili con le esigenze di salvaguardia del decoro e delle tradizioni e delineando le linee di indirizzo sulle quali basare l’azione degli uffici.
 
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA


a proseguire nelle attività intraprese a tutela della città, patrimonio mondiale dell'UNESCO e a presentare una proposta di deliberazione al Consiglio Comunale di Venezia per delineare misure miranti a limitare l'esercizio di attività non compatibili con le esigenze di salvaguardia del decoro e delle tradizioni del di Venezia, con particolare riferimento alle attività di vendita e/o di produzione di prodotti alimentari, localizzate nelle aree di maggiore afflusso turistico della Città Storica e delle isole di Murano e Burano, le cui modalità di preparazione e vendita siano finalizzate al consumo su pubblica via.
 

 

Paolo Pellegrini

Francesca Rogliani
Maurizio Crovato
Chiara Visentin
Giorgia Pea
Ciro Cotena
Alessio De Rossi

 
  1. Paolo Pellegrini
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 03-03-2017 ore 10:16
Ultima modifica 03-03-2017 ore 10:16
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