nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
---|---|---|---|---|---|---|---|
748 | 91 | 17/05/2017 | Ottavio Serena Renzo Scarpa |
Sindaco Luigi Brugnaro e p. c. Al Presidente della II Commissione inoltrata a Assessore Giorgio D'Este |
22/05/2017 | 21/06/2017 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
---|---|---|
verbale seduta commissione consiliare | 06-04-2018 | Leggi |
delega | 07-11-2017 | Leggi |
Venezia, 17 maggio 2017
nr. ordine 748
n p.g. 91
Al Sindaco Luigi Brugnaro
e per conoscenza
Al Presidente della II Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare II Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Degrado delle aree del territorio veneziano, con conseguente spopolamento.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
PREMESSO CHE:
- quasi ogni giorno la stampa locale, a volte anche quella nazionale, denuncia la seria situazione di degrado, a svariati livelli, delle aree del territorio veneziano.
Le tipologie di degrado ed i relativi effetti, sono diversificate. A partire da Venezia, dove, chi ritiene di rimanere a vivere, si trova a che fare con abitazioni spesso in cattivo stato, con costi di manutenzione quasi sempre proibitivi ed inaccessibili alla maggior parte dei cittadini.
A volte, alla stessa stregua di “degrado” è da considerarsi anche la sussistenza di leggi e norme inadeguate, che non favoriscono chi vuole restare ad abitare nella sua città, andando ad agevolare invece un'utenza turistica. Senza parlare degli altri problemi ancora irrisolti: schiamazzi notturni, calli e mezzi pubblici sempre strapieni di gente, imbrattamento di palazzi e monumenti, ecc. ecc.
Gli effetti derivanti da ciò sono lo spopolamento e la chiusura di negozi che, per anni hanno servito la quotidianità degli abitanti di Venezia;
- episodi di significativo degrado, sono presenti anche nelle isole del litorale veneziano. Si menziona ad esempio la situazione delle colonie e soprattutto lo stato di abbandono dell'ex Ospedale al Mare, al Lido di Venezia. La struttura è da anni luogo di ritrovo di tossicodipendenti e sbandati di ogni genere. Condizione, questa, che, oltre ad implicare problematiche igienico - sanitarie e di sicurezza, pesa molto anche sull'immagine dell'isola (allegato 1).
- nelle zone di terraferma, un po' più lontane dalla luce dei riflettori della stessa Venezia, a rappresentare il degrado sono gli episodi di decadimento urbano e di inciviltà, che si manifestano a tratti in maniera allarmante: spaccio di stupefacenti, furti, aggressioni, inquinamento ambientale, squallore e sporcizia che rendono precaria la percezione di sicurezza personale, facendo anche svilire aree urbane magari ricche di potenzialità;
numerosi sono i fatti preoccupanti da affrontare in tempi brevi e se ne citano solo alcuni:
1) la situazione del degrado in cui versa il cantiere per la realizzazione delle opere della metropolitana di superficie (SFMR) Cotau che si estende tra i quartieri del Comune dei Venezia Cipressina e Gazzera, di cui si allegano alcune foto, estrapolate da esposti già inviati alle autorità competenti (allegato 2). Tale area sembra essere diventata una sorta di “discarica a cielo aperto” e zona franca per lo spaccio e reati di vario genere. L'abbandono di materiali nel citato sito, coinvolge anche il tratto di terreno subito esterno al cantiere, nella zona della Gazzera;
2) la situazione relativa alla presunta insussistenza degli attuali requisiti normativi, necessari al commercio di prodotti alimentari, delle strutture ospitanti il mercato fisso in via Fapanni, a Mestre, diventata oggetto di segnalazione, da parte di associazioni di cittadini, alla Polizia Municipale di questo Comune di Venezia. Da approfondire sarebbe anche lo stato della confinante isola “ecologica”, situata al punto di confluenza dei due rami del Canale Osellino, palesemente zona poco salubre e notoriamente infestata da animali, quali topi e nutrie. Quindi sarebbe da riconsiderare, soprattutto, l'opportunità e la permanenza del citato mercato, in tale area;
3) la situazione dei sottopassi in via Giustizia, dove, si legge in un articolo di stampa della testata “Venezia Today” del 23 marzo u.s. (allegato 3) “…residenti, studenti e lavoratori sono costretti ad assistere quotidianamente a scene di "squallore e sporcizia" dovute alla presenza di tossicodipendenti...” e “… i segnalatori chiedono ancora una volta alle istituzioni che prendano provvedimenti, per una situazione che spesso ha oltrepassato i limiti della decenza...”.
CONSIDERATO CHE:
- Le Amministrazioni Comunali che si sono succedute finora in questo Comune, sembra non abbiano fornito valide risposte a criticità come quelle sopra descritte ed in alcuni casi si sono limitate semplicemente a spostarle altrove, o ipotizzando addirittura la creazione di “ghetti” legalizzati (vedi l'articolo di stampa de “Il Mattino di Padova” del 20 dicembre 2016, in allegato 4);
- anche l'attuale Amministrazione Comunale pare non abbia ancora risolto e trovate tutte le soluzioni per quanto riguarda i problemi derivanti dal degrado. Un articolo di stampa del 10 marzo 2017, della redazione di “Venezia Today” (in allegato 5) riporta infatti la seguente dichiarazione di un comitato di cittadini di Mestre, che, in una nota, affermano: "Controlli di vicinato e passeggiate fucsia sono iniziative estranee alla realtà, lo scenario è peggiorato ulteriormente“. Ma anche in un altro articolo di stampa del 16 maggio u.s. (allegato 6) si legge l'esasperazione dei cittadini del rione Pertini e la “mancanza di risposte” di questa Amministrazione Comunale, che deve passare, si cita testualmente “… Dalle parole ai fatti...”;
- la “mancanza di risposte” ai problemi del degrado è confermata dalla nascita, quasi quotidiana, di Comitati ed Associazioni di Cittadini, che cercano quasi sempre senza esito, di farsi ascoltare dall'Amministrazione comunale (allegato 7), e soprattutto, con la volontà di riempire i vuoti, lasciati dalla sua inefficienza;
- è notorio l'impegno ed il quotidiano sacrificio delle Forze di Polizia operanti sul territorio. Ben vengano tutti gli interventi che ultimamente si stanno attuando (tra cui l'aumento del Personale dei Vigili Urbani, l'inserimento dell'unità mobile della Polizia di Stato in via Piave, l'incremento della lotta allo spaccio ed altro) ma quando si parla di degrado, bisogna considerarlo in tutte le sue fattispecie: ambientale, architettonico, sociale ed evitare di affrontarlo “solo” da un punto di vista, come quello della sicurezza, perché potrebbe rappresentare una pericolosa semplificazione, che impedirebbe di combatterlo “completamente”.
Tutto cio' premesso, nella considerazione che necessita cambiare passo nell'affrontare questo importante aspetto della vita della città,
SI CHIEDE AL SINDACO DI VENEZIA:
- quali siano le soluzioni e le strategie che ha in programma di attuare come risposta alle richieste ormai esasperate, anche perché inascoltate, di molti dei cittadini del territorio veneziano, che si trovano a vivere in zone dove, com'è documentato in premessa, la soglia di vivibilità, a causa del degrado, è estremamente bassa;
- quali siano, pertanto, le soluzioni e le strategie, in senso ampio, da attuare come risposta al disagio, che non si limitino ad affrontare “solo” le fattispecie che finiscono nella cornice della sicurezza, forse perché più convenienti dal punto di vista mediatico.
Allegati
Allegato 1 (pdf - 483 kb)
Allegato 2 (pdf - 977 kb)
Allegato 4 (pdf - 1,1 Mb)
Allegato 3 (pdf - 437 kb)
Allegato 5 (pdf - 536 kb)
Allegato 6 (pdf - 260 kb)
Allegato 7 (pdf - 230 kb)
Ottavio Serena
Renzo Scarpa
scarica documento in formato pdf (40 kb)