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Gruppo Misto - Interpellanza nr. d'ordine 726

Logo Gruppo Misto Ottavio Serena
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
726 74 26/04/2017 Ottavio Serena
 
Renzo Scarpa
Assessore
Michele Zuin
 
e p. c.
Alla Presidente della X Commissione
26/04/2017 26/05/2017 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare01-10-2018Leggi

 

Venezia, 26 aprile 2017
nr. ordine 726
n p.g. 74
 

All'Assessore Michele Zuin


e per conoscenza

Alla Presidente della X Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Situazione di VERITAS S.p.a. - Valutazioni di opportunità in relazione alla posizione del Direttore Generale.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

PREMESSO CHE:

- nel corso degli ultimi mesi i mass media (come da numerosi articoli, in allegato 1 e 1 bis) hanno diffuso la notizia di un sistema fraudolento di mazzette che avrebbe condizionato alcuni appalti dell'Azienda partecipata Veritas S.p.A., in un giro di affari definito, dagli organi di stampa, milionario;

- il Direttore Generale di Veritas è stato definito in un articolo di stampa (“Corriere del Veneto” del 16 marzo u.s., in allegato 2) come “...il manager più quotato della galassia comunale di Venezia...”;

- secondo i Magistrati della Procura che procede e gli investigatori della Guardia di Finanza (si legge nel già menzionato articolo), l’attuale Direttore Generale “...si sarebbe infatti macchiato del reato di abuso di ufficio... Con più atti costituenti attuazione di un unitario disegno criminoso, nella qualità di direttore generale, nello svolgimento del proprio servizio, intenzionalmente consentiva al suo dirigente ….. …… a operare a favore della ……… con svariati affidamenti diretti, tra il 2012 e il 2014” (articolo di stampa delle testate Nuova Venezia-Mattino di Padova-Tribuna di Treviso del 16 marzo u.s., in allegato 3);



CONSIDERATO CHE:

- queste notizie, seppure emerse in una fase del procedimento, quello delle indagini preliminari, dove non è possibile parlare di colpevoli e/o di responsabilità penali, segnano, in modo indelebile, la governance della Società, controllata dal Comune di Venezia, evidenziando alcuni aspetti che appaiono meritevoli di considerazione, sia per quanto riguarda il “costo tributario/economico” addebitato ai Veneziani, sia per quanto riguarda il livello dei servizi erogati alla luce dei tributi pagati, come in tutti i casi di maladministration;

- non può che preoccupare ulteriormente la circostanza che tali indagini sono note da diversi mesi, precisamente dal luglio 2015, senza che nessuno abbia reso pubbliche le motivazioni che sostengono l’assenza di qualsivoglia intervento da parte della Giunta, anche alla luce del discredito che ne è derivato e, soprattutto, che ne potrebbe derivare in futuro, con riflessi sull’intero sistema di gestione delle partecipazioni comunali;

- nonostante le notizie relative ai risultati delle indagini, il Direttore Generale, per quanto dallo stesso dichiarato alla stampa , solo nel corso del 2017 avrebbe iniziato ad esaminare gli affidamenti da lui avallati negli anni precedenti: “ora li stiamo esaminando uno per uno” (articolo di stampa del 17 marzo u.s. del quotidiano Corriere del Veneto, in allegato 4) o come riportato testualmente nell'articolo del Gazzettino del 16 marzo u.s. “Li sto esaminando, uno per uno” (allegato 5), a testimoniare che non vi fosse un adeguato sistema di controlli interni e di audit sulle partecipate e sulle loro attività, come più volte rimarcato da questi esponenti;

- la gestione delle società partecipate è già oggetto di attenzione anche a livello nazionale, dato che lo stesso Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffale Cantone, in data 7 giugno 2016, durante un'audizione presso la Camera dei Deputati così si espresse “... Tuttavia non si può sottacere che alcune modalità di gestione di alcune società partecipate hanno destato particolare preoccupazione nel corso degli anni. Molte perplessità hanno suscitato fino ad oggi le modalità di reclutamento del personale e i criteri utilizzati per selezionare i componenti dei Consigli di Amministrazione delle società stesse…”;



RILEVATO CHE:

- sempre dai mass media emerge che gli affidamenti diretti, autorizzati dallo stesso Direttore Generale, avessero la motivazione del risparmio delle operazioni attinenti al trattamento della raccolta differenziata;

- come già dichiarato in sede di analisi del PEF, presentato da Veritas, per la gestione dei rifiuti nel Comune di Venezia, non risulterebbe invece alcun risparmio/diminuzione di costo afferente alle operazioni di raccolta e smaltimento dei materiali componenti la raccolta differenziata.


TENUTO CONTO CHE:


- il Comune di Venezia detiene il 50,32% della compagine sociale della società VERITAS – Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi S.p.A. ed ha quindi sufficiente autorità e facoltà di provvedere in merito alla questione;

- stante la situazione descritta in forma riassuntiva, appare emergere una governance non adeguata da parte dei diversi attori che avevano il ruolo, ai diversi livelli, di organizzare un adeguato sistema di controlli, di presidiare la correttezza delle attività pubbliche svolte, di dimostrare che tutto quello che era possibile fare era stato fatto, mentre le stesse dichiarazioni del Direttore Generale e il silenzio della Giunta dimostrano l’esatto contrario;

- secondo l’orientamento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, la partecipazione pubblica in una società comporta una responsabilità a monte del rappresentante dell’Ente, per le decisioni societarie assunte che riguardano risorse pubbliche, così che vi è l’obbligo e non più la mera facoltà di procedere giudizialmente nei confronti degli organi societari, di fronte ad un comportamento contra legem o anche soltanto collusivo.



SI RICHIEDE AL SINDACO DI VENEZIA E ALL'ASSESSORE COMPETENTE:

- una completa informazione sulle azioni intraprese;

- una dettagliata analisi della situazione e delle possibili evoluzioni di uno scenario che appare particolarmente critico, compreso l’esito dell’audit che il Direttore Generale ha dichiarato di aver avviato ora per allora;

- una chiara prospettazione delle linee di azione adottate e che si intendono adottare in relazione alla attuale governance aziendale, la cui permanenza – nel silenzio della Giunta - potrebbe segnare, in modo indelebile, l’attuale consiliatura nel caso di ulteriori provvedimenti della Magistratura o nuove emergenze dalle indagini;

- una chiara assunzione di responsabilità sulle azioni di prevenzione e di trasparenza delle attività aziendali, più volte richieste dagli esponenti, per tutte le aziende controllate e / o partecipate, con un crono-programma della fase attuativa;

- una descrizione puntuale dei provvedimenti disciplinari e/o amministrativi assunti nei confronti del Personale di Veritas, coinvolto nell’indagine dal luglio del 2015, con le motivazioni della eventuale mancata adozione di provvedimenti (come ad esempio l'ipotesi di sospensione del Direttore Generale o il temporaneo trasferimento ad altro incarico, anche a sua tutela e garanzia);

- un'indicazione in relazione alla necessaria assunzione di responsabilità rispetto alle azioni, una contabile e l’altra civilistica (artt. 2393, 2393 bis e 2476 c.c.) da proporre nei confronti degli amministratori e dirigenti della società pubblica, per i gravi danni patrimoniali e all’immagine, provocati alla Città di Venezia.


Allegati
 
Allegato 1 (jpg - 133 kb)
Allegato 1 bis (jpg - 88 kb)
Allegato 2 (pdf - 299 kb)
Allegato 3 (pdf - 364 kb)
Allegato 4 (pdf - 482 kb)
Allegato 5 (pdf - 186 kb)

 

Ottavio Serena

Renzo Scarpa

 
  1. Ottavio Serena
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 26-04-2017 ore 11:38
Ultima modifica 26-04-2017 ore 11:38
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