nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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709 | 67 | 12/04/2017 | Renzo Scarpa Ottavio Serena |
Vicesindaco Luciana Colle e p. c. Al Presidente della VII Commissione |
13/04/2017 | 13/05/2017 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 04-01-2018 | Leggi |
Venezia, 12 aprile 2017
nr. ordine 709
n p.g. 67
Alla Vicesindaco Luciana Colle
e per conoscenza
Al Presidente della VII Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VII Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Ai Presidenti delle Municipalità
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Emergenza abitativa: grave problema della Città di Venezia.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Lunedì 10 aprile 2017 si è verificato a Mestre uno sfratto con la presenza della Forza Pubblica.
Per l'ennesima volta, si è visto coinvolto un nucleo famigliare con significativi elementi di fragilità. Composto da un genitore (madre) e da tre figli, di cui due di essi minorenni: uno con disabilità mentale riconosciuta al 59%.
All'esecuzione dello sfratto, per morosità, é stata concessa una breve proroga di un mese: ai primi di giorni di maggio, il dramma per il nucleo si ripresenterà.
PREMESSO CHE:
- I problemi legati alla residenzialità di Venezia si sono trasformati, in questi ultimi anni, in criticità sempre più scottanti, complice la crisi economica, ma anche una gestione del turismo in efficiente, che ha contribuito, assieme ad altri fattori, a far lievitare a dismisura i prezzi degli affitti e degli alloggi in genere;
- ciò, ha arrecato danno non solo a chi a Venezia ci vorrebbe abitare, ma anche alle molte attività/aziende, che, alla stessa stregua dei residenti sono costrette, loro malgrado, a trovarsi una collocazione produttiva altrove;
- gli effetti, economico/sociali di questo fenomeno, peggiorati da una non troppo felice gestione della residenzialità pubblica, sono sotto gli occhi di tutti e si mostrano, spesso e volentieri, in tutta la loro drammaticità, anche e soprattutto attraverso il verificarsi degli sfratti per morosità.
CONSIDERATO CHE:
lo sfratto per morosità, costituisce solo una delle fattispecie di emergenza abitativa, ma rappresenta il manifesto dell'attuale condizione residenziale;
a farne spesso le spese, sono le fasce di popolazione più deboli, costituite ad esempio, come nel caso sopra descritto, da un solo genitore, con figli a carico ed un reddito assolutamente insufficiente alle necessità quotidiane. Tantomeno sufficiente a garantirsi una soluzione abitativa;
pur essendo già disponibili, alcuni strumenti per affrontare le gravi situazioni di sfratto (fondi per la morosità incolpevole) si sente la mancanza di un apposito regolamento comunale ad hoc, che disciplini le emergenze abitative, che possa cioè consentire e codificare il sostegno a casi critici. Come possono essere quei nuclei composti da genitori separati che entrano in morosità perché non percepiscono gli alimenti da parte dell'ex compagno/a (in molti casi per rifiuto dello stesso a versarli). Ma non solo.
PRESO ATTO CHE:
- le emergenze abitative stanno letteralmente esplodendo (si parla di 6 casi di sfratto al giorno) e i servizi di supporto del Comune sembra non siano in grado di intervenire efficacemente, neppure nelle situazioni più gravi, per mancanza di mezzi, strumenti e risposte, quali: disponibilità di abitazioni, di risorse economiche e, appunto, assenza di un regolamento che ne disciplini le casistiche;
- alla scarsa disponibilità di soluzioni abitative, necessarie per far fronte alle emergenze, si aggiunge il ritardo con cui la Giunta sta procedendo all'emanazione del Bando per l'assegnazione di abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica. Da dire che, comunque, tali bandi, vengono emanati a troppa distanza l'uno dall'altro.
TENUTO CONTO CHE:
- le proporzioni dei fenomeni descritti si possono definire a dir poco preoccupanti;
- l'esodo dei residenti si combatte anche sul fronte delle emergenze abitative;
- sussiste da parte Comune di Venezia la disponibilità di 632 alloggi sfitti (e 160 da ristrutturare) e da parte dell'Ente ATER, la disponibilità di 217 alloggi sfitti (e di altri 748 da ristrutturare) quindi di una somma complessiva di 1757 alloggi potenzialmente disponibili, che potrebbero far fronte a gran parte delle esigenze/emergenze abitative.
SI CHIEDE ALL'ASSESSORE AI SERVIZI PER LA RESIDENZA:
- come intende mettere a frutto la mole degli alloggi sopra descritti, per rispondere alle criticità abitative del territorio veneziano;
- quali siano i motivi dell'ulteriore rinvio dell'emanazione del bando ERP e quali siano le prospettive temporali per vedere conclusa questa lunga vicenda;
- se intende per il futuro, compatibilmente con le vigenti leggi e normative, rendere più frequenti i bandi ERP, in modo da fornire più risposte alla problematica abitativa, anche emergenziale;
- quali siano i motivi dell'assenza/ritardo dell'emanazione di un Regolamento per le Emergenze Abitative e quali siano le prospettive temporali per la definizione della proposta al Consiglio Comunale;
- quali siano le politiche e gli strumenti che questa Amministrazione ha intenzione di proporre ed attuare per far fronte alle gravi situazioni in essere, in tutte le loro varie specificità;
- se esistono, quali siano e come sono utilizzate, eventuali politiche e strumenti volti a svolgere un'azione di tipo preventivo, nei confronti dei casi di disagio abitativo, per i quali
se non ci sarà un'adeguata risposta, si trasformeranno anch'essi in emergenze.
Renzo Scarpa
Ottavio Serena
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