nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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57 | 20 | 18/09/2015 | Nicola Pellicani |
Sindaco Luigi Brugnaro e p. c. Alla Presidente della V Commissione |
21/09/2015 | 21/10/2015 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 05-11-2015 | Leggi |
Venezia, 18 settembre 2015
nr. ordine 57
n p.g. 20
Al Sindaco Luigi Brugnaro
e per conoscenza
Alla Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Subito un piano di riqualificazione per il centro di Mestre
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che:
Quotidianamente nel solo centro di Mestre transitano in autobus o in tram circa 25.000 persone, nella zona della stazione circa 10.000 su mezzi del trasporto pubblico locale (da aggiungersi ai 13.500 viaggiatori sui treni regionale), mentre 1.500.000 è il numero di pernottamenti nel campo turistico; ma nonostante il cospicuo transito di persone il centro attraversa una stagione di degrado e di impoverimento, in cui aumenta un clima di insicurezza dei cittadini.
Continuano a chiudere esercizi commerciali in ogni parte della città perché Mestre non è considerata una città attrattiva dal numero elevato di persone che la attraversano, come dimostra anche un recente sondaggio.
Ritenuto che:
Al fine di rivitalizzare il centro, accanto ad una azione di controllo e di presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine, è necessario continuare l'opera di riqualificazione urbana in alcuni luoghi fondamentali del centro di Mestre, quali, tra gli altri, l’area dell’ex ospedale Umberto I, Piazza Barche, l’ex scuola De Amicis, nei confronti dei quali regna un totale immobilismo; questi interventi consentiranno al centro città di diventare più attrattivo per le migliaia di cittadini che quotidianamente transitano per Mestre.
È in corso l'opera di riqualificazione dell'ex emeroteca di via Poerio ma ancora non si conoscono le funzioni e le attività che saranno ospitate nell'edificio una volta restaurato.
E’ compito dell'amministrazione porre in essere una progettazione complessiva del centro, frutto di un dialogo chiaro tra pubblico e privato, con l'obiettivo di accedere anche al mercato internazionale, puntando ad attirare anche con maggiore facilità i Fondi Sovrani di investimento.
Finora l’attuale Giunta, non ha illustrato nel dettaglio il suo piano complessivo per il centro di Mestre, né ha fornito informazioni sul futuro di alcuni luoghi simbolo dell'incuria cittadina, a partire dall'area dell’ex ospedale Umberto I e piazza Barche;
Constatato che:
• l'Area dell’ex ospedale Umberto I: è ancora abbandonata a se stessa e non c'è ancora chiarezza intorno alle iniziative che si vogliono intraprendere anche nei luoghi oggi nelle disponibilità dell'amministrazione a cominciare dagli ex padiglioni “De Zottis”, “Cecchini” e “Pozzan” sui quali si potrebbe intervenire così da dare un segnale tangibile di rigenerazione urbana. In tal senso non è assolutamente chiara la strategia che intende seguire l'amministrazione per la riqualificazione di un'area di pregio nel cuore della città, attualmente in stato di completo abbandono che, debitamente attrezzata, potrebbe ospitare anche il mercato settimanale che aspetta dal 1962;
• Piazzale Cialdini, con l'attivazione della linea del tram fino a Piazzale Roma, diventerà l'interscambio principale per il trasporto pubblico a Mestre. Ma al momento si presenta come un piazzale semi-vuoto, senza i servizi e le strutture che ci si aspetterebbe da una stazione di interscambio tra bus e tram: basti pensare che molti degli autobus arriveranno dai comuni della provincia, utilizzati in particolare dagli studenti.
Per riqualificare il piazzale, dotandolo di servizi, pensiline adeguate, bagni e anche di un bar, lo scorso anno Pmv aveva indetto una gara d'appalto, ma successivamente venne sospesa perché finanziata con risorse che dovevano essere trasferite dal Comune. Fondi che però non arrivarono mai a Pmv, per cui il bando fu bloccato.
• Piazza Barche: esistono diversi progetti presentati in passato per la riqualificazione della piazza che rappresenta la cerniera tra centro storico e l'acqua, ma l'attuale amministrazione non ha ancora esposto le proprie idee. In tal senso, dopo la riqualificazione di piazza Ferretto, avvenuta già diciotto anni fa e con gli interventi in corso sull'asse via Poerio – Riviera XX Settembre, il recupero di Piazza Barche rappresenta un'opera indispensabile per riqualificare l'altro pezzo del cuore di Mestre, assegnandogli nuove funzioni;
• Villa Querini: è stato presentato un progetto per fare della villa un centro museale gestito dalla Fondazione Musei Civici veneziani del quale non si è mai dibattuto in commissione consiliare né in consiglio comunale né si conoscono le intenzioni dell'attuale amministrazione per un villa storica che fino a poco tempo fa ospitava gli uffici comunali che si sono trasferiti;
• Villa Erizzo: sono in corso i lavori per attrezzare la foresteria ma non si conosce se l'attuale amministrazione voglia arrivare a concludere il progetto originario della biblioteca che prevede la costruzione di un nuovo blocco che comporterebbe una spesa di circa 4 milioni né tanto meno si conosce quale sia la politica che l'attuale Giunte vuole perseguire per rilanciare la Rete Biblioteche Venezia di cui VEZ è fulcro;
• ex Scuola De Amicis è in stato di completo abbandono, nonostante l'ubicazione centrale. In passato si è parlato di trasformare l'ex scuola in un centro museale o in un Urban Centre, uno spazio strategico di cui sono dotate tutte le principali città italiane.
• Il recupero di Villa Querini e dell'ex De Amicis a scopo culturale consentirebbe di far crescere il cosiddetto “distretto della cultura” nell'area centrale di Mestre che a partire dal 2017 ruoterà attorno all'M9, il Museo del Novecento, in costruzione nell'area compresa tra le vie Poerio e Brenta Vecchia. Un distretto culturale di cui fanno già parte il Teatro Toniolo, il Centro Culturale Candiani, la Torre Civica, Villa Erizzo e Villa Settembrini.
Tutto ciò premesso,
SI INTERPELLA IL SINDACO
Al fine di:
• Aprire una discussione sul futuro del centro di Mestre, promuovendo un confronto in commissione e in consiglio comunale su tutte le questioni poste;
• Porre in essere percorsi partecipati che coinvolgano istituzioni, categorie, associazioni e cittadini tutti, in modo da conoscere le reali esigenze del territorio. In tal senso si chiede l'audizione delle categorie economiche e delle associazioni culturali interessate.
Nicola Pellicani
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