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Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 401

Logo Partito Democratico Nicola Pellicani
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
401 66 01/07/2016 Nicola Pellicani
 
Monica Sambo
Assessore
Michele Zuin
 
e p. c.
Al Presidente della VIII Commissione
13/07/2016 12/08/2016 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare01-08-2017Leggi

 

Venezia, 1 luglio 2016
nr. ordine 401
n p.g. 66
 

All'Assessore Michele Zuin


e per conoscenza

Al Presidente della VIII Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VIII Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Subito un piano industriale per il Casinò

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che
Il Casinò è stata per molti anni la principale "risorsa" del Comune di Venezia che ha consentito al Comune di finanziare servizi strategici per i cittadini. Nel corso del tempo i trasferimenti dalla Casa da Gioco al Comune si sono via via ridotti, passando in meno di un decennio da oltre 107 milioni ai 15,5 milioni del 2015, al netto delle imposte (circa 7,5 milioni) a carico dell'amministrazione. Nel 2016 ne sono previsti altrettanti, ma dipenderà dall'incasso finale della Casa da Gioco.
Una crisi inarrestabile che coinvolge il Casinò, che si è trasformata in una perdita di leadership in campo nazionale e internazionale, calo degli ingressi, minore offerta di gioco, calo drammatico della clientela di qualità, scarso governo delle dinamiche organizzative interne all' Azienda. Una crisi profonda frutto di una politica aziendale inadeguata che si inserisce in un quadro nazionale in cui tutte le Case da Gioco attraversano molte difficoltà.

Considerato che
la passata amministrazione aveva deciso di intraprendere la strada della privatizzazione del Casinò, avviando una dispendiosissima “procedura” propedeutica alla vendita (costata 1,3 milioni di euro). Un'operazione mal gestita che non è andata in porto, finendo per aggravare la già precaria situazione del Casinò.

Valutato che
nonostante il sindaco Brugnaro già in più occasioni abbia annunciato l'intenzione di attivare una politica in netta discontinuità con il passato, ad un anno dal suo insediamento si è limitato a sostituire il Presidente e il Consiglio di Amministrazione, senza però indicare le scelte strategiche che intende adottare per cercare di invertire la crisi in cui continua a versare la Casa da Gioco.

Considerato che
in questo quadro l'Azienda necessita al più presto di un'azione imprenditoriale in grado di rilanciare il Casinò e farlo ritornare ad essere una risorsa finanziaria importante per il Comune di Venezia.

Considerato inoltre che
è necessario predisporre un piano a medio-lungo termine, che preveda necessariamente la realizzazione di una nuova sede per la Casa da Gioco, in linea con gli standard internazionali, dotato di una struttura ricettiva di alto livello, capace di soddisfare la clientela più esigente. Da tempo è stata già individuata nell'area del Quadrante di Tessera, di proprietà della CMV, il luogo dove realizzare un nuovo modello di Casinò multifunzionale, che mantenga il core-business sul gioco, coniugando il tradizionale “mercato” nazionale con la straordinaria forza del brand di Venezia in ambito turistico internazionale.

Constatato che
per raggiungere tali obiettivi, che presuppongono interventi interni all'azienda, partendo dall'individuazione di un nuovo organigramma - scelto premiando professionalità e merito - che operi in piena autonomia, è necessario mettere in atto un piano industriale per il rilancio del Casinò, del quale al momento non c'è alcuna traccia. Prevedendo inoltre investimenti in campi strategici come quelli del marketing, con lo scopo di “fidelizzare” sempre più il cliente, e dell'automazione, in particolare nel reparto Slot, dove bisogna puntare ad un ricambio costante del parco macchine dotandosi dei migliori prodotti che il mercato offre e che il cliente può trovare solamente all'interno di un Casinò moderno e innovativo in campo internazionale, quale deve tornare ad essere il Casinò di Venezia.

Valutato che
secondo notizie di stampa, il bilancio dell'Azienda Casinò del 2015 si sarebbe chiuso in rosso per 7 milioni, con un passivo di circa 4,6 milioni relativo alla società patrimoniale CMV (Casinò Municipale di Venezia), la quale si trascinerebbe un debito complessivo di circa 140 milioni. Al passivo del 2015 va aggiunta inoltre una perdita di 2,3 milioni imputabile alla Casa da Gioco. Un quadro fortemente negativo al quale va sommato il passivo della controllata Casinò di Venezia Meeting e Dining Services srl, che segue il segmento della ristorazione e avrebbe chiuso con una perdita di oltre un milione.

Valutato inoltre che
i conti dei primo quadrimestre del 2016, nonostante l'ottimismo dell'Azienda, restano comunque modesti


Tutto ciò premesso e considerato,
SI INTERPELLA IL SINDACO E LA GIUNTA


per sapere quale strategia intende adottare per valorizzare il Casinò di Venezia e quando presenterà al Consiglio comunale e alla città un piano industriale credibile, volto a rilanciare la Casa da Gioco veneziana.

 

 

Nicola Pellicani

Monica Sambo

 
  1. Nicola Pellicani
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 01-07-2016 ore 12:41
Ultima modifica 01-07-2016 ore 12:41
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