nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1176 | 182 | 29/06/2018 | Silvana Tosi Giovanni Giusto |
Assessore Paolo Romor e p. c. Al Presidente della XI Commissione |
02/07/2018 | 01/08/2018 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 07-02-2019 | Leggi |
Venezia, 29 giugno 2018
nr. ordine 1176
n p.g. 182
All'Assessore Paolo Romor
e per conoscenza
Al Presidente della XI Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare XI Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Adeguata programmazione del flusso delle iscrizioni scolastiche degli alunni stranieri attraverso azioni concertate con gli Enti preposti. Risposta urgente in Commissione.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che:
- La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 ratificata dall’Italia nel 1991, all’Art. 28 riconosce il diritto del fanciullo all’educazione rendendo l’insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti, promuovendo la regolarità della frequenza scolastica, prevenendo la diminuzione del tasso di abbandono della scuola.
Gli Stati Parti favoriscono ed incoraggiano la cooperazione internazionale nel settore dell’educazione, in vista soprattutto di contribuire ad eliminare l’ignoranza e l’analfabetismo nel mondo e di facilitare l’accesso alle conoscenze scientifiche e tecniche e ai metodi di insegnamento moderni.
- La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, infatti, all’Art. 2 afferma che: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”.
Visto che:
- la scuola non può certo rinunciare alla sua priorità fondamentale, che è appunto quella di perseguire con ogni possibile efficacia e responsabilità una istruzione di qualità. E’ indubbio che classi formate da alunni con livelli di scolarizzazione fortemente disomogenei - siano essi italiani o stranieri - possano tradursi in un oggettivo fattore di rischio di parziale o totale insuccesso formativo per tutti gli alunni coinvolti in tali situazioni.
Considerati:
- il D. Lgs. del 25 luglio 1998 n. 286: “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” e in particolare l’Art. 38: “Istruzione degli stranieri. Educazione interculturale”;
- l’art. 7 del D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, che prevede la possibilità di promuovere accordi di rete tra le Istituzioni scolastiche per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali;
- la Circolare Ministeriale n. 2 del 2010 ed in particolare il punto 3: “Distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana tra le scuole e formazione delle classi”, in cui si precisa che è necessario programmare il flusso delle iscrizioni con azioni concertate, attivate territorialmente con l’Ente locale e la Prefettura e gestite in modo strategico dagli Uffici Scolastici Regionali, fissando, di norma, dei limiti massimi di presenza nelle singole classi di alunni/studenti con cittadinanza non italiana con ridotta conoscenza della lingua italiana, al fine di tutelare sia gli alunni stranieri, sia quelli italiani;
- la delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 1326 del 16.08.2017 ad oggetto: “Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno scolastico 2018/2019. Linee guida. (D. Lgs. n. 112 del 31.03.1998 Art. 138), che approva le Linee guida per il dimensionamento delle Istituzioni scolastiche e la razionalizzazione e l’armonizzazione dell’offerta formativa sul territorio regionale per l’anno scolastico 2018/2019;
- la delibera di Giunta Comunale n. 60 del 01.03.2018 relativa a: “Protocollo d’intesa per l’accoglienza e l’inclusione degli alunni di origine migratoria nelle istituzioni scolastiche della Città di Venezia, tra Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Venezia, Comune di Venezia, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Regione del Veneto”, che prevede la sottoscrizione del su menzionato Protocollo con il quale vengono approvate le specifiche azioni:
a) facilitare i processi di inclusione attraverso efficaci azioni di informazione, formazione e sensibilizzazione;
b) sostenere l’apprendimento dell’italiano, in quanto lingua di scolarità;
c) prevenire il fenomeno dell’elevata concentrazione in alcune scuole di alunni di origine migratoria;
d) coinvolgere le famiglie nel progetto educativo per i loro figli.
per la costituzione di un apposito Tavolo di Coordinamento composto da:
- il Direttore Generale USRB o un suo delegato, con funzione di coordinatore;
- un rappresentante della Prefettura,
- un rappresentante della Regione Veneto;
- un rappresentante del Comune di Venezia;
- un Dirigente Scolastico delegato dai Dirigenti delle scuole del Comune di Venezia.
Preso atto che:
- allo scopo di assicurare un equo accoglimento degli alunni, con particolare riguardo a quelli con ridotta conoscenza della lingua italiana, il suddetto Protocollo indica l’obiettivo del 30% per ogni classe, previsto dalla Circolare Ministeriale n. 2/2010, quale percentuale di alunni che potranno essere accettati al momento dell’iscrizione e quale percentuale da mantenere in corso d’anno, fatte salve le deroghe previste dalle norme vigenti.
Affinché l’erogazione del servizio scolastico ottenga l’effetto di un reale coinvolgimento e di una crescita positiva per tutti, occorre innanzitutto che le scuole, con la collaborazione degli Enti locali e dell’Amministrazione scolastica, si impegnino in uno sforzo sinergico e partecipato finalizzato alla elaborazione di criteri di equa distribuzione della popolazione scolastica.
Tenuto conto che:
- va riservata una particolare attenzione alla collaborazione tra scuole di ordine e grado diverso, in modo da creare percorsi di continuità che non aggravino le condizioni di lavoro di docenti ed evitino il rischio di concentrazione di alunni stranieri in alcune tipologie di percorsi a preferenza di altri, come sta avvenendo attualmente in alcuni Istituti del Comune di Venezia, in modo particolare nell’I.C. Caio Giulio Cesare di Mestre, che supera di molto il tetto del 30%.
Per l’anno scolastico 2018/2019 emergono alcuni dati: - Scuola dell’Infanzia Cesare Battisti, via Dante a Mestre iscritti n. 141 alunni, di cui 118 stranieri e 23 italiani; - Scuola dell’Infanzia Giulio Cesare, via Pellico a Mestre, iscritti n. 65 alunni, di cui 54 stranieri e 11 italiani; - Scuola Primaria Cesare Battisti, via Cappuccina a Mestre alunni totali iscritti n. 356, di cui stranieri 240, italiani 116; - Scuola Secondaria di primo grado Giulio Cesare, via Cappuccina a Mestre, iscritti n. 972 alunni, di cui 637 stranieri, italiani 335.
PER QUANTO SOPRA ESPOSTO, SI INTERPELLANO IL SIG. SINDACO E GLI ASSESSORI COMPETENTI:
affinché il Comune di Venezia, assieme agli Enti preposti:
1) si faccia parte attiva all’interno del Tavolo di Coordinamento al fine di dare pari dignità a tutte le scuole ed una equa distribuzione delle iscrizioni nei vari Istituti comprensivi per l’anno scolastico 2018/2019, definendo l’offerta formativa sul territorio, in modo da garantire di norma il rispetto del limite del 30%;
2) si attivi nel regolare i flussi delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico attraverso conferenze di servizio dei Dirigenti Scolastici;
3) realizzi le conseguenti intese tra l’Amministrazione scolastica, le Prefetture, le scuole, gli Uffici Scolastici Territoriali;
4) organizzi incontri mirati con i Dirigenti delle scuole più direttamente coinvolte dal fenomeno migratorio;
5) fornisca un’informazione mirata e puntuale ai genitori degli alunni stranieri sull’offerta del servizio scolastico territorialmente presente per favorire una loro scelta consapevole e prevenire a possibili situazioni di sovraffollamento.
Silvana Tosi
Giovanni Giusto
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