Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Gruppi consiliari > Partito Democratico > Consiglieri comunali > Nicola Pellicani > Archivio atti > Interpellanza nr. d'ordine 960
Contenuti della pagina

Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 960

Logo Partito Democratico Nicola Pellicani
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
960 20 23/01/2018 Nicola Pellicani
 
Andrea Ferrazzi
Bruno Lazzaro
Monica Sambo
Francesca Faccini
Rocco Fiano
Giovanni Pelizzato
Vicesindaco
Luciana Colle
 
e p. c.
Al Presidente della VII Commissione
24/01/2018 23/02/2018 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare14-02-2019Leggi

 

Venezia, 23 gennaio 2018
nr. ordine 960
n p.g. 20
 

Alla Vicesindaco Luciana Colle


e per conoscenza

Al Presidente della VII Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VII Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Destinare a fini culturali Villa Querini, un bene pubblico del Comune oggi inutilizzato

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che


- Villa Querini è un'antica Villa Veneta situata all'incrocio tra via Verdi e via Circonvallazione a Mestre;


- La villa è costituita dalla casa padronale cui è innestato, sul lato sinistro, un lungo corpo di servizio costituito da vari edifici disposti fra loro ad angolo retto;


-Attualmente il complesso immobiliare è proprietà del Comune di Venezia;

Atteso che il corpo centrale dell’edificio in un recente passato ospitava alcuni uffici comunali ma ora risulta essere vuoto e inutilizzato. Mentre la struttura adiacente è tutt'ora occupata dagli uffici della Direzione Coesione Sociale del Comune di Venezia;


Constatato che
è in continua crescita il numero dei soggetti culturali attivi in città, segno di grande vitalità della società mestrina. È noto inoltre come, in particolare negli ultimi anni, tali soggetti associativi faticano sempre di più a reperire risorse e ad individuare luoghi dove poter svolgere le loro attività;


Considerato che
da tempo si pensa ad una destinazine di tipo culturale per Villa Querini. Un modo per rivitalizzare uno spazio pubblico che comprende anche un parco di grande pregio, attualmente abbandonato a se stesso, luogo di spaccio e degrado, spesso teatro di episodi di criminalità, dove il tema della sicurezza è purtroppo sempre all'ordine del giorno;


Considerato inoltre che
sono sempre più numerosi, nelle varie città d'Italia, i casi in cui strutture pubbliche inutilizzate vengono destinate, attraverso selezioni e bandi, a soggetti associativi che istituiscono all'interno di un bene pubblico del Comune, in accordo con l'amministrazione, il loro punto di incontro o la loro sede, con un progetto culturale ben definito, che consente di far vivere lo spazio pubblico con eventi ed iniziative ad alto impatto sociale;


Constatato che esperienze significative in tal senso sono già state sviluppate in varie città italiane con ottimi risultati che hanno consentito di mettere in sinergia risorse pubbliche e private, come ad esempio il Polo del Novecento di Torino, realizzato in collaborazione tra Comune di Torino, Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo, che pur con i dovuti distinguo sulle sue dimensioni, rappresenta un centro culturale, contenitore e attore di attività e iniziative capaci di far dialogare memoria e attualità, coinvolgendo tutta la cittadinanza;

Ritenuto che il recupero di Villa Querini a scopo culturale consentirebbe di far crescere il cosiddetto “Distretto della Cultura” nell'area centrale di Mestre, che comprende il Teatro Toniolo, il Centro Culturale Candiani, Villa Erizzo, Villa Settembrini, la Torre Civica, il Museo M9 in fase di costruzione e, auspicabilmente, l'ex De Amicis e l'ex scuola Ticozzi, anch'esse recuperate a tale scopo;


Visto infine che Villa Querini è un bene pubblico di grande pregio nel cuore di Mestre, al quale l'amministrazione comunale dovrà necessariamente pensare a una nuova funzione.
Il tema del riuso dei beni pubblici inutilizzati o in stato di degrado rappresenta uno dei temi al centro delle politiche di molte città. Non a caso in oltre cento comuni d'Italia è già stato approvato un Regolamento per favorire il riuso dei Beni Comuni, che risponde all'esigenza crescente, da parte dei cittadini, di utilizzare e di gestire spazi pubblici oggi in disuso. In tal senso è auspicabile che anche il Comune di Venezia presto si doti di un Regolamento in questa materia;


Si interpella il Sindaco e l’Assessore competente
per sapere se vi sia la volontà di utilizzare villa Querini a scopo culturale ospitando soggetti associativi che possano gestire in collaborazione con il Comune attraverso bandi e/o convenzioni l'immobile e il parco circostante.

 

Nicola Pellicani

Andrea Ferrazzi
Bruno Lazzaro
Monica Sambo
Francesca Faccini
Rocco Fiano
Giovanni Pelizzato

 
  1. Nicola Pellicani
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 23-01-2018 ore 11:52
Ultima modifica 23-01-2018 ore 11:52
Stampa