nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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930 | 194 | 20/12/2017 | Renzo Scarpa Ottavio Serena |
Sindaco Luigi Brugnaro e p. c. Alla Presidente della V Commissione |
21/12/2017 | 20/01/2018 | in Commissione |
Venezia, 20 dicembre 2017
nr. ordine 930
n p.g. 194
Al Sindaco Luigi Brugnaro
e per conoscenza
Alla Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Terminal delle Grandi Navi a Marghera. Esternazione del Presidente di SAVE, Enrico Marchi.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
PRESO ATTO CHE:
• nel corso delle giornate dì lunedì 18 e di martedì 19 dicembre 2017, tutti i media locali hanno dato ampio risalto al fatto che il Presidente di SAVE Enrico Marchi, ha espresso pubblicamente le proprie opinioni (come ad esempio per i 2 allegati) circa la soluzione prospettata, nell’ultima riunione del Comitato interministeriale di indirizzo, coordinamento e controllo sulla Laguna di Venezia, di cui alla legge 29.11.1984, n. 798, art. 4 (Comitatone), per la realizzazione del Terminal per le Grandi Navi a Marghera, lungo il Canale Industriale nord, versante Vega, con accesso attraverso la bocca di Malamocco e il Canale di navigazione Malamocco-Marghera;
• in sostanza, il Presidente, che ha dichiarato di parlare per “dovere civile” oltre che per dovere di azionista, avrebbe espresso valutazioni tecniche pesanti arrivando a dire che si tratterebbe di una “scelta vaga e senza finanziamenti” che verrebbe a costare 130 milioni di euro per realizzare due o tre approdi “ma il rendimento di questa operazione è negativo. Chi sarà, dunque, l’investitore che deciderà di metterci i soldi?”, aggiungendo, “Ma per risolvere la questione delle grandi navi e arricchire il territorio oppure per far fare la speculazione ai privati? Aeroterminal docet”;
• Marchi avrebbe anche espresso una valutazione sul valore effettivo della riunione del Comitatone senza Ministri che, a suo dire, è consistita in una “rappresentazione di fine legislatura, di concreto non è arrivato nulla” e di aver chiesto al Presidente dell’Autorità Portuale Musolino, informazioni, senza ottenerle, sull’approfondimento del Canale Vittorio Emanuele III.
DATO ATTO CHE:
• il Presidente Marchi è persona ben informata e non interviene tanto per parlare, e si presume che egli abbia voluto denunciare il pericolo che la soluzione prospettata dall’Autorità Portuale di Venezia, possa essere la via per una speculazione privata con potenzialità di riprodurre le condizioni giá esistenti per l’aeroterminal di Tessera;
• tale denuncia non può esser lasciata cadere senza un’attenta verifica delle condizioni e delle prospettive strategiche dell’idea progettuale;
• le valutazioni circa la irritualità della riunione del Comitatone e del valore delle decisioni assunte sono condivisibili perché quanto descritto corrisponde alla realtà dei fatti.
CONSIDERATO CHE:
• la questione delle Grandi Navi continua ad essere di grande attualità e, ormai, non si tratta più di una discussione locale: è il mondo intero che chiede di eliminare il passaggio delle Grandi Navi dal Bacino di San Marco;
• se anche la generale volontà di procedere allo spostamento, è ormai dichiarata, non può darsi per scontato che essa possa compiersi e in quale modo, perché mille sono i problemi che emergono ogni volta che ci si avvicina all’agire, in modo importante, in Laguna e la testimonianza data dalla lunghissima discussione in cui si è aggrovigliato il problema delle Grandi Navi sta a testimoniarlo;
• a giudizio quasi unanime, la decisione dovrebbe essere assunta dalla Città con il supporto delle Istituzioni di diverso e più alto livello partendo da alcuni obiettivi fondamentali e irrinunciabili che devono valere per qualsiasi idea o ipotesi e per qualsiasi progetto e/o fase progettuale, che vanno perseguiti e conseguiti secondo il concetto generale sia della minor spesa, sia del minor impatto ambientale possibile;
• tali obiettivi possono essere definiti nei seguenti termini:
- non devono essere scavati nuovi canali in laguna e nemmeno allargati e approfonditi gli esistenti;
- non va realizzata nessuna opera impattante che modifichi o “massacri” ulteriormente la Laguna;
- non deve essere pregiudicata la morfologia Lagunare, né intaccate le caratteristiche e le funzioni ambientali della Laguna soprattutto quelle che costituiscono la difesa della Città dalle acque alte;
- vanno ricercate, al più alto livello, le opportunità e modalità di utilizzo delle strutture già esistenti, privilegiando quelle a maggior garanzia della sicurezza dei passeggeri;
- va garantita la tutela dell’attività portuale commerciale ed industriale che rappresenta l’85% dell’attività portuale complessiva, evitando, che i relativi traffici si intralcino tra loro;
- non devono essere pregiudicate le altre attività in essere quali ad esempio la cantieristica, la pesca professionale e quella amatoriale, la vocazione e le funzioni primarie delle varie parti di territorio che compongono la città come ad esempio le aree a vocazione industriale, soprattutto green, di Porto Marghera che è, e deve rimanere per il bene della Città e dell’Area Metropolitana, area portuale industriale;
- garantire che, fino a quando il Porto Passeggeri rimarrà collocato alla Marittima di Venezia, i passeggeri possano esservi trasferiti usando i tre mezzi: barca, gomma, ferrovia senza però intralciare ulteriormente Piazzale Roma e il ponte translagunare automobilistico
- prevedere che le Grandi Navi, fuori o dentro alla Laguna che siano, evitino di aggiungere inquinamento all’inquinamento già esistente.
Deve essere, altresì, esclusa l’ipotesi che, a fronte del “rendimento di questa operazione, negativo”, ipotizzato da Marchi, si finisca per scegliere l’impiego di risorse pubbliche.
PRESO ATTO, INOLTRE CHE:
• la situazione ambientale della prima zona industriale in cui si dovrebbe sviluppare la nuova stazione passeggeri a Marghera presenta gradi di inquinamento molto elevati, in particolare dalle diossine prodotte durante la lavorazione del carbon coke che veniva spento utilizzando acqua di mare poi scaricata in laguna per cui il canale Brentelle ha uno strato di sedimenti sotto la superficie tra i più inquinati d’Europa (come da indagini eseguite anni fa dal Magistrato alle Acque e discusse nelle Conferenze di servizi per Porto Marghera); anche i fondali del Canale Industriale Nord sono molto inquinati. Sedimenti di questo genere sono molto difficili da gestire e collocare in una discarica idonea;
• l’approfondimento del Canale Vittorio Emanuele III ed il suo adattamento al transito continuo ed in sicurezza di navi di così grandi dimensioni probabilmente comporta investimenti consistenti e lavori di lunga durata per la modifica e/o lo spostamento obbligatorio dei sotto servizi che attraversano la laguna, passando poco sotto il fondale del predetto canale. Sottoservizi di particolare importanza per la Città di Venezia e di altre Città del Veneto.
SI INTERPELLA IL SINDACO DI VENEZIA PER SAPERE:
• se intenda intervenire ed in che modo in questa vicenda per evitare che possa verificarsi quanto denunciato dal Presidente Marchi;
• quale sia, a sua conoscenza, l’effettiva utilizzabilità delle aree, sia dismesse che ancora attive, interessate dalla realizzazione della nuova stazione marittima;
• se sia a conoscenza di approfondimenti delle idee progettuali presentate al Comitatone nell’ultima sua riunione, ulteriori a quelli disponibili sul sito dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Settentrionale, e come eventualmente intenda metterli a disposizione dei Consiglieri Comunali;
• se, considerate le premesse e le dichiarazioni del Presidente Save, abbia intenzione di operare affinchè venga esclusa nell’operazione, l’ipotesi dell’impiego di fondi pubblici. A scongiurare un malvezzo del tutto italiano, che può dirsi accentuato in questi ultimi anni;
• quando abbia intenzione di parlarne al Consiglio Comunale e, quindi, alla Città.
Allegati
ALLEGATO 1 (pdf - 814 kb)
ALLEGATO 2 (pdf - 394 kb)
Renzo Scarpa
Ottavio Serena
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