nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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863 | 150 | 04/10/2017 | Ottavio Serena Renzo Scarpa |
Sindaco Luigi Brugnaro e p. c. Alla Presidente della I Commissione inoltrata a Assessore Michele Zuin |
05/10/2017 | 04/11/2017 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 27-06-2018 | Leggi |
verbale seduta commissione consiliare | 04-06-2018 | Leggi |
delega | 09-11-2017 | Leggi |
Venezia, 4 ottobre 2017
nr. ordine 863
n p.g. 150
Al Sindaco Luigi Brugnaro
e per conoscenza
Alla Presidente della I Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare I Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Consulenze esterne. Rispetto della normativa e leggi vigenti in materia.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
PREMESSO CHE:
- Il ricorso nelle pubbliche amministrazioni alle tipologie lavorative cosiddette “flessibili” ed alle collaborazioni esterne, è soggetto ad una normativa che, nell’ultimo decennio è stata oggetto, da parte del legislatore, di modifiche sempre più restrittive in termini di limiti entro i quali i relativi conferimenti sono consentiti;
- l’intervento del legislatore, infatti, si è reso necessario a causa di un’applicazione distorta degli istituti. Troppo spesso, invero, l’attuazione di tali istituti contrattuali non è stata consone con i principi del vigente ordinamento.
Pertanto, recependo le indicazioni ed i principi fissati dalla giurisprudenza, la normativa ha gradualmente ridotto i margini di discrezionalità delle amministrazioni, adeguando i limiti e vincoli legati alla spesa;
- il ricorso ad esperti esterni rappresenta spesso un’esigenza dell’amministrazione, a seguito del manifestarsi di bisogni temporanei o derivanti dall’assegnazione di nuove competenze e/o funzioni.
Una risposta a questo tipo di necessità, si valuta possa essere rappresentata, ad esempio, da un’adeguata formazione del personale, ed un’attenta cernita di quelle che possono essere le professionalità interne alle diverse amministrazioni, al fine di poterle utilizzare il più razionalmente possibile. Nella considerazione che VERITAS e in generale le società controllate del Comune di Venezia presentano consistenti dotazioni organiche tali da collocarle in vetta alla graduatoria tra le città italiane per uno dei più alti rapporti tra dipendenti “pubblici” e residenti.
Si consideri che, la suddetta opera di efficientamento, può costituire uno strumento e una soluzione strategica per far fronte a tali carenze organizzative e/o strutturali;
- anche perché l’attività dell’amministrazione deve essere sempre realizzata dai propri organi e uffici e la possibilità di ricorrere a soggetti esterni è consentita esclusivamente nei casi previsti dalla legge o per far fronte a situazioni o eventi non attuabili con risorse interne disponibili;
- purtroppo, l’applicazione distorta o errata delle suddette norme, è spesso oggetto di situazioni limite, che conduce, tra le altre cose, ad una diffusa maladministration, ed ad un considerevole spreco di risorse pubbliche, impegnando di frequente, a vario titolo, le pagine dei giornali;
- non a caso, lo scrivente Gruppo Consiliare Misto si è occupato in diverse occasioni della problematica, anche attraverso specifiche interpellanze, come quella sottoelencata. La quale, nonostante siano decorsi anche i termini previsti, non è ancora stata trattata: “Consulenze presso società partecipate del Comune di Venezia. Trasparenza dei dati. nr. d'ordine 679 (nr. prot. 49) del 24-03-2017” (allegato 1);
- i mass media, stanno recentemente occupandosi di un caso inerente la società VERITAS, partecipata di questo Comune di Venezia. La notizia diffusa, riguarderebbe l’affidamento, alla fine dell’inverno di quest’anno, di un incarico di consulenza ad hoc, ad una funzionaria del settore tributi del comune di Jesolo.
A fronte di un compenso di 15mila euro, si legge negli articoli, la citata funzionaria – che è anche vicepresidente e socia di una società srl che fornisce, sulla medesima materia, assistenza specializzata pure ad alcuni enti pubblici del Veneziano – dovrebbe occuparsi di questioni inerenti gli arretrati non versati dagli utenti nelle casse della partecipata VERITAS. Dalla lettura dei citati articoli, si evince inoltre che la consulenza, durerà dal primo marzo di quest’anno, al 28 febbraio 2018;
- sempre con riferimento alla stessa società VERITAS, sarebbe inoltre stato dato rilievo sulla stampa, che nel relativo database, figurerebbero incarichi su base generica, dove sarebbero scarse le informazioni addizionali sui soggetti prescelti. I citati incarichi – da dove risultano i nomi di alcune società, quali: Cis srl e Gi-man - sarebbero stati affidati per il periodo che va dal 2013 al 2016.
Ciò, per ben 14 volte, a fronte di un importo complessivo di 80mila euro;
- sembra ivi risultare, inoltre, sempre per il sopracitato periodo, l’impiego di 124mila euro – suddivisi in varie tranches – per quanto riguarda la materia “formazione professionalizzante e sicurezza”. Tali incarichi, sono stati affidati in misura maggiore ad uno specifico ente, il Ceve;
- una testata giornalistica riporta inoltre: “…Sul piano della consulenza in materia giuridica ricorre spessisimo il nome dello studio legale Mda, riferibile tra gli altri all’avvocato Andrea Bortoluzzi. Si tratta di uno studio padovano-veneziano tra i più affermati nel Veneto in diritto aziendale. Una parcella saldata in due tranche da 25mila euro nel 2016 per un contenzioso per il Piano integrato di Fusina ed un incarico «in materia di tutela dell’ambiente… e legislazione anticorruzione» (parcella da 18mila euro nel 2015), che rendono bene la dimensione e la delicatezza delle vertenze che in ambito legale investono Veritas. Basti pensare quella sul contenzioso per la rimozione dell’Iva delle bollette, che ha fatto giurisprudenza in tutta Italia e che ha visto la multiutility soccombere di fronte al ricorso degli utenti. Fra gli avvocati di grido ingaggiati spicca anche il nome del professor Loris Tosi. Sulla remunerazione di quest’ultimo però, come di altri legali, Veritas ha scelto un meccanismo di pubblicità del costo dell’onorario poco chiaro. Lo si evince leggendo, per esempio, pagina 49 del database: «Sconto del 30% su parametri medi D.M. 55/14, oltre accessori… scaglione da euro 52.000 a euro 260.000» per un non meglio precisato «patrocinio causa civile avanti Tribunale di Venezia» . Scorrendo le pagine del documento però emergono pure affidamenti minuti, anche inferiori ai mille euro, in teoria gestibili anche dagli uffici dell’azienda...”;
CONSIDERATO CHE:
- pur riconoscendo la natura anche privatistica delle società partecipate agli enti locali, è importante considerare che esse fanno, per quanto compete loro, impiego di denaro pubblico.
PER QUANTO SOPRA ESPOSTO SI CHIEDE ALL'ASSESSORE COMPETENTE ED AL SINDACO DI VENEZIA:
- se le notizie relative alle consulenze impiegate dalla società VERITAS, sopra descritte, corrispondano al vero;
- l’illustrazione dei termini delle stesse, ed in maniera particolare: se l’affidamento dell’incarico alla citata funzionaria, sia compatibile, considerando le norme e leggi vigenti, con gli incarichi che già ricopre. Se non vi erano, all’interno della società VERITAS, altre figure professionali che potessero espletare la funzione richiesta;
- con riferimento, invece, agli altri incarichi menzionati:
1. quali siano le precise necessità che hanno richiesto l’impiego di soggetti esterni;
2. di poter fornire i criteri che hanno condotto all’affidamento degli incarichi medesimi, anche in relazione alle competenze delle società selezionate (curriculum, referenze aziendali eccetera);
3. se si possono visionare e dibattere, le relative determinazioni di affidamento e liquidazione;
4. se all’interno di VERITAS, non ci fossero già le necessarie competenze che potessero svolgere, con maggior economia, le mansioni richieste;
5. di relazionare circa la sussistenza/fondatezza delle notizie riportate in un articolo pubblicato da una testata giornalistica, riprodotto integralmente dagli scriventi all’ultimo capoverso della premessa di quest’interpellanza.
Soprattutto di riferire se gli O.I.V. di questo Comune e delle società partecipate, come più volte menzionato dall’assessore al bilancio, siano competenti nelle materie che sono state date in consulenza ai sopracitati studi legali.
In tal caso, tali consulenze, sarebbero un duplicato delle funzioni svolte dagli organismi succitati, deputati a tali materie, e tra l’altro non verrebbero impiegate correttamente ed a costo zero le risorse interne.
Allegati
Allegato 1 (pdf - 46 kb)
Ottavio Serena
Renzo Scarpa
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