Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Gruppi consiliari > Partito Democratico > Consiglieri comunali > Monica Sambo > Archivio atti > Interrogazione nr. d'ordine 1965
Contenuti della pagina

Partito Democratico - Interrogazione nr. d'ordine 1965

Logo Partito Democratico Monica Sambo
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1965 147 01/07/2020 Monica Sambo
 
Emanuele Rosteghin
Bruno Lazzaro
Nicola Pellicani
Rocco Fiano
Giovanni Pelizzato
Francesca Faccini
Assessore
Massimiliano De Martin
 
e p. c.
Alla Presidente della V Commissione
06/07/2020 05/08/2020 in Commissione

 

 

Venezia, 1 luglio 2020
nr. ordine 1965
n p.g. 147
 

All'Assessore Massimiliano De Martin


e per conoscenza

Alla Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: STABILIMENTO BALNEARE NELL’OASI DELLE DUNE DEGLI ALBERONI DEL LIDO DI VENEZIA: È GARANTITA LA CONSERVAZIONE DELLE SPECIE E DEGLI HABITAT?

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 


Premesso che:


- l’Oasi delle Dune degli Alberoni è una riserva naturale rientrante nelle aree Rete Natura 2000 ZSC/ZPS, designate in attuazione delle Direttive Habitat 92/43/CEE e Uccelli 2009/147/CE e ricadente dentro il sito IT 3250023 LIDO DI VENEZIA BIOTOPI LITORANEI.
- Quest’area naturalistica è habitat di specie che costituiscono un prezioso patrimonio di biodiversità. Da diversi anni infatti la sezione locale del WWF protegge l’Oasi dall’intervento antropico che negli anni ha compromesso molti habitat di dune marittime del litorale veneto.

Considerato che:

- Il Comune di Venezia ha recentemente dato il via libera al progetto di acquarius per la realizzazione nella suddetta area di un nuovo stabilimento balneare, secondo quanto previsto dal Piano Particolareggiato dell’arenile dell’isola del Lido di Venezia.

- detto Piano era stato sottoposto a verifica di assoggettabilità a VAS, nell’ambito di tale procedura era stata verificata la sussistenza della non necessità di valutazione di incidenza ambientale con le seguenti prescrizioni: “Di non sottrarre superfici riferibili ad habitat e di mantenere invariata l’idoneità degli ambienti interessati rispetto alle specie segnalate ovvero di garantire una superficie di equivalente idoneità per le specie segnalate: …omissis… Di verificare e documentare, per il tramite del Comune di Venezia, il rispetto delle suddette prescrizioni e di darne adeguata informazione all’Autorità regionale per la valutazione di incidenza.”;

- la società che ha realizzato il progetto ha presentato pertanto una relazione tecnica a supporto della dichiarazione di non necessità della valutazione di incidenza ambientale ai sensi della DGR 1400/2017.


Rilevato che:


- le associazioni  locali denunciano che, diversamente da quanto previsto nella relazione tecnica del progetto, la società ha realizzato alcune strutture in cemento ed effettuato scavi per lo smaltimento delle acque reflue che stanno già determinando un impatto negativo sul sistema dunale, con potenziali ulteriori gravi danni agli habitat di interesse comunitario;

- secondo le associazioni la frammentazione e la modifica del sistema dunale rischiano di provocare, oltre all’estinzione di specie vegetali ed animali, anche la perdita di importanti servizi eco sistemici, per esempio la protezione dalle mareggiate del centro abitato degli Alberoni, come è stato evidenziato anche in occasione dell’eccezionale evento alluvionale del novembre 2019. Per tali motivi le associazioni hanno presentato un esposto alla magistratura, chiedendo la sospensione dei lavori, la rilocalizzazione delle strutture di servizio fuori dall’ambito dunale e una rigida regolamentazione dell’accesso alle dune circostanti.

Tenuto conto che:


- l’articolo 6, comma 3, della direttiva "Habitat" 92/43/CEE, prevede la salvaguardia dell'integrità dei siti attraverso l'esame delle interferenze di piani e progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma in grado di condizionarne l'equilibrio ambientale. La valutazione d'incidenza si applica sia agli interventi che ricadono all'interno delle aree Natura 2000 sia a quelli che, pur sviluppandosi all'esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito.


Si interroga l’assessore competente per sapere se:


1. sulla base dei rilievi evidenziati dalle associazioni ambientaliste locali, non ritenga opportuno verificare che nella relazione tecnica presentata dalla società sia definita chiaramente e in modo inequivocabile la rispondenza all'ipotesi di non necessità della valutazione di incidenza;

 

2.  se con il progetto di cui all'oggetto è stato effettuato intervento a ridosso di un Habitat prioritario con effetti diretti od indiretti sull'habitat stesso;

3. se non ritenga opportuno sospendere i lavori di realizzazione del suddetto stabilimento balneare per avviare gli opportuni approfondimenti

 

Monica Sambo

Emanuele Rosteghin
Bruno Lazzaro
Nicola Pellicani
Rocco Fiano
Giovanni Pelizzato
Francesca Faccini

 
 
Pubblicata il 01-07-2020 ore 22:36
Ultima modifica 01-07-2020 ore 22:36
Stampa