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Gruppo Misto - Interrogazione nr. d'ordine 1648

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1648 193 30/07/2019 Ottavio Serena
 
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
e p. c.
Alla Presidente della X Commissione
 
inoltrata a
Assessore Paolo Romor
02/08/2019 01/09/2019
 
rinviata al
13/09/2019
in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
sospensione termini09-08-2019Sospensione dei termini di scadenza per interruzione dei lavori dal 12-08-2019 al 23-08-2019 ai sensi dell'art. 35 del Regolamento del Consiglio Comunale.
delega31-07-2019Leggi

 

Venezia, 30 luglio 2019
nr. ordine 1648
n p.g. 193
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della X Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Problematiche inerenti il blind trust a Venezia. Titolare effettivo.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

PREMESSO CHE:

- sabato 28 luglio u.s. i mass media (allegato 1) sono tornati ad evidenziare le problematiche inerenti la questione del blind trust del Sindaco, il quale, rispondendo in un’intervista circa la questione del progetto del Palasport ai Pili, ha detto: “… Deve presentarlo il Trust. Spero che lo facciano...”;

- le criticità riferite a tale problematica, comunque, sono state sollevate, oramai da anni, da più parti, ma continuano a mancare in merito precise e puntuali risposte, soprattutto su una reale assenza di “conflitto di interesse”;

- anche lo scrivente consigliere è intervenuto molteplici volte nella questione - altresì in sede Consiliare, il 5 febbraio del 2018 - domandando chiarezza circa l’efficacia e la fattibilità del predetto strumento;

- inoltre, in un articolo di stampa dell’11 marzo 2018, a proposito della questione, è stata invocata l’applicazione della total disclosure. E di seguito sono stati evidenziati vari aspetti:
a) in particolare negli Stati Uniti d’America, c’è un adeguato e storicamente consolidato sistema di check and balance, mentre un’altra cosa è la realtà italiana. In verità si assiste a chi costruisce “fortezze giuridiche”, appunto blind trust, e ci si dimentica come, poi, alla fine, tutto ritorni ovviamente al proprietario, compresi tutti gli effetti positivi derivanti dalle scelte fatte mentre si amministrava.
b) La necessità di essere non solo indipendenti, ma di sembrare anche tali.
c) Che l’unica, vera soluzione al “conflitto di interesse” di chi governa, è soprattutto etica. E cioè una trasparente affermazione dell’assenza di “conflitti di interesse” o di possibili vantaggi, derivanti da ogni scelta, attività, intervento, viaggio e promozione svolti per motivi istituzionali.
d) Una reale soluzione è quindi quella di rendere trasparenti tutti gli affidamenti fatti da società, enti ed istituzioni direttamente e/o indirettamente riconducibili al Comune di Venezia e alle società direttamente e/o indirettamente riconducibili al Sindaco di questa Città.

CONSIDERATO CHE:

- la questione della poca chiarezza sul blind trust non è stata affrontata solo a livello locale, ma anche da parte di un gruppo di ben 22 senatori, preoccupati dalla problematica, che hanno redatto un’interrogazione in merito (il 25 luglio u.s.), per poi inviarla al Presidente del Consiglio dei Ministri. Nell’atto, tra le molte domande, si può leggere anche quella seguente: “...all'evidente posizione di conflitto d'interessi nella quale si è posta in essere la figura del Sindaco della Città di Venezia...”;

- la proposta di deliberazione, presentata dal Gruppo Misto di questo Comune nel gennaio 2018, tesa a chiedere trasparenza sulla questione dell’area dei Pili e su quanto soprammenzionato, attraverso l’istituzione di una Commissione straordinaria d’indagine, non è stata ancora considerata per la trattazione in Consiglio;

- l’allora Presidente dell’ANAC, all’Università di Ca’Foscari, presente in quella sede in occasione della presentazione di un libro, il mese di marzo u.s., ha espresso dubbi sul blind trust. Si allega in merito un articolo di stampa del 1 marzo scorso, che titola “Cantone e la Corruzione. ‘Conflitto di interessi e dubbi sul blind trust” (allegato 2);

relativamente ai trust si evidenzia:

1) che l’art 19 del D.lgs. 231/2007 obbliga il Professionista a svolgere una adeguata verifica della clientela, per evitare il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, per comprendere la struttura di proprietà e di controllo del cliente. Occorre quindi procedere all’identificazione del titolare effettivo.

2) L’attività di identificazione del titolare effettivo non è operazione facile poichè le modalità di identificazione del titolare effettivo possono dipendere molto da come è stato giuridicamente strutturato il trust e possono variare notevolmente a seconda che il trust sia fisso, discrezionale o di scopo.

3) L’ art. 2 dell’Allegato Tecnico al D.lgs. 231/2007 definisce i criteri generali, che il Professionista deve adottare, per procedere all’identificazione del titolare effettivo in un trust.

4) Se i futuri beneficiari sono già determinati, occorre procedere ad identificare come titolare effettivo la persona fisica o le persone fisiche beneficiarie del 25% o più del patrimonio del trust.

5) Occorre poi verificare se il titolare effettivo può variare a seconda della struttura giuridica del trust, potendo in alcuni casi essere il trustee, in altri il guardiano e in altri addirittura il disponente.

- l’ultimo Consiglio federale nazionale di Federbasket, nel recente mese di marzo, ha annullato il vincolo dei 5.000 posti obbligatori nei palazzi dello sport di Serie A, ed il concetto di capienza minima è stato superato rapportando il numero di posti con il bacino d’utenza, puntando piuttosto sull’adeguamento dei palasport a criteri minimi di fruibilità su diversi aspetti già affrontati dalla società negli ultimi anni. Nel dettaglio si parla di standard da adeguare per quanto riguarda spogliatoi, area hospitality, sala stampa ed illuminazione.

SI CHIEDE AL SINDACO:


- di approfondire in un’apposita Commissione i contenuti del blind trust, considerato che, fino ad ora, si può venire a conoscenza della questione, solo in alcuni limitati passaggi, tramite i mass media;

- in particolare, di chiarire chi ricopra la figura di titolare effettivo, così come previsto dalle leggi;

- infine, se intenda ancora perseguire l’obiettivo della costruzione del Palasport di cui si parla nell’articolo in allegato 1, o ritenga se sia superato a seguito delle predette decisioni della Federbasket. Oppure, come da lui stesso dichiarato, se continua a rimanere in attesa che il trust si occupi del progetto.


Allegati
 
Allegato 1 (PDF - 796 kb)
Allegato 2 (PDF - 267 kb)

 

Ottavio Serena

 
  1. Ottavio Serena
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 30-07-2019 ore 13:49
Ultima modifica 06-11-2019 ore 15:19
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