nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1646 | 191 | 25/07/2019 | Renzo Scarpa |
Assessore Massimiliano De Martin e p. c. Alla Presidente della V Commissione |
26/07/2019 | 25/08/2019 rinviata al 06/09/2019 |
in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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sospensione termini | 09-08-2019 | Sospensione dei termini di scadenza per interruzione dei lavori dal 12-08-2019 al 23-08-2019 ai sensi dell'art. 35 del Regolamento del Consiglio Comunale. |
Venezia, 25 luglio 2019
nr. ordine 1646
n p.g. 191
All'Assessore Massimiliano De Martin
e per conoscenza
Alla Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Attivazione torce Versalis.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
PREMESSO CHE:
• nella giornata di domenica 21 luglio 2019, presso il sito industriale di Marghera si è ripetuto, per la sesta volta nel corso del 2019, l’episodio di attivazione delle torce di sicurezza dell’impianto CR1-3 con relative ed evidenti fiamme e colonne di fumo;
• in questo caso l’attivazione non era stata programmata;
• la Polizia locale del Comune di Venezia ha informato che, in questa occasione, si è verificata l’attivazione delle torce alla Versalis di Fusina a seguito dell’intervento dei sistemi di protezione dell’impianto CR1-3, e che l’attivazione delle torce è stata determinata dalla fermata della pompa di circuito acqua di quench, che era stata avviata la pompa di riserva e che si stava operando per il ripristino totale dell’impianto, che avrebbe dovuto avvenire entro tre ore circa con la diminuzione del prodotto bruciato in torcia;
• l’evento, nel corso del quale si sono bruciate importanti quantità di etilene e propilene, ha causato, per la sua evidenza, notevole apprensione nella cittadinanza.
PRESO ATTO CHE:
• per quanto possano essere mantenuti sotto controllo, questi eventi denunciano il manifestarsi di anomalie operative degli impianti che non possono non generare diffusa preoccupazione;
• i casi ripetuti e ravvicinati di combustione di gas quali etilene e propilene e la conseguente formazione di importanti colonne di fumo, difficilmente possono essere intesi come “neutre immissioni di sostanze nell’ambiente”;
• nel corso dell’evento si è diffuso un allarme tra la popolazione testimoniato dalle pubblicazioni sui Social Network, di cui ne riportiamo alcuni tratti:
- ...le torce sono in sistema di sicurezza che si attiva in caso di emergenza ma non un sistema di trattamento anti inquinamento, quindi si limitano a bruciare in fiamma i prodotti senza alcun controllo di temperatura né dei prodotti della combustione che, in parole povere, vengono come vengono...;
- ...Strano questa attivazione automatica, ma dai facciamola finita con queste ….. che scrivete sui giornali, la realtà di tutto sapete cosa è ??????? In realtà dovevano smaltire del prodotto di scarto, si perché se vi siete resi conto alla sua attivazione hanno sparato fuori migliaia di metri cubi in una nuvola che sembrava condensa che è arrivata a migliaia di metri di altezza, quello e il prodotto più pericoloso, che in più non brucia facilmente, poi è arrivato il disotto del serbatoio che è combustibile, ma sempre altamente inquinante. Caso strano questi impianti si bloccano sia di domenica che di notte. CHIUDIAMO QUESTO SCEMPIO, ne va di mezzo la salute di tutta l’umanità...;
• sulla prima pagina del quotidiano “La Nuova” di due giorni dopo, si titolava “Rischio Chimico”;
• si aggiungono altre valutazioni, come quella apparsa su “La Nuova” di martedì 23 u.s. (allegato 1) e quelle, di cui abbiamo già trattato in una precedente interpellanza, de “Il Gazzettino” del 20.4.2017 (allegato 2) in cui si legge una citazione del presidente per l'assemblea permanente contro il rischio chimico, Roberto Trevisan, a dir poco preoccupante: “... Bruciare etilene e propilene scarica nell'aria idrocarburi e polverino di carbone cancerogeno, polveri sottili e ossidi di azoto. Tutte sostanze pericolose che vanno a incidere su una situazione sanitaria e ambientale già compromessa dall'emergenza pm10…”.
TUTTO CIO' PREMESSO, SI INTERPELLA L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DEL COMUNE DI VENEZIA PER SAPERE CON CERTEZZA:
• da quali problemi di funzionamento sia stato causato l’evento decritto in premessa, se esistano responsabilità e a chi possano essere eventualmente imputabili;
• se gli accadimenti in questione e i processi produttivi nel loro completo evolversi, siano registrati da qualche computer o se sia possibile dotare gli impianti di una sorta di scatola nera che registri tutto ciò che accade dentro all’impianto, e fuori, intendendosi i processi meccanici, produttivi, automatici e non, nonché gli interventi umani;
• data la sorprendendente facilità con cui gli impianti vanno in blocco, se vi siano segnalazioni delle anomalie che consentano un intervento preventivo, a scongiurare l’attivazione delle torce. (Se una pompa si blocca, in genere la causa è imputabile ad un malfunzionamento registrabile prima di tale arresto);
• quali sistemi vengono utilizzati per informare la popolazione di tali frangenti. Se si ritiene che l'attuale metodo di informazione ai cittadini sia sufficiente/adeguato, o se si pensa che sia necessario migliorarlo;
• se sia possibile indurre il blocco dell’impianto e l’attivazione delle torce in modo artificioso;
• quali siano state le quantità e le tipologie di gas e loro prodotti da combustione rilasciati complessivamente. Se gli effetti di tali sostanze possano definirsi neutri, quale sia l’impatto per l’ambiente, cose e persone;
- se vi siano stati rischi per la salute pubblica ed eventualmente quali. Se esistano rischi potenziali, di qualsiasi genere, per cose o persone, derivanti da simili eventi;
• se le criticità siano state tutte superate e risolte, ed in ogni caso come si abbia intenzione di procedere a tal fine;
• se esistano specifici protocolli per gestire eventuali situazioni di emergenza derivanti dagli eventi succitati, e quali siano.
ED INFINE:
- se non si ritenga opportuno informare adeguatamente la popolazione circa i fatti avvenuti, i controlli effettuati in merito e se vi siano interventi programmati al fine di evitare nuove attivazioni delle torce.
Allegati
Allegato 1 (PDF - 544 kb)
Allegato 2 (pdf - 342 kb)
Renzo Scarpa
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