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Gruppo Misto - Interrogazione nr. d'ordine 1601

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1601 158 01/07/2019 Ottavio Serena
 
Renzo Scarpa
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
e p. c.
Alla Presidente della X Commissione
 
inoltrata a
Assessore Michele Zuin
02/07/2019 01/08/2019 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare13-09-2019Leggi
delega05-07-2019Leggi

 

Venezia, 1 luglio 2019
nr. ordine 1601
n p.g. 158
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della X Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Dimissioni di appartenente a CDA di Società partecipate del Comune di Venezia. Richiesta di chiarimenti e trasparenza.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

PREMESSO CHE:

- Negli ultimi giorni tutti i mass-media hanno ampiamente trattato il caso del presunto giro di false fatturazioni di un noto commercialista. Questo ultimo possiede numerosi incarichi ed infatti, non solo è presente nel CDA di ACTV, ma anche in quello dell’Istituto Santa Maria della Pietà e anche revisore dei conti di CMV (Società del Casinò), Apt di Venezia e dell’Abate Zanetti, di proprietà del Sindaco di Venezia;

- tale grave notizia è stata ovviamente, come è da prassi nella vigenza di questa Amministrazione Comunale, appresa leggendo i giornali.

CONSIDERATO CHE:

- un avviso di garanzia non è da considerarsi, ovviamente, una condanna dato che il suo scopo è attinente all’inalienabile diritto di difesa di cui ogni cittadino deve poter beneficiare, ma rappresenta, in relazione alla motivazione delle indagini e al ruolo svolto dalla persona nella tutela degli interessi pubblici, un elemento incompatibile con il mantenimento delle cariche in essere;

- a questa impostazione non può essere opposta neppure l’osservazione dell’assessore Zuin secondo il quale ”...si tratta di funzioni in organi collegiali, dove - in ogni caso - il giudizio del singolo non è decisionale...... “ dato che su questo argomento anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione, durante l’audizione alla 1^ Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati del 25 giugno 2019, è intervenuta in maniera molto incisiva affermando che anche la sola partecipazione ad una decisione pubblica collegiale può influenzare la stessa decisione (Prime note in materia di prevenzione dei conflitti di interesse) e ribadendo chiaramente che si deve agire sul terreno della “prevenzione”;

- sarebbero opportune, quindi, le immediate dimissioni del commercialista nonché amministratore pubblico, che non dovrebbero essere in alcun modo, considerate ammissioni di colpevolezza ma un gesto di coerenza di chi ha come prima preoccupazione propria quella di salvaguardare quel bene pubblico che gli era stato affidato.

CONSIDERATO INOLTRE CHE:

- sta emergendo un quadro di inadeguatezza comunicativa tra la Giunta e la persona in questione considerato che l’assessore al bilancio avrebbe dichiarato:

1) “ ….Certamente dedicheremo la massima attenzione a questa situazione, DEL TUTTO SCONOSCIUTA FINORA ALL’AMMINISTRAZIONE”;

2) ”...l’assessore alle Società Partecipate viene a sapere dai giornalisti a fine giornata del coinvolgimento del commercialista mestrino...”;

3) “...si tratta di verificare sia quale siano le accuse mosse in questa fase dalla Procura sia di valutare quali siano le eventuali possibilità concesse dalla legge per sospendere dalle sue funzioni un amministratore nominato in un CDA in una fase preliminare, ancora di indagini aperte...”
mentre le perquisizioni, nei luoghi di lavoro ed abitazioni, risalirebbero all’estate scorsa con l’acquisizione di copiosa documentazione cartacea e informatica;

- non trattandosi di un fatto privato e marginale, sarebbe già venuto meno quell’indispensabile rapporto di fiducia tra l’Amministrazione comunale ed il professionista, che non avrebbe informato nè il Sindaco nè l’assessore di notizie così gravi. Tanto più gravi nella considerazione che il commercialista risulta essere revisore oltre che in società partecipate del Comune di Venezia anche in una società di proprietà dell’imprenditore Brugnaro.

DATO ATTO CHE:

- non ci si deve sostituire alle Forze di Polizia nè, tantomeno, alla Magistratura che stanno andando a fondo nella situazione già da moltissimo tempo, ma deve essere comunque applicato il principio della responsabilità in una struttura amministrativa piramidale nella quale i vari vertici siano responsabili non solo in prima persona ma anche di tutti i livelli sottostanti “a cascata”.

SI CHIEDE AL SINDACO:


- per le ragioni sopra esposte, di farsi parte attiva, considerato che sono sue le
responsabilità delle nomine nei CDA delle Società Partecipate del Comune, affinché vengano presentate le dimissioni da parte del commercialista nonché amministratore pubblico
;

- di chiarire cosa abbia fatto l’Amministrazione in termini di prevenzione, coordinamento e controllo in ossequio della totale trasparenza e del tanto proclamato "efficientamento" anche delle Società Partecipate;

- di discuterne in commissione con urgenza, ancor meglio, in Consiglio Comunale il prossimo 3 luglio, permettendo a tutti i consiglieri di poter valutare concretamente lo stato delle cose e affinché questi ultimi non continuino ad apprendere gravi notizie solo ad opera e grazie ai giornalisti.


ED INOLTRE:

- di riferire circa la posizione del suo consigliere delegato al lavoro che risulterebbe come tributarista presso il medesimo studio di commercialisti tra i quali quello al momento indagato e che avrebbe già rilasciato la dichiarazione di essere a conoscenza del fatto ma di essere del tutto estraneo alla vicenda.

 

Ottavio Serena

Renzo Scarpa

 
  1. Ottavio Serena
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 01-07-2019 ore 14:33
Ultima modifica 01-07-2019 ore 14:33
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