nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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585 | 1 | 16/01/2017 | Ottavio Serena Renzo Scarpa |
16/01/2017 |
Venezia, 16 gennaio 2017
nr. ordine 585
n p.g. 1
Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
e per conoscenza
Ai Presidenti delle Municipalità
Oggetto: Degrado. Variazione del Regolamento di Polizia Urbana.
PREMESSO CHE:
- quasi quotidianamente la stampa riporta articoli che denunciano la oramai crescente situazione di degrado in cui versa la città di Venezia;
- i fattori critici sono spesso correlati ad un flusso turistico scarsamente controllato, ma non solo. Il reiterarsi di comportamenti malsani che nel tempo, sempre più tollerati, fino a diventare normalità quotidiana, sta incidendo pesantemente sulla qualità della vita veneziana.
Oltre a ciò, viene ridotto inevitabilmente il potenziale di attrattività che una città come Venezia può avere, con ricadute negative sull'indotto che ne beneficia;
- il crescente degrado, (la cui definizione semantica è “situazione di abbandono, di incuria, di deterioramento”, anche culturale e morale) si rileva sotto svariate forme: imbrattamento di palazzi e monumenti che, in una città d'arte come Venezia, costituiscono un serio ed oneroso problema, schiamazzi notturni che in alcune zone rendono impossibile il riposo, comportamenti incivili delle persone in genere, abbandono di sporcizia prevalentemente nelle periferie, escrementi di animali lasciati sul suolo pubblico dai proprietari, ecc. ecc.;
- di fronte alle succitate criticità, non sussiste, purtroppo, un'adeguata forma di risposta sanzionatoria che, pur non rappresentando l'unica soluzione da attuare, potrebbe fungere da deterrente.
Il Regolamento della Polizia Urbana, a tal proposito, prevede l'irrogazione di una sanzione massima di €. 50,00. La stessa, come ho anche evidenziato in una commissione del 22 giugno 2016 ("Piano integrato di contrasto agli atti vandalici dei writers") potrebbe opportunamente essere elevata al massimo consentito dalla Legge, cioè €. 500,00 (come previsto, d'altronde, dall'art. 7 bis del Testo Unico degli Enti Locali);
- tale problematica, da un esame dei regolamenti di Polizia Urbana, effettuato da Nord al Sud, è stata affrontata in molte città con l'aumento della sanzione. Il Comune di Roma, ad esempio, prevede una sanzione di 300,00-500,00 Euro. Inoltre, così come Milano, anche la capitale ha deciso di costituirsi parte civile in tutti i processi contro i writers colti in flagranza di reato. Anche la Giunta di Verona, con apposita delibera (n. 287 del 6 agosto 2008), in caso, ad esempio, di deturpazione di edifici, ha elevato a 500,00 euro la sanzione prevista dall’articolo 16 del proprio Regolamento di Polizia Urbana, applicabile sia se l’edificio deturpato sia di proprietà pubblica che privata.
CONSIDERATO CHE:
- tutte le forme di degrado, portano danno ai luoghi più disparati della città;
- si ritiene opportuno, come del resto hanno già fatto molte città italiane, innalzare il livello delle sanzioni;
- quanto sopra è consentito dal Testo Unico per gli Enti Locali (TUEL);
- il notevole aumento delle sanzioni potrebbe essere di monito a chiunque, indurre al rispetto degli ambienti ed ad un sempre maggior senso civico.
TUTTO CIO' PREMESSO:
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta alla modifica del Regolamento di Polizia Urbana, al fine di elevare la sanzione massima applicabile da €. 50,00 ad €. 500,00.
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Nota della Segreteria Generale:
"La mozione è decaduta per assenza dei firmatari, nella seduta di Consiglio comunale del 19 novembre 2019."
Ottavio Serena
Renzo Scarpa
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