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Luigi Brugnaro Sindaco - Mozione nr. d'ordine 511

Logo Luigi Brugnaro Sindaco Ottavio Serena
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
511 142 19/10/2016 Ottavio Serena
 
Giancarlo Giacomin
Ciro Cotena
Renzo Scarpa
19/10/2016

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro20-11-2019Leggi

 

Venezia, 19 ottobre 2016
nr. ordine 511
n p.g. 142
 

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Realizzazione del progetto APV a Marghera.

 

PREMESSO CHE:

- in un primo progetto del 25/05/2015 dell'APV di Venezia, risulterebbero delle deviazioni delle rotaie per consentire il traffico dei treni, attraverso via dell'Azoto, via Commercio, via della Pila e costeggiando via dell'Elettricità, con conseguente invasività dell'intera area;
- da un aggiornamento del progetto, al 19 ottobre 2016, ancora da approvare, sempre dell'APV pur risultando più corto l'itinerario delle rotaie, comunque queste ultime attraverserebbero l'intera area adiacente via delle Macchine passando davanti ad esercizi commerciali, al Centro Medicina Iperbarica ed alla costruenda piscina, dove affluirà un elevato numero di persone e di bambini. Attraverserebbe, altresì, il mercato ortofrutticolo centralmente;
- recependo le giuste rimostranze da parte di imprenditori, commercianti e cittadini, che da poco hanno fatto investimenti, credendo “nell'individuazione e/o la valorizzazione di spazi collettivi che favoriscano l'aggregazione, l'inclusione sociale, il gioco e lo sport, lo stare insieme, lo svolgimento di eventi pubblici e di manifestazioni di ogni genere” (come previsto a pagina 31 del documento del Sindaco per il Piano degli Interventi del 15 giugno 2016);
- in quest'ultimo documento, si recita altresì, a pagina 24: “Il modello proposto è quello della città che si sviluppa su sé stessa, che migliora la qualità del vivere e dell'abitare, che adegua la dotazione di servizi alle esigenze dei cittadini e che diventa sicura e frequentabile per tutti. E' quindi necessario che ogni ipotesi o progetto di trasformazione sia coerente con questi obiettivi e funga da volano per la rigenerazione dei tessuti urbani circostanti”.

CONSIDERATO CHE:

il Porto di Venezia, pur nella propria autonomia istituzionale, deve svilupparsi sulla base delle esigenze della città, considerandone le scelte, la progettazione urbanistica e le necessità evidenziate dalla propria Amministrazione.

SI RITIENE CHE:

- occorre necessariamente creare delle condizioni generali di vivibilità per tutti i cittadini, con le giuste condizioni in tutti i settori nevralgici sotto il profilo economico, paesaggistico ed ambientale. In buona sostanza, anziché posizionare delle rotaie in un centro che si tende a valorizzare, occorre invece rivedere tali progettualità, sviluppando un incremento di negozi commerciali, una percorribilità anche con zone pedonali, viali alberati (anziché eliminare il verde esistente), panchine e quant'altro possa rendere confortevole l'intero habitat, come viene attuato in altri paesi europei e negli altri continenti, tendenti all'abbellimento del contesto per una vivibilità sempre migliore dei cittadini.
- si potrebbe, ad esempio, valutare la fattibilità di costruire un ponte in parallelo a quello già esistente, evitando la trasformazione con le rotaie dell'intera area con congestione della stessa in termini di traffico.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

- a verificare la coerenza dei progetti di trasformazione con l'ambito territoriale di riferimento, affinché ogni previsione di sviluppo tenga in forte considerazione il contesto urbano, ambientale e paesaggistico circostante e selezioni di conseguenza gli elementi fisici e funzionali inseribili in tale contesto” (come previsto in più parti nel già citato documento del Sindaco per il Piano degli Interventi );
- ad approfondire e rivedere l'intera problematica per una soluzione ottimale, nella predetta area di Marghera, anziché realizzare il progetto invasivo dell'APV;
- sottoporre, con urgenza, tutta la documentazione all'esame delle commissioni competenti, per evitare che tale progetto prosegua con il proprio iter, non tenendo minimamente conto di quanto sopra esposto.

 

Ottavio Serena

Giancarlo Giacomin
Ciro Cotena
Renzo Scarpa

 
  1. Ottavio Serena
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Pubblicata il 19-10-2016 ore 11:19
Ultima modifica 19-10-2016 ore 11:19
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