nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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505 | 138 | 07/10/2016 | Francesca Faccini Elena La Rocca Monica Sambo Sara Vismann |
07/10/2016 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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ritiro | 29-06-2018 | Leggi |
Venezia, 7 ottobre 2016
nr. ordine 505
n p.g. 138
Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Centro Donna
IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA
Premesso che
A seguito di istanze dei movimenti delle donne di Mestre e Venezia, negli anni ’80 il Comune di Venezia ha istituito il Centro Donna, dotato di una biblioteca di genere e di sala incontri di gruppo e successivamente ha avviato il progetto del Centro Antiviolenza, seguito da operatrici di accoglienza e avvocate con l’apertura e il coordinamento di due case ad indirizzo segreto. Fondamentale sviluppo è stata poi l’istituzione della Rete territoriale dei servizi di contrasto alla violenza sulle donne e l’avvio di ulteriori progetti, quali il progetto “Punto di ascolto SOS Violenza” presso il Pronto Soccorso degli ospedali di Venezia e Mestre ed il progetto “Sportello donne al lavoro”, oltre a progetti di sensibilizzazione nelle scuole, portando Venezia ad essere riconosciuta come territorio pilota per il numero verde 1522;
Considerato che
L’attuale Amministrazione Comunale con la Riorganizzazione del Comune di Venezia approvata con delibera di Giunta n. 278/2016 ha smantellato di fatto il Centro Donna, privandolo della sua univocità ed efficacia nell’azione con il passaggio della biblioteca nel sistema bibliotecario comunale ed il Centro antiviolenza nell’ambito delle Politiche sociali, facendo venire meno anni di esperienza e lavoro univoci riconosciuti a livello nazionale;
In data 30 settembre si è riunita un’assemblea convocata dalla Presidenza del Consiglio Comunale alla presenza della Vice Sindaco, della Presidente della VI Commissione e dell’Assessora al Turismo relativamente alla programmazione del “Novembre Donna” presso la sede municipale di Mestre molto partecipata da parte di comitati e gruppi di donne, preoccupati per le notizie emerse dalla riorganizzazione rispetto al futuro del Centro Donna;
Considerato inoltre che
In data 5 ottobre la Vice Sindaco ha dichiarato in un comunicato stampa che “Rimarranno, pertanto, in un elenco non esaustivo, la Biblioteca specialistica, con tutte le iniziative culturali collegate (laboratori, letture animate, presentazioni di libri, etc), il coordinamento delle attività di raccordo con gli interventi in materia di cui alla Legge 285/97, il coordinamento e gestione delle attività antiviolenza, il coordinamento gestione delle case ad indirizzo segreto, dei punti di ascolto 'SOS Violenza' nei Pronti soccorso degli Ospedali S.S. Giovanni e Paolo e dell'Angelo, il supporto alle attività delle associazioni e dei gruppi femminili, l'attività di rete e di progettazione”;
Le affermazioni della Vice Sindaco non rassicurano sul futuro del Centro Donna, in quanto si ritiene che la pericolosa destrutturazione dovuta alla riorganizzazione comporti una diminuzione dell’efficacia dell’azione ed una perdita di specificità di competenze, che nasceva per essere unica e coordinata;
Tutto ciò premesso e considerato,
INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA
A rivedere la ristrutturazione prevista in questo ambito, a rendere noto un referente e responsabile unico che possa valorizzare e migliorare i percorsi portati avanti fino ad ora dal Centro Donna, mantenendo unite tutte le sue esperienze al fine di non disperdere competenze e conoscenze ad esso legate di cui nel futuro, come avvenuto fino ad ora, dovrebbe essere collettore e promotore. Valorizzare dunque il “luogo” delle donne voluto con forza, curato e vissuto dalle associazioni, un luogo di elaborazione e di confronto.
Francesca Faccini
Elena La Rocca
Monica Sambo
Sara Vismann
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