nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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208 | 12 | 02/02/2016 | Maurizio Crovato Maika Canton Paolino D'Anna Giovanni Giusto Deborah Onisto Alessandro Scarpa "Marta" |
02/02/2016 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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ritiro | 02-02-2016 | Leggi |
Venezia, 2 febbraio 2016
nr. ordine 208
n p.g. 12
Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: STABILITÀ PER VENEZIA. LA CITTÀ DEVE RINASCERE.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che il Comune di Venezia nel 2015 è stato fortemente penalizzato nel rispetto delle regole del Patto di Stabilità interno, principalmente a causa dei seguenti fattori:
- i proventi del Casinò di Venezia nonché le entrate e le spese della Legge Speciale per Venezia, pur essendo considerate di natura straordinaria a favore di una Città che ha una specificità unica rispetto agli altri Comuni italiani, sono comunque conteggiate ai fini del rispetto del Patto di Stabilità;
- la Città di Venezia sostiene degli extra-costi in ragione delle particolarità del suo territorio, in particolare dei costi di manutenzione nettamente superiori a quelli degli altri Comuni italiani e questo è stato ampiamente provato e dimostrato;
Considerato che le principali e più importanti sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità sono:
1. la riduzione del fondo di solidarietà comunale in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato (nel caso di incapienza del predetto fondo gli enti locali sono tenuti a versare all'entrata del bilancio dello Stato le somme residue);
2. il divieto a procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. E' fatto altresì divieto agli enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione;
3. il divieto di ricorrere all’indebitamento per finanziare gli investimenti;
4. il limite agli impegni per spese correnti che non possono essere assunti in misura superiore all’importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell’ultimo triennio;
5. l’impossibilità di destinare risorse aggiuntive alla contrattazione integrativa, ai sensi dell’art. 40 del D. Lgs. 165/2001, con la conseguenza di non poter distribuire ai dipendenti la quota della produttività individuale stanziata nel bilancio 2016;
Visto che
- dai primi conteggi effettuati, lo sforamento del Patto di Stabilità interno per il Comune di Venezia nel 2015 è inferiore ai crediti verso altri Enti Pubblici, in particolare Stato e Regione, che gli enti stessi non hanno versato alla data del 31.12.2015 per rispettare a loro volta i propri vincoli di Patto;
- si può affermare che il Comune di Venezia avrebbe raggiunto l'obbiettivo fissato per il rispetto del Patto di stabilità interno se avesse incassato i suddetti crediti;
- l'Amministrazione Comunale ha approvato entro la data del 31.12.2015, il Bilancio preventivo 2016-2017-2018 e realisticamente chiuderà in pareggio l'esercizio 215, avendo attivato un importante piano di risanamento dei propri conti;
Considerato che di recente, lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato che il Patto di Stabilità del 2015 per i Comuni imponeva dei vincoli assurdi (tanto che lo stesso meccanismo del Patto è stato modificato nell'ultima Legge di Stabilità per l'anno 2016) e se è così è altrettanto assurdo prevedere una sanzione che metta in ginocchio una comunità;
Tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
ad attivarsi presso il Governo affinché venga annullata la sanzione che prevede la riduzione del fondo di solidarietà comunale in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato per il rispetto del Patto di Stabilità dell’anno 2015, come pure la sanzione riguardante il divieto di assunzione del personale a qualsiasi titolo e il conseguente divieto di destinare risorse alla contrattazione integrativa.
Maurizio Crovato
Maika Canton
Paolino D'Anna
Giovanni Giusto
Deborah Onisto
Alessandro Scarpa "Marta"
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