nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1969 | 150 | 07/07/2020 | Nicola Pellicani Monica Sambo Emanuele Rosteghin Giovanni Pelizzato Rocco Fiano |
Assessore Massimiliano De Martin e p. c. Alla Presidente della V Commissione |
07/07/2020 | 06/08/2020 | in Commissione |
Venezia, 7 luglio 2020
nr. ordine 1969
n p.g. 150
All'Assessore Massimiliano De Martin
e per conoscenza
Alla Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Progetto “G124” – Riqualificazione Periferie.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che:
l'architetto Renzo Piano nel 2014 ha avviato un lavoro di studio e progettazione sul “rammendo” e la riqualificazione delle periferie delle grandi città, denominato G124, selezionando gruppi di giovani architetti i quali ogni anno prendevano in esame un'area periferica specifica di una città. Nel corso del tempo è intervenuto a Roma, Catania, Milano Padova, Torino e in molti altri luoghi, destinando a questo scopo il suo stipendio di Senatore a vita. Nel 2016 è stato individuato Marghera come luogo dove operare.
Il progetto, con l'obiettivo di rigenerare un luogo degradato e restituirlo alla città, è stata l'occasione per promuovere percorsi partecipati con associazioni e gruppi di cittadini, per rendere utili i “vuoti urbani” della città assegnando loro un ruolo sociale attivo.
Considerato che:
dopo un anno di lavoro, coinvolgendo i cittadini, le istituzioni della Municipalità e le associazioni della zona, il gruppo G124 ha portato avanti un progetto sull'edificio dell'ex scuola Edison, con l'obiettivo di riqualificarlo, comprendendo anche il Giardino della Biodiversità e del Fitorimedio, uno spazio pubblico con funzioni didattiche, dove sperimentare l'utilizzo di piante per la bonifica di siti inquinati.
Constatato che:
il giardino-parco didattico, realizzato con la collaborazione dell'Università di Udine, è dedicato a tecniche di fitorimedio, basate sulla capacità di alcune piante di rimuovere, immobilizzare o trasformare i composti inorganici e organici presenti nei suoli, nelle acque e nei sedimenti. Un giardino ricavato da un'area precedentemente degradata e che comprende: un percorso pedonale in stabilizzato; totem informativi e un percorso didattico; panche in legno. Comprende inoltre diversi impianti come: impianto Populus (Short rotation forestry); impianto Salix (Short rotation forestry); impianto Miscanthus sinensis (erbacee perenni no food); impianto Arundo donax (erbacee perenni no food); impianti sempreverdi; specie tappezzanti a bassa manutenzione.
Visto che:
a conclusione del progetto, il G124 ha donato il progetto di riqualificazione del Giardino della Biodiversità e del Fitorimedio, con le nuove piantumazioni e i pannelli informativi, al Comune di Venezia, che però l'ha totalmente abbandonato e da anni è in uno stato di degrado, con la vegetazione cresciuta ovunque, i pannelli di legno di barena senza manutenzione, il cancello forzato.
Tenuto conto che:
l'amministrazione comunale ha approvato nel giugno 2019 il Regolamento per i Beni Comuni, uno strumento innovativo per il governo delle città, che permette di avviare politiche di rigenerazione urbana rivitalizzando spazi pubblici partendo dal basso, ovvero coinvolgendo i cittadini nel recupero di spazi abbandonati e in degrado e che il Giardino della Biodiversità e del Fitorimedio si inserisce perfettamente nelle opportunità date dal Regolamento.
TUTTO QUANTO PREMESSO E CONSIDERATO SI INTERROGANO IL SINDACO E GLI ASSESSORI COMPETENTI PER SAPERE:
- se l’Amministrazione comunale intenda valorizzare l’intervento rappresentato dal Progetto G124 a beneficio del territorio in cui è inserito, scongiurando il rischio di depauperare il patrimonio e i benefici acquisiti con tale esperienza;
- quali sono gli interventi di recupero e mantenimento del “Giardino” che intenda avviare e con quale tempistica, visti lo stato di degrado e di abbandono già avanzati;
- per quale motivo l’Amministrazione non ha pensato di intervenire nei tempi appropriati, evitando il degenerare a questi livelli delle condizioni del “Giardino” ed il conseguente aggravio economico necessario per un ripristino.
Nicola Pellicani
Monica Sambo
Emanuele Rosteghin
Giovanni Pelizzato
Rocco Fiano
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