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Gruppo Misto - Interrogazione nr. d'ordine 1555

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1555 110 30/05/2019 Renzo Scarpa
 
Ottavio Serena
Assessore
Michele Zuin
 
e p. c.
Alla Presidente della X Commissione
31/05/2019 30/06/2019 in Commissione

 

 

Venezia, 30 maggio 2019
nr. ordine 1555
n p.g. 110
 

All'Assessore Michele Zuin


e per conoscenza

Alla Presidente della X Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Sicurezza operativa di Eco-Ricicli Veritas SpA. Garanzie sulla sostenibilitą ambientale, sulla salubritį dei posti di lavoro e prospettive connesse. 

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

 

PREMESSO CHE:


- ECO-RICICLI VERITAS S.r.l. (di seguito ERV) è una società controllata da Veritas S.p.A. con sede a Fusina che, seppure indirizzata al concetto di “discarica zero” e di “valorizzazione del rifiuto a km zero”, recupera, raccoglie, trasporta, commercia: vetro, plastiche, carta, metalli, legno provenienti dalla raccolta differenziata di sei province del Veneto (Venezia, Padova, Treviso, Belluno, Vicenza e Rovigo) e da territori del Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige;

- ERV, inoltre, gestisce rottame di vetro da tutta Italia;

- dal sito internet della stessa (http://www.eco-ricicli.it) si può ricavare che l’Azienda è autorizzata al trattamento di rifiuti urbani, assimilati e speciali NON pericolosi presso il proprio polo impiantistico di Fusina, derivanti da processi di Raccolta Differenziata (RD) con autorizzazione ex. art. 208 n. 17931/2015 del 27/02/2015 (operazioni R12, R13, R4) e che nel 2018, ha trattato 128.575 tonnellate di multimateriale;

- nel corso del periodo 2018-2019, ha richiesto e ricevuto il Nulla Osta alla modifica temporanea della succitata autorizzazione con DET. 818/2018 del 16.03.2018 prot. 2018/20038 per l’aumento della quantità di rifiuti stoccabili, successivamente prorogata e modificata con DET. 205/2019 del 25.01.2019 prot. 2019/5745;

- ERV, in coerenza con gli indirizzi della Capo Gruppo VERITAS ha deciso di fare del proprio sito produttivo, posto all’interno del perimetro dell’ Ecodistretto di Marghera, un modello di “sostenibilità ambientale” e, attraverso le varie procedure di controllo della propria impronta ecologica, monitora, anche, le proprie acque di dilavamento piazzali, la salubrità dei luoghi di lavoro per vibrazioni, rumori, polveri aerodisperse adottando provvedimenti strutturali per minimizzare eventuali dispersioni di rifiuti leggeri;

- i controlli del 2018 sono risultati conformi alle autorizzazioni.

CONSIDERATO CHE:

 

- ci sono arrivate alcune immagini, che forniscono una diversa testimonianza della realtà operativa della Società e dimostrano un sito con evidenti difficoltà nell’evacuazione dell’acqua piovana ed una evidente dispersione di rifiuti, che pongono seri interrogativi circa la sua complessiva “sostenibilità ambientale” e la “salubrità dei suoi luoghi di lavoro”;

- le immagini indicano uno stoccaggio molto importante di rifiuti senza alcuna protezione dagli agenti atmosferici e, perciò, soggetti a dilavamento ad opera delle precipitazioni, soprattutto se intense come in questi ultimi periodi;

- tra le maggiori preoccupazioni circa gli impatti ambientali di livello planetario, che derivano dall’attività antropica, vi è la dispersione di plastiche e la loro frammentazione in micro-plastiche nonché l’infiltrazione nel sottosuolo di percolati derivanti dal dilavamento di rifiuti.

CONSIDERATO, INOLTRE CHE:


- il 7 giugno 2017 la sede di ERV è stata oggetto di un incendio di imponenti proporzioni le cui responsabilità risultano non ancora accertate ma oggetto di procedimento giudiziario le cui indagini avrebbero evidenziato due ordini di problemi: la non correttezza della procedura di smaltimento dei rifiuti, in particolare nella fase della cernita, e l’assenza di formazione adeguata del personale in servizio all’impianto di Fusina, come invece previsto dal piano di sicurezza predisposto per ogni luogo di lavoro, come evidenziato dagli allegati articoli di Stampa 1,2 e 3;

- all’interno del Gruppo Veritas, si discute molto sulle condizioni ambientali, di lavoro e di salubrità dell’impianto nel suo complesso.

Tutto ciò premesso,

                                                SI INTERROGANO

gli Assessori all’Ambiente e alle Società partecipate, per conoscere:

- se siano stati affrontati ed eventualmente risolti i problemi legati alla corretta procedura di smaltimento dei rifiuti, in particolare nella fase della cernita, (nonché alla formazione adeguata del personale in servizio all’impianto oggetto delle indagini a seguito dell’incendio del 7.6.2017) oggetto di valutazione sulle cause del rogo;

- quale sia la ragione di una situazione ambientale che appare, verosimilmente, poco rispettosa dell’ambiente e piuttosto scadente per quanto attiene alla salubrità dei luoghi di lavoro, (che sembrerebbe testimoniato dalle immagini di cui sopra);

- in particolare e pur considerando l'attuale periodo di grandi precipitazioni, come possa verificarsi un accumulo di acqua piovana delle dimensioni che si sono verificate in questi giorni e se ciò possa dipendere dall’eccessivo stoccaggio. In ogni caso come si pensa di provvedere per evitarne il ripetersi nella consapevolezza di un previsto intensificarsi di tali fenomeni causa le variazioni climatiche in corso;

- se l’impianto sia dotato di un efficace sistema di raccolta e depurazione dei liquidi di dilavamento per garantire che il loro carico di sostanze e materiali di cui sono composti i cumuli di rifiuti stoccati, finisca nel sistema fognario e/o nell’ambiente, comunque, se vi sia la possibilità di loro intercettazione qualora dimostrino parametri fuori norma;

- se gli eventi atmosferici particolarmente forti, pur in un impianto di trattamento di rifiuti urbani, assimilati e speciali ma non pericolosi, comportino l’adozione di una adeguata e straordinaria procedura operativa;

- se l’imponente stoccaggio dei materiali visibili all’interno dell’impianto, sia nei limiti previsti dalle autorizzazioni ed effettivamente in linea con le capacità operative del sito. E di questo si domandano le relative specifiche e riferimenti;

- come sia conciliabile quanto documentato nelle immagini, con quanto riportato nella sezione "Impatto ambientale" – Bilancio ambientale 2018 – (scaricabile nella sezione "download" del sito dell'azienza): "ERV ha inoltre adottato provvedimenti strutturali per minimizzare eventuali dispersioni di rifiuti leggeri........”;

- se il trattamento dei quantitativi e dei materiali sia in linea con le effettive capacità operative del sito e con le scelte e le politiche esplicitate nei concetti “discarica zero” e “valorizzazione del rifiuto a km zero”.


Nota: Si allegano le immagini (allegati da 4 ad 10) alle quali si riferisce la presente interrogazione.

 


Allegati
 
Allegato 1 (pdf - 117 kb)
Allegato 2 (pdf - 242 kb)
Allegato 3 (pdf - 104 kb)
Allegato 4 (png - 795 kb)
Allegato 5 (png - 815 kb)
Allegato 6 (png - 791 kb)
Allegato 7 (png - 984 kb)
Allegato 8 (png - 900 kb)
Allegato 9 (png - 998 kb)
Allegato 10 (png - 1 Mb)

 

Renzo Scarpa

Ottavio Serena

 
  1. Renzo Scarpa
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 30-05-2019 ore 16:38
Ultima modifica 30-05-2019 ore 16:38
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