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Partito Democratico - Interrogazione nr. d'ordine 1530

Logo Partito Democratico Monica Sambo
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1530 95 08/05/2019 Monica Sambo
 
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
inoltrata a
Assessore Michele Zuin
09/05/2019 08/06/2019 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta05-06-2019Leggi
delega14-05-2019Leggi

 

Venezia, 8 maggio 2019
nr. ordine 1530
n p.g. 95
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della VI Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VI Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Lavoratori della Biennale

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che
- negli ultimi dieci anni gli introiti e i visitatori di Biennale Architettura ed Arte sono cresciti fino a raggiungere 500.000 ingressi nell’anno 2015 e 615.000 ingressi nell’anno 2017;
- a tale successo hanno contribuito in maniera fattiva 60 lavoratori stagionali che, da anni, nei periodi previsti per le mostre di Architettura ed Arte, hanno prestato la loro opera;


Premesso inoltre che

- Dal 2016 ad oggi non tutti i 60 lavoratori erano stati ricollocati in organico della Biennale;
- Con interrogazione n. 489 del 16 settembre 2016, si interrogava il Sindaco di Venezia per sapere se vi fosse stata l'esclusione di alcuni lavoratori dalla ricollocazione in organico e, nel caso, quale fossero le ragioni di tale scelta; si invitava ad informare il Consiglio comunale rispetto ai criteri utilizzati dalla fondazione affinché il ricollocamento fosse avvenuto senza discriminazioni; si richiedeva un tempestivo intervento affinché la Fondazione Biennale salvaguardasse in futuro tutti i posti di lavoro dei 60 dipendenti che, nell'ambito delle loro competenze e capacità professionali, avevano contribuito alla crescita, al consolidamento ed al prestigio della Fondazione.
Con interrogazione n. 578 del 23 dicembre 2016, si interrogava il Sindaco di Venezia, anche in qualità di Vice Presidente della Fondazione “Biennale di Venezia”, per sapere quali fossero i criteri adottati dalla Fondazione stessa per la ricollocazione dei lavoratori stagionali e per l’affidamento dei servizi; per sapere se fosse possibile ripristinare la prassi di assunzione dei lavoratori stagionali attraverso la graduatoria di anzianità e, in caso affermativo, quali fossero le azioni che intendesse intraprendere a tal fine;


Visto che
- L'interrogazione n. 489 è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 28/06/2018 durante la quale l’Assessore delegato dichiarava:
“La Biennale non ha alle proprie dipendenze alcun lavoratore stagionale e, quindi, individuare una categoria “lavoratori stagionali” della Biennale non è corretto per le motivazioni esposte nella nota trasmessa in data 19 aprile. Si comunica che la Biennale di Venezia si era impegnata in data 19 aprile 2016 avanti le Commissioni Consiliari sesta e nona del Comune di Venezia affinché, con riferimento ai lavoratori che in passato avevano partecipato a servizi di guardiania, somministrati da agenzie di lavoro interinale nell'ambito della riorganizzazione di servizi di mostra per coloro che in quanto non in possesso dei titoli non avrebbero potuto partecipare o comunque non fossero stati selezionati per il nuovo servizio di catalogo attivo di mostra. La Fondazione si sarebbe fatta promotrice di incontri da parte delle organizzazioni sindacali con tutti i soggetti terzi coinvolti, a diverso titolo nell'implementazione di servizi accessori di Mostra: differenti padiglioni, paesi stranieri, assegnatari servizi in appalto per le pulizie, movimentazione, ristorazione eccetera; operanti all'interno degli spazi espositivi al fine di attivare un percorso di verifica di eventuali esigenze lavorative del possibile impiego del personale precedentemente somministrato direttamente in capo agli stessi. Si trattava di un impegno non meramente rituale o di forma, ma assunto nella consapevolezza di poter giungere al risultato positivo. E infatti grazie all'attenzione prestata dai soggetti terzi risulta che 49 lavoratori sono stati ricollocati a condizioni equivalenti; 5 lavoratori hanno rifiutato la proposta lavorativa in quanto già impegnati in altre attività; 3 lavoratori più volte contattati dalle organizzazioni sindacali per colloqui appositamente fissati, non si sono resi reperibili; 2 lavoratori hanno rifiutato una proposta lavorativa a condizioni equivalenti: operatore di muletto nell'ambito di servizi di facchinaggio. Permane comunque la segnalazione dei due nominativi a tutte le aziende impegnate nei servizi accessori per eventuali nuove necessità.”


- L'interrogazione n. 578 del 23 dicembre 2016 è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 04-05-2017, durante il quale l’Assessore delegato rispondeva:
“in riscontro all'interrogazione in oggetto, sentiti gli uffici competenti della Biennale di Venezia, si riporta quanto segue: in via preliminare va chiarito che la Biennale non ha né ha mai avuto alle proprie dipendenze alcun lavoratore stagionale e, quindi, individuare una categoria lavoratori stagionali della Biennale non è corretto. La Biennale invece coinvolge ogni anno un cospicuo numero di maestranze che si occupano di tutti i servizi necessari per l'organizzazione dell'attività in tutti i settori della Biennale e che vengono dedicati a servizi forniti da imprese selezionate con procedura avviata secondo il codice degli appalti. Tra questi solo una componente minoritaria ha riguardato fino al 2015 la somministrazione del servizio di guardiania. A quanto consta infatti la richiesta di informazione riguarderebbe solo quest'ultima parte, che comunque non può essere considerata referente in modo esclusivo di tutti i lavoratori, che hanno avuto e che non hanno mai avuto un rapporto di dipendenza nemmeno stagionale con la Biennale e che hanno sempre operato mediante società di somministrazione a ciò autorizzate ed assegnatarie nell'ambito delle specifiche procedure di cui sopra. Per quanto invece riguarda l'organizzazione del servizio la Biennale di Venezia ha innovato sostanzialmente il servizio rivolto al pubblico delle proprie mostre a partire dalla scorsa 15º mostra internazionale di architettura svoltasi dal 28 maggio al 27 novembre 2016 in funzione di un'assistenza ai visitatori più qualificati ed efficienti nelle sue sedi espositive, quali il padiglione centrale ai giardini e l'arsenale, che possa anche rappresentare un significativo momento di crescita professionale per gli operatori. Tali operatori hanno collaborato alla visita con assistenza parlata e visione o ricerca di contenuti collegati anche tramite apposito strumento informatico fornito dalla Biennale distribuiti lungo il percorso di mostra secondo un progetto editoriale onde fornire un catalogo di riferimenti alla mostra in grado di aiutare i visitatori nella visita. I 30 operatori di cui sopra sono stati contrattualizzati con contratto a tempo determinato ed inquadrati al quarto livello del contratto collettivo nazionale del lavoro del terziario direttamente dalla Biennale. Sono stati individuati attraverso una selezione pubblica sulla base di precisi titoli, qualifiche e competenze professionali, e valutati secondo criteri prefissati. Per le posizioni in oggetto la fondazione nel 2016 ha ricevuto oltre 1800 curricula. Le domande potevano essere presentate direttamente sul sito della Biennale di Venezia sezione "Lavora con Noi posizioni aperte". Per quanto riguarda invece le restanti funzioni di presidio degli accessi esterni agli spazi espositivi, per esigenze di sicurezza legate agli attentati di Bruxelles sono stati assicurati con 20 unità di guardiania armata. Rispetto ai 60 detti servizi di guardiania così modificati, che negli anni precedenti venivano somministrati dall'agenzia di lavoro interinale, inquadrati al quinto livello del contratto collettivo nazionale del lavoro del terziario, da un lato o in possesso dei titoli previsti hanno partecipato alla selezione per i nuovi profili. Tra i criteri di valutazione rientra anche la pregressa esperienza in ambito di mostra, dall'altro la Biennale si è resa promotrice di incontri da parte delle OOSS con tutti i soggetti terzi coinvolti a diverso titolo nell'implementazione dei servizi accessori di mostra, i referenti paesi stranieri assegnatari di servizi in appalto per le pulizie, movimentazioni, ristorazione eccetera, operanti all'interno degli spazi espositivi al fine di attivare un percorso di verifica di eventuali esigenze lavorative per il possibile reinserimento del personale precedentemente somministrato direttamente in capo agli stessi. Si è trattato di impegno non meramente rituale o di forma ma assunto nella consapevolezza di poter giungere ad un risultato positivo. Infatti grazie anche all'attenzione prestata da soggetti terzi risulta che 49 lavoratori risultano essere stati ricollocati a condizioni equivalenti, cinque lavoratori hanno rifiutato proposta lavorativa in quanto già impegnati in altre attività, 3 lavoratori più volte contattati per colloquio appositamente fissati non si sono resi irreperibili, 2 lavoratori hanno rifiutato una proposta lavorativa a condizioni equivalenti, operatori di muletto nell'ambito dei servizi di facchinaggio. Permane comunque la segnalazione dei due nominativi a tutte le aziende impegnate nei servizi accessori per eventuali nuove necessità. Va sottolineato che tale iniziativa si intendeva e si intende limitata allo scorso anno, momento di passaggio dalla vecchia alla nuova organizzazione. Il nuovo servizio sarà riattivato anche quest'anno ed è stato già esperito apposito bando”


TUTTO QUANTO PREMESSO E CONSIDERATO, SI INTERROGA IL SINDACO, IN QUALITÀ DI VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE LA BIENNALE
- Per sapere se le informazioni e i dati espressi dagli Assessori delegati fossero stati inviati per iscritto da Biennale;
- Se i dati forniti dalla Biennale hanno dei riscontri scritti provanti il coinvolgimento con pari opportunità di tutti gli ex guardasala e se possiede le risposte scritte dei soggetti coinvolti;
- Se esiste veramente un servizio di mulettisti all'interno della Biennale, per quanto tempo, chi si sarebbe incaricato di fornire il patentino apposito e se il suddetto lavoro sia realisticamente a condizioni equivalenti del precedente guardasala;
- Se la selezione con prova orale svolta “a porte chiuse” rispetti le regole dei concorsi pubblici;
- Se corrisponda al vero che vi era il caso di un guardasala del padiglione Venezia discriminato da un contratto a condizioni salariali sensibilmente più basse di quelle previste e se tale problematica sia stata risolta;
- Se la Biennale di Venezia sia da considerarsi alla stregua di un museo in quanto ne rispetta la definizione e di conseguenza debba rispettare le normative ICOM che prevedono determinate figure professionali;
- Se corrisponda al vero che quest’anno non sono stati riconfermati ulteriori 3 guardia-sala presso la Biennale.

 

Monica Sambo

 
 
Pubblicata il 08-05-2019 ore 11:08
Ultima modifica 08-05-2019 ore 11:08
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