Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 186

Venezia, 19 febbraio 2016
n p.g. 2016/86037
 

Al Consigliere comunale Sara Visman


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 186 (Nr. di protocollo 3) inviata il 20-01-2016 con oggetto: Intervento di manutenzione urgente sugli imbarcaderi della fermata delle Zitelle (Giudecca)

Con riferimento all’interrogazione d’ordine 186 del 20.01.2016, sentiti a riguardo i vari uffici preposti si espone quanto segue: L’Amministrazione Comunale al fine di evitare che si possa ripetere quanto già verificatosi lo scorso anno durante la manutenzione dell’approdo di Palanca (vedasi incidente del 17 ottobre 2014), la Capitaneria di Porto ha adottato delle misure più restrittive per la regolamentazione di questa tipologia di interventi. Dal 2015 non viene più emessa un’ordinanza annua generica per la regolamentazione/autorizzazione di tutti gli interventi di manutenzione sugli approdi aziendali presenti nelle acque di loro competenza, ma viene emanata una ordinanza specifica per ogni singolo intervento.
Dopo l’evento accidentale occorso all’approdo della Palanca, nell’isola delle Giudecca, la Capitaneria di Porto di Venezia ha intimato che debba esserci un’area di sicurezza “cantiere” perimetrata di almeno 50 mt. e comunque sia posta in modo tale da scongiurare la possibilità di qualsiasi tipo incidente. Pertanto d’ora in avanti anche la sola operazione di rifacimento/manutenzione di un impianto di approdo, tranne che per alcune eccezioni, solitamente viene richiesta la chiusura anche di quello adiacente. Nello specifico, per il caso dell’approdo alle Zitelle, essendo i due pontoni estremamente vicini, è stata decretata da parte della Capitaneria la necessità di chiudere totalmente l’approdo, quindi è stata emanata dalla C.P. una apposita ordinanza di autorizzazione ai lavori con le prescrizioni del caso in questione. Mentre per quanto concerne la realizzazione di un approdo provvisorio per ovviare all’inconveniente di cantiere, questo sarebbe risultato di difficile realizzazione a causa della presenza di una struttura di fondazione chiamata in termine tecnico “batolo di fondazione” il quale essendo troppo pronunciato, avrebbe comportato costi di realizzazione superiori a quelli totali stanziati per l’intervento di manutenzione dell’approdo principale, di conseguenza dei tempi autorizzativi burocratici troppo lunghi rispetto alle necessità di intervenire con la manutenzione dell’approdo delle “Zitelle”. Per quanto concerne agli avvisi posti al pubblico, si ribadisce che gli organismi preposti di AVM-ACTV hanno affisso gli avvisi in tutte le strutture Aziendali deputate (approdi) già dalla settimana prima della data prevista per dell’intervento / sospensione dell’approdo in questione.

Renato Boraso

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