nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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569 | 183 | 22/12/2016 | Elena La Rocca Davide Scano |
22/12/2016 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 22-12-2016 | Leggi |
Venezia, 22 dicembre 2016
nr. ordine 569
n p.g. 183
Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Linee di indirizzo per la liquidazione di Ames spa con il presupposto della salvaguardia del personale impiegato nella società - Mozione collegata alla PD 525/2016 “Bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2017-2019”
Premesso che
- Ames e’ una società controllata dal Comune di Venezia, completamente;
- L'indirizzo politico che il Parlamento ha dato agli enti territoriali è di riduzione delle società di diritto privato controllate, in un'ottica di riduzione delle stazioni appaltanti e degli enti pubblici;
- Ames gestisce un contratto di servizio inerente le farmacie comunali e la ristorazione scolastica;
- La gestione delle farmacie potrebbe mantenere la stessa efficienza se venissero affidate, tramite concessione, a soggetti privati con diritto di prelazione in capo ai dipendenti delle medesime;
- La società suddetta opera anche come intermediario tra il Comune di Venezia e le imprese che forniscono i pasti alle scuole della Provincia di Venezia;
Considerato che
- La società ha dei costi di gestione non marginali, che erodono le risorse che sono destinate a coprire il costo del servizio di ristorazione, il quale non è coperto integralmente dall’utenza;
- I costi di struttura di Ames, legati al suo funzionamento, si aggirano attorno a 400.000 euro annui, mentre consulenze e oneri finanziari si collocano attorno ai 70.000 euro annui;
Considerato inoltre che
- In caso di liquidazione della società, il personale assunto da Ames, consistente in quasi 270 unità, non potrebbe essere, secondo l'attuale normativa nazionale, assorbito dall'amministrazione comunale;
- Per contro, la legge impone agli enti locali l'obiettivo di razionalizzare il numero di società partecipate;
- Si ravvisa una contraddizione, poiché gli enti locali non possono dismettere le società, creando disoccupazione per centinaia di persone: è evidente che tale razionalizzazione non avrà luogo, se non laddove si possono accorpare le società partecipate;
Tutto ciò premesso e considerato,
il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a
- farsi promotori presso il legislatore affinché risolva la contraddizione normativa per la quale si chiede la riduzione del numero di società partecipate, senza fornire strumenti concreti per la salvaguardia dell'occupazione;
- assumere una linea d'indirizzo che preveda, laddove venga risolto il nodo normativo legato ai lavoratori, l'internalizzazione dei servizi tutt'ora in gestione ad Ames;
Elena La Rocca
Davide Scano
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