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Partito Democratico - Mozione nr. d'ordine 1773

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1773 69 24/12/2019 Monica Sambo
 
Nicola Pellicani
Giovanni Pelizzato
Emanuele Rosteghin
24/12/2019

 

 

Venezia, 24 dicembre 2019
nr. ordine 1773
n p.g. 69
 

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: MOZIONE COLLEGATA AL PUNTO 1 DELL’ODG DEL CONSIGLIO COMUNALE acqua alta eccezionale del 12/11/2019

 

Il Consiglio Comunale

Premesso che
l'acqua alta eccezionale dello scorso 12 novembre, che ha raggiunto una punta massima di 187 cm, e le maree straordinarie dei giorni seguenti, hanno dimostrato ancora una volta la fragilità di Venezia, città unica al mondo, patrimonio dell'Umanità. Sono state giornate drammatiche per tutti i veneziani, che improvvisamente si sono trovati impotenti di fronte all'alta marea come successe più di 50 anni fa, il 4 novembre 1966;

e che
l'evento ha suscitato clamore e grande apprensione in tutto il mondo;

Considerato che
le risposte del governo sono state immediate, il Presidente del Consiglio è venuto prontamente in città e sono state stanziate subito le prime risorse, 20 milioni di euro, per far fronte all'emergenza. Un primo ristoro per tutti i cittadini di Venezia e delle isole, in particolare di Burano e Pellestrina che hanno subito gravi danni.
Il 26 novembre, dopo oltre due anni, si è riunito il Comitatone, che resta il luogo centrale dove da mezzo secolo vengono assunte tutte le decisioni importanti per la città e soprattutto individuate e ripartite le risorse necessarie per rispondere ai problemi di Venezia.
Sono stati stanziati ulteriori 60 milioni per gli interventi di salvaguardia in città e inoltre sono state finanziati, con altri 47 milioni, gli interventi per il completamento del marginamento di Porto Marghera. Risorse che si aggiungono a quelle già previste dai precedenti governi di centrosinistra;

Constatato che
contestualmente è stato nominato il Commissario per la conclusione dei lavori del Mose e sempre il Comitatone ha istituito una Centrale informativa presso il Prefetto che periodicamente consenta di relazionare in modo trasparente tutte le istituzioni cittadine sull'andamento degli interventi per Venezia e che ha assunto l'impegno di portare avanti atti volti a favorire l'aggiornamento e il rifinanziamento della Legge Speciale e a individuare strumenti adeguati di governance della laguna, al fine di semplificare e ridurre la frammentazione di competenze oggi esistente tra i vari enti.

Tenuto conto che
gli impegni finanziari sono stati confermati dall'attuale Legge di Bilancio, che grazie all'impegno del governo ha consentito anche di finanziare con 500 mila euro all'anno l'istituzione a Venezia di un Centro internazionale sui cambiamenti climatici. Una decisione molto importante, a lungo inseguita nei mesi scorsi, che a regime consentirà di istituire in città un
luogo dove decine di ricercatori, studiosi di tutto il mondo, offriranno il loro contributo per affrontare un problema che sta determinando sconvolgimenti in tutto il pianeta. Nessuna città oltre a Venezia è più adatta ad ospitare un Centro su questi temi, alla luce dei mutamenti climatici, degli eventi atmosferici eccezionali, dell'innalzamento di mari.

Osservato che
il Parlamento ha dimostrato una rinnovata attenzione nei confronti di Venezia con mozioni votate all’unanimità e con l’avvio della discussione di una nuova proposta di legge speciale per Venezia;

Considerato che
Venezia è stata oggetto di tre leggi speciali: la prima, legge n. 171 del 1973, emanata dopo la drammatica alluvione del 1966, che definisce i tre obiettivi ritenuti prioritari per la salvaguardia di Venezia, ossia la salvaguardia fisica, ambientale e socio-economica, individuando anche gli ambiti di competenza delle misure previste. La seconda, legge n. 798
del 1984, ha in particolare previsto, all'art. 4, l'istituzione di un Comitato di indirizzo, coordinamento e controllo per l'attuazione degli interventi previsti dalla medesima legge (Comitatone), composto dai rappresentanti dei vari enti coinvolti. E inoltre sono presenti i criteri generali del progetto per l'attenuazione dei livelli delle maree in laguna anche mediante interventi alle bocche di porto con sbarramenti manovrabili (Mose). La terza, legge n. 139 del 1992, ha ribadito, tra l'altro, la necessità di ulteriori interventi di coordinamento e d'integrazione tra gli enti coinvolti, da attuarsi attraverso la sottoscrizione di appositi accordi di programma.

Preso atto che
la proposta di legge n. 1428 affronta il tema della salvaguardia di Venezia e del suo fragile patrimonio architettonico, artistico e ambientale, proponendosi di affrontare i problemi in modo unitario, attraverso un vero e proprio “Dossier Venezia”, ovvero riprendere a realizzare gli interventi di manutenzione diffusa per la salvaguardia fisica della città interrotti da troppo tempo; affrontare il tema dello sviluppo del Porto e della zona industriale di Marghera; agire sulla gestione dei flussi turistici; far fronte alla questione delle Grandi Navi e del moto ondoso; rispondere ai problemi della residenza e del ripopolamento della città storica.
La PDL inoltre prevede un piano di interventi triennali per un valore di due miliardi, e la possibilità di introdurre forme di autonomia impositiva, in quanto, per per affrontare i problemi della città, vanno garantiti finanziamenti adeguati e costanti. Un modo concreto per applicare l'autonomia differenziata che è al centro del dibattito politico.
È necessario che lo Stato si faccia carico di finanziare il Dossier Venezia, fondato sulla specialità di una città unica al mondo, garantendo continuità di risorse.

Impegna il Sindaco
- a sollecitare il governo ad approvare in tempi rapidi l'aggiornamento e rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia;
- a rendere agevoli le procedure per rimborsi e prevedere la collocazione di uffici/sportelli decentrati in tutte le realtà colpite del Comune;
- a garantire nel più breve tempo possibile il cambio di alloggio per gli assegnatari di case di proprietà del comune di Venezia situate al piano terra che abbiano subito danni nei eventi di marea eccezionale degli ultimi anni;
- a prevedere la manutenzione e rafforzamento delle difese mare e laguna al Lido e Pellestrina;
- creare con urgenza una unità di crisi collocata a Pellestrina per gestione degli aiuti dei volontari (sia beni che persone) coordinata dal Comune;
- alla creazione, nel caso di futuri eventi di acqua alta straordinaria, di un piano di gestione dei volontari (per l’aiuto agli anziani, consegna di cibo, indumenti, e altri beni);
- alla creazione di un piano di emergenza di gestione delle scuole per gli eventi di acqua alta eccezionale;
- a mettere in sicurezza le centraline delle pompe idrovore presso l’isola di Pellestrina e in ogni altra parte del territorio comunale;
- a prevedere un fondo speciale per contributi volti alla realizzazione di vasche di contenimento o di lavori di rialzo dei pavimenti (con clausola di mantenimento della residenza o di affitto a residenti per un tempo minimo di 10 anni);
- a mettere a disposizione delle risorse per anticipare le spese dei privatiattività economiche per l’acquisto dei beni danneggiati dall’acqua alta, che poi verranno rimborsati dal commissario;
- prevedere una formula di sostegno per le attività che hanno acquistato beni in leasing che sono stati danneggiati dall’acqua alta.

 

Monica Sambo

Nicola Pellicani
Giovanni Pelizzato
Emanuele Rosteghin

 
 
Pubblicata il 24-12-2019 ore 15:25
Ultima modifica 08-01-2020 ore 11:59
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