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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 1099

da Assessore Francesca Zaccariotto

Venezia, 13 giugno 2018
n p.g. 287959
 

Al Consigliere comunale Felice Casson


e per conoscenza

Al Presidente della IV Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare IV Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Presidenti delle Municipalità
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1099 (Nr. di protocollo 16) inviata il 11-05-2018 con oggetto: Falla nella tubazione di scarico degli impianti di depurazione del PIF (Progetto Integrato Fusina)

 

Con riferimento all’interrogazione in oggetto si riferisce quanto segue:

1. In quale modo sia stata monitorata la vicenda della rottura della tubazione e dello sversamento in Laguna ed in mare a pochi metri dalla battigia e come si pensi di intervenire per evitare danni alla salute, all’ambiente ed alla balneabilità.

A seguito di comunicazione datata 11.10.2017 inviata agli altri Enti competenti, la società SIFA S.C.p.A., Concessionaria della Regione del Veneto per la realizzazione e gestione del Progetto Integrato Fusina (PIF), previa informativa alle imprese partecipanti all’Ati Costruttori ed alla Direzione Lavori e previo riscontro dell’impossibilità di procedere con urgenza, loro tramite, alla risoluzione della problematica verificatasi sulla condotta di scarico a mare, ha provveduto autonomamente alla sostituzione del giunto di collegamento della tubazione in uscita dal microtunnelling e la riduzione in acciaio troncoconica di accoppiamento alla tubazione in acciaio di scarico a mare, che era risultato ammalorato, con altro giunto di tipo Teekay Axiflex Tipo V realizzato in acciaio super-duplex (materiale molto resistente ed adatto a contrastare la corrosione causata dall’acqua marina).

Tale intervento, ancorché non definitivamente risolutivo, ha consentito -e consente, allo stato- di contenere e di ridurre grandemente la fuoriuscita di reflui.

Successivamente, con ricorso datato in data 13.02.2018, la stessa SIFA ha avviato avanti al Tribunale di Venezia un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo (rubricato al n. 1481/2018 R.G., G.D dott.ssa Alessandra Ramon) volto, tra le altre, ad accertare in contraddittorio con le Imprese esecutrici, con i progettisti e con la Direzione Lavori, le cause del determinarsi della falla e volto altresì a verificare quali siano gli interventi migliori, allo stato della tecnica, per risolvere definitivamente e duraturamente la problematica insorta.

Nonostante le ragioni d’urgenza, connesse all’avvio della stagione balneare, fermamente rappresentate al tribunale e nonostante il deposito, avvenuto in data 22.02.2018, di un’istanza di anticipazione d’udienza motivata come sopra, il procedimento a tutt’oggi si trascina, di rinvio in rinvio onde garantire la completezza del contraddittorio nei confronti delle terze parti chiamate in causa dalle originarie resistente.

La prossima udienza risulta fissata per il giorno 31.05.p.v. e la Concessionaria Regionale confida che, in quella sede, il giudice disponga l’Accertamento Tecnico Preventivo richiesto, procedendo alla nomina del Perito d’Ufficio.

Pendendo il descritto procedimento per ATP, la SIFA è allo stato impossibilitata ad effettuare ulteriori interventi essendo indispensabile, per la riuscita delle indagini peritali, che non vi sia mutamento dei luoghi.

Cionondimeno, anche al fine di essere pronta ad intervenire immediatamente, non appena il nominando Consulente Tecnico avrà effettuato le indagini ed anche per la denegata ipotesi in cui il ricorso dovesse essere dichiarato inammissibile, la Concessionaria Regionale si è attivata al fine di reperire sul mercato preventivi progettuali e di spesa utili allo scopo di eseguire, nel più breve tempo possibile, gli interventi necessari alla definitiva risoluzione del problema.

Considerato tuttavia il perdurare di una fuoriuscita del refluo depurato del sistema PIF, ARPAV ha proceduto a valutare la qualità dello stato ambientale dello specchio di mare antistante l’area interessata dalla perdita della condotta. I risultati della relazione, trasmessi ai soggetti interessati, tra cui il Comune di Venezia, in data 7 maggio 2018 non evidenziano oggi indicatori preoccupanti. I risultati delle analisi tossicologiche hanno fornito un quadro esente da particolari anomalie. I risultati delle analisi microbiologiche hanno fornito un quadro perfettamente compatibile con le caratteristiche di qualità per definire balneabile un tratto di costa.

2. A che titolo detto finanziamento sia imputabile, come indicato nella citata deliberazione, ai fondi statali assegnati dal Patto per Venezia, quando questi sono piuttosto previsti per il completamento del PIF in modo che esso riceva e tratti le acque di drenaggio provenienti dai marginamenti di messa in sicurezza permanente delle macroisole di Porto Marghera e se il Comitato di gestione e di indirizzo istituito da detto Patto abbia esaminato il progetto/finanziamento in questione.

Il Patto per Venezia inserisce tra gli interventi strategici finanziabili, al punto c., il Completamento dell'impianto di trattamento delle acque Progetto Integrato Fusina (PIF), specificando che “deve essere completata la rete impiantistica attualmente riferita al PIF, quale impianto strategico di area al quale affidare il trattamento delle acque di drenaggio provenienti dai marginamenti di messa in sicurezza permanente dell’intera area industriale di Porto Marghera, nonché delle acque derivanti da processi industriali e delle acque pluviali (anch’esse contaminate dal dilavamento di terreni industriali)”.

L’intervento in argomento risulta inserito nel Programma Triennale 2018-2020 e nell’Elenco Annuale 2018 dei lavori, compresi nel Documento Unico di Programmazione allegato al Bilancio di Previsione 2017, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 57 del 21/12/2017 e successiva Deliberazione della giunta Comunale n.17 del 31/01/2018 Approvazione Piano della Performance 2018-2020 e Piano Esecutivo di Gestione 2018-2020 e finanziato con i fondi del Patto per la Città di Venezia al capitolo 2.12 Ambiente e Territorio: Progetto Integrato Fusina in quanto il progetto P.I.F. è un centro di trattamento polifunzionale che costituisce l'infrastruttura di base per la trasformazione dell'area del SIN di Venezia - Porto Marghera in "area ecologicamente attrezzata", in grado di fornire servizi connessi ad esigenze di bonifica e di riqualificazione delle aree interessate, avendo tra gli obiettivi primari la riduzione dell’inquinamento generato nel Bacino Scolante in Laguna di Venezia, tramite il controllo centralizzato e il trattamento spinto dei reflui e la loro estromissione dalla laguna.

La realizzazione di una condotta di collegamento tra l’impianto di depurazione di Lido e l’impianto di depurazione di Fusina è finalizzata proprio al trasporto dei reflui provenienti dall’area di Lido e Pellestrina al depuratore di Fusina e alla trasformazione dell’impianto di Lido in stazione di pre-trattamento, sollevamento e accumulo in casi di emergenza, con la possibilità di convogliare i reflui all’impianto PIF (MBR), che peraltro potrà risultare beneficato di un apporto di sostanza biologica da addizionare alle acque di drenaggio provenienti dai marginamenti e a quelle meteoriche per un migliore funzionamento ed efficienza di trattamento.

L’intervento è finalizzato ad eliminare lo scarico a mare del depuratore di Lido, sito a 4 km dalla linea di costa, in quanto il trattamento dei reflui a Fusina permette di utilizzare l’infrastruttura PIF (post trattamenti e cassa di colmata A) per l’affinamento del trattamento di depurazione e la nuova condotta di scarico a mare dei reflui trattati, sempre realizzata nell’ambito dei lavori del PIF, che recapita a 10 km dalla costa, salvo uno sperabile e ulteriore utilizzo dell’acqua depurata.

 

Francesca Zaccariotto

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 13-06-2018 ore 10:52
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