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Interpellanza nr. d'ordine 1047

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1047 88 05/04/2018 Ottavio Serena
 
Renzo Scarpa
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
e p. c.
Al Presidente della II Commissione
 
inoltrata a
Assessore Paolo Romor
09/04/2018 09/05/2018 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
delega25-02-2019Leggi

 

Venezia, 5 aprile 2018
nr. ordine 1047
n p.g. 88
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Al Presidente della II Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare II Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Controllo del vicinato. Tipologia di controlli sul territorio di Venezia.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

PREMESSO CHE:

- Il Comune di Venezia è promotore dell’associazione “Controllo del vicinato”, un’associazione che, su base volontaria, prevede l’auto-organizzazione tra vicini, con il fine di controllare l’area intorno alla propria abitazione, effettuando un monitoraggio del territorio e prefiggendosi di fungere da deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti;

- risulta che, come elemento di raccordo, tra il Comune di Venezia e la succitata associazione, sia stato costituito, in via Forte Marghera, 111 Corpo A, una sorta di “organismo intermedio” con compiti di controllo ed osservazione del territorio.
Tale organismo, consterebbe anche di 2 dipendenti comunali (ex Vigili) che risulterebbero inquadrati nell’area del Gabinetto del Sindaco e più precisamente nel settore “Controlli Territoriali ed Affari Interni” che opererebbe in forma autonoma, senza collegarsi e coordinarsi con la Polizia Locale.

CONSIDERATO CHE:

- i soprammenzionati compiti di controllo territoriale, costituiscono attività assegnata esclusivamente alle Forze dell’Ordine e non possono essere svolti da normali dipendenti comunali;

- uno specifico articolo del Codice Penale, prevede che i Pubblici Ufficiali e anche gli incaricati di pubblico servizio, nel caso che “nell’esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, hanno notizia di un reato perseguibile di ufficio, devono farne denuncia per iscritto, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito” ex art. 331 nr.1 c.p.p. e sono tenuti al segreto istruttorio ex art. 329 c.p.p.”;

- l’attuale Consigliere alla Sicurezza Partecipata, è egli stesso impiegato presso una forza di Polizia, ed è sicuramente a conoscenza dei contenuti del Codice di procedura penale e del suddetto, menzionato articolo di legge, che impone ben determinati ruoli, comportamenti, obblighi.

SI INTERPELLA IL SINDACO DI VENEZIA PER SAPERE:


1. se abbia contezza del ruolo svolto dal predetto organismo e del fatto che esso possa configurarsi, in certi contesti, come una sovrapposizione delle attività svolte dalle Forze dell’Ordine;

2. se abbia consapevolezza delle gravi implicazioni, che questa possibile sovrapposizione possa potenzialmente comportare;

3. se tutte le segnalazioni e notizie che sono pervenute, siano state prontamente denunciate agli organi competenti.

SI CHIEDE INOLTRE:

A. se, oltre ai summenzionati ex Vigili, quali altre persone costituiscono il predetto organismo;

B. quali siano gli eventuali costi fissi sostenuti dal Comune di Venezia per il mantenimento del sopracitato organismo costituito in Forte Marghera, come ad esempio: luce, acqua, gas ed altri eventuali canoni;

C. l’entità del budget messo a disposizione per il progetto e quale siano, inoltre, le previsioni future di tale budget.

 

Ottavio Serena

Renzo Scarpa

 
 
Pubblicata il 05-04-2018 ore 14:18
Ultima modifica 05-04-2018 ore 14:18
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