Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Gruppi consiliari > Movimento 5 Stelle > Consiglieri comunali > Sara Visman > Archivio atti > Interrogazione nr. d'ordine 1805 > Risposta
Contenuti della pagina

Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 1805

da Assessore Massimiliano De Martin

Venezia, 6 marzo 2020
n p.g. 129829
 

Al Consigliere comunale Sara Visman


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1805 (Nr. di protocollo 24) inviata il 29-01-2020 con oggetto: Programma di piantumazione di specie arboree

 

In merito alla Interrogazione nr. Ordine 1805 della Consigliera Visman avente ad oggetto “Programma di piantumazione di specie arboree”, sentiti i tecnici competenti, si evidenzia puntualmente che per i punti “Si chiede all’Assessore all’Ambiente”:

a. Se il taglio degli alberi sia dovuto, in tutte le procedure portate a termine, alle condizioni di salute delle specie arboree.

b. di relazionare quali altri motivi, se non di salute delle specie arboree, hanno portato, all’abbattimento delle stesse.

Per i punti a et b
Ai sensi dell’art. 15 del vigente Regolamento del Verde sono ammesse sei casistiche di abbattimento, ed in queste fattispecie vanno inquadrati gli abbattimenti eseguiti. Successivamente e compatibilmente con le risorse disponibili si procede alla loro sostituzione con esemplari della stessa specie o attinenti; questo salvo nel caso di incompatibilità del sito.

Nel “Premesso che” dell’Interrogazione, ad esclusione per quanto posso intuire in via Bissuola, il resto delle vie indicate (Via Altobello, Via Torino e Via del Tinto), l’Amministrazione non sta procedendo al taglio di nessuna specie arborea. Per meglio evidenziare, nello specifico si rileva che:

• in Via Altobello e via Torino sono intervenuti soggetti privati su area privata (Italgas) e che tali interventi erano propedeutici alla bonifica dell'area su istanza autorizzativa regionale;

• in via Bissuola sono state abbattute due piante, trattasi di due platani (codici 15105 15102) autorizzate dall'Amministrazione, Settore Progetti Strategici e Ambiente, abbattute in quanto a rischio di schianto, erano piante in classe di propensione al cedimento classe D definita dalla valutazione con scheda VTA (visual tree assessment); le relative schede trasmesse già a seguito di accesso agli atti alla consigliera Visman in data 22 gennaio 2020; le piante saranno oggetto di sostituzione con il prossimo piano reimpianti.

• in via del Tinto stanno intervenendo soggetti privati che hanno un Permesso di costruire ex artt. 10 e 22 opere di urbanizzazione per il PdiL C.3 “C2RS n. 99”, emesso dall'amministrazione; il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo bosco di circa 5 ha con piante forestali e una fascia con piante a pronto effetto con prescrizioni dettate dagli uffici inserite nel titolo edilizio come di seguito riportate:

• Sia rispettato quanto previsto nella Convenzione rep. 71253 racc. 21513 del 14/12/2011;
• Siano rispettate tutte le prescrizioni date nei pareri acquisiti in sede di conferenza servizi che si allegano in copia,
• Siano rispettate le ulteriori prescrizioni inerenti l’ambito naturalistico esistente:
• al fine della conservazione e ripristino del fossato ad acqua dolce, e della conservazione delle componenti faunistica e floristico-vegetazionale, sia conservato e ripristinato periodicamente il fossato attraverso l’escavo del fondale per quel tanto che ne assicuri presenza costante dell’acqua,
• sia mantenuta l’attuale larghezza ed assetto viario del viottolo denominato ‘via del Tinto’ (con accesso limitato ai residenti ed aventi diritto e con dissuasori di velocità),
• siano conservati i fossati laterali, biotopi fondamentali per la relitta fauna e flora connesse al SIC, che dovranno avere garantita la presenza d’acqua dolce e, con turnazione poliennale, riscavati,
• venga rispettata la vegetazione arboreo-arbustiva posta sugli argini ai lati, con particolare attenzione a quelle specie, autoctone, che sono il residuo di ripopolamenti originariamente forestali, fra cui l’Iris phoetidissima,
• la composizione del rimboschimento dovrà essere indirizzata alle specie tipiche del bosco deciduo mesofilo planiziale, ed in particolare:
• . Farnia Quercus robur/peduncolata – dominante
• . Carpino Carpinus betulus – dominante
• . Olmo Ulmus minor – dominante minore
• . Frassino ossifillo Fraxinum angustifolia - dominante
• . Pioppo bianco Populus alba – dominante minore
• . Pioppo nero Populus nigra – dominante minore
• . Salice bianco Salix alba – dominante minore
• . Acero campestre Acer campestre – dominante minore
• . Ontano nero Alnus glutinosa – limitato a zone in vicinanza d’acqua o sponde di fossati
• . Viburno Viburnum opulus
• . Sanguinella Cornus sanguinea
• . Frangola Frangola alnus
• . Melo selvatico Malus sylvestris
• . Fusaggine Euonimus europaeus
• . Spin cervino Rhamnus catharctica
• per la zona a prato sia valutata la possibilità di ricreare porzioni di prato umido, di microambienti con piccole zone umide in cui si potranno insediare, gradualmente, gli invertebrati e le essenze erbacee igrofile che ancora si rinvengono nell’adiacente SIC. Le miscele oggetto degli interventi di semina e costituzione del prato stabile dovranno essere esclusivamente composte da sementi di piante erbacee caratteristiche dei prati stabili della pianure padano-veneta,
• la cosiddetta ‘fascia di mitigazione’ sia caratterizzata da essenze tipiche e certificate dei boschi della pianura padano-veneta, ed in particolare:
• . Farnia Quescus robur/peduncolata
• . Carpino Capinus betulus
• . Olmo Ulmus minor
• . Frassino ossifillo Fraxinus angustifolia
• . Pioppo bianco Populus alba
• . Pioppo nero Populus nigra
• . Salice bianco Salix alba
• . Acero campestre
• il fossato d’invaso, di nuova realizzazione, dovrà essere realizzato seguendo la classica tipologia dei fossati della campagna veneta, con le sponde naturalizzate e di adeguata pendenza, garantendo la presenza di un minimo costante di presenza idrica.
Gli interventi di cui alle condizioni sopra esplicitate sono interamente a carico della ditta lottizzante.


c. se ci sia un piano di ripiantumazione, di quali entità (numero alberi nuovi), su quali aree e con quali tempistiche.

Per il punto c
Il contratto di gestione del Verde Pubblico, in corso, prevede 200 reimpianti/anno. Questi sono eseguiti nelle stagioni consentite autunno ed inverno fino alla fine di marzo. Inoltre, nel 2020 sono previsti nuovi impianti straordinari per 70 esemplari al Lido, 5100 esemplari Area Verde di Via del Tinto, 48 esemplari nei due viali di Mestre Cappuccina e Viale Garibaldi (attività in corso).

d-se si sono applicate, in questi quattro anni e mezzo, le normative che impongono di piantare un albero nuovo per ogni nato e se si , dove questi alberi sono stati posizionati.


Per il punto d
Come riportato nel primo Bilancio arboreo pubblicato dal Comune di Venezia risulta che già circa 4 anni e mezzo fa il fabbisogno rapportato al numero di nati era coperto per 99 anni. Tali alberi sono dislocati nelle aree fruibili del bosco di Mestre.

e- quali interventi di allargamento del Bosco di Mestre sono stati finanziati e realizzati in questi 4 anni e mezzo di amministrazione.


Per il punto e
E’ stato recentemente approvato il progetto Definitivo per la realizzazione, su un estensione di sei ettari, in zona Dese di una nuova area boscata con impianto di 6300 specie. Tale intervento è da considerare a tutti gli effetti un estensione del “Bosco di Mestre”.

f- quanti metri quadrati di “standard pubblico a verde” sono stati realizzati e quanti sono stati monetizzati in questi quattro anni e mezzo e quali introiti ha comportato tale pratica

Per il punto f
Sentiti gli uffici del Settore Urbanistica, per quanto possa occorrere si precisa che nel periodo temporale richiesto sono stati approvati Piani Urbanistici Attuativi che prevedono complessivamente la dotazione delle seguenti superfici di standard pubblico a verde:
• Standard a verde pubblico mq. 44.186;
E’ stata prevista la monetizzazione di standard a verde per un totale di mq. 8.278.
I dati di cui sopra sono relativi a strumenti urbanistici attuativi approvati, o di imminente approvazione, riferiti agli ultimi quattro anni e mezzo, con standard a verde non ancora realizzato, essendo l’attuazione dei piani demandata al rilascio del successivo titolo edilizio e alle tempistiche previste dall’articolo 20, comma 9, della legge regionale n. 11/2004 e.
I dati riferiti alla monetizzazione del verde da parte dell’edilizia privata sono 11.764.
In allegato la tabella da cui è stato ricavato il dato.


Allegati
 
Tabella Interrogazione 1805 (pdf - 38 kb)

 

Massimiliano De Martin

 
  1. Sara Visman
  2. Archivio atti
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 06-03-2020 ore 12:27
Stampa