nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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298 | 66 | 04/04/2016 | Davide Scano Elena La Rocca Sara Visman |
04/04/2016 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 17-05-2016 | Leggi |
Venezia, 4 aprile 2016
nr. ordine 298
n p.g. 66
Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Gestione più equilibrata e redditizia dei beni immobili del Comune - MOZIONE ex ART. 9 REGOLAMENTO C.C. collegata alla P.D. n. n. 423 del 09.07.2015 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015, verifica degli equilibri generali di bilancio e assestamento generale” -
Premesso che
1. le passate amministrazioni comunali hanno posto in vendita, o conferito nel fondo immobiliare, beni immobili e mobili per circa 450 milioni di euro (una delle ultime cessioni eccellenti è stato quello dell'ex Ospedale al Mare del Lido ad un fondo immobiliare della Cassa Depositi e Prestiti). Spesso però l'alienazione si è risolta in una banale svendita;
2. in taluni casi poi gli immobili comunali, rimasti ancora in proprietà, sono stati affidati in concessione, per periodi anche piuttosto lunghi, senza alcun procedimento di evidenza pubblica e a titolo gratuito o col pagamento di canoni irrisori;
considerato che
3. la situazione di pesante crisi finanziaria del Comune rende necessaria anche una più efficiente ed economica gestione dell'intero patrimonio immobiliare comunale;
considerato inoltre che
4. il tessuto commerciale nella città di Venezia è, ormai da anni, soggetto a fortissime pressioni economiche legate al fenomeno turistico sempre più invadente: ciò ha portato, di fatto, ad un aumento di negozi ed esercizi pubblici aventi come target i soli visitatori della città, caratterizzandosi anche per una, spesso, scarsa qualità dei prodotti esposti;
tutto ciò premesso e considerato,
il Consiglio comunale di Venezia impegna il Signor Sindaco e la Giunta
1. censire e razionalizzare l’uso dei vari luoghi in cui il Comune ha degli uffici, privilegiando come sedi quelle di proprietà rispetto a quelle locati da terzi;
2. nella gestione degli immobili, privilegiare la stipulazione di contratti di affitto medio-brevi o altri strumenti contrattuali che permettano di mantenere la proprietà in capo all’ente locale;
3. ad incentivare negli immobili comunali disponibili l'allestimento di spazi di co-working e/o l’insediamento di start-up artigianali o del terziario avanzato a canone simbolico o agevolato, previa stesura di regolamentazione ad hoc;
4. riesaminare tutte le concessioni di beni immobili (Forti di Mestre, impianti sportivi, spazi per associazioni culturali, ecc.) al fine di procedere, se necessario, ad eventuali rettifiche contrattuali finalizzate ad un ampliamento dei soggetti fruitori ed una più equa ripartizione delle spese tra Comune e soggetto concessionario, evitando disparità di trattamento, verificatesi talvolta in passato, e privilegiando, nell’affidamento dei beni, procedure di evidenza pubblica (sfruttando, ove opportuno, il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente vantaggiosa).
5. censire, nella città lagunare e nelle isole, tutti i locali ad uso commerciale in proprietà comunale e/o in proprietà di qualche società partecipata che siano situati al piano terra, allo scopo di predisporre un vero e proprio bando di gara, per locazione a canone agevolato a favore di attività commerciali e/o artigianali, in fase di avvio, di tipo non turistico, previa stesura di regolamentazione ad hoc.
Davide Scano
Elena La Rocca
Sara Visman
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