nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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62 | 23 | 24/09/2015 | Nicola Pellicani |
Assessore Massimiliano De Martin e p. c. Alla Presidente della V Commissione |
05/10/2015 | 04/11/2015 | in Commissione |
Venezia, 24 settembre 2015
nr. ordine 62
n p.g. 23
All'Assessore Massimiliano De Martin
e per conoscenza
Alla Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Il Bosco di Mestre diventi Oasi naturalistica, sia aperto al pubblico e interdetto alla caccia
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
Il C.d.A. dell'Istituzione Bosco e Grandi Parchi in data 23/7 u.s. ha deliberato la chiusura al pubblico di alcune aree del Bosco di Mestre “nel periodo dal 1° settembre al 29 febbraio per lo svolgimento dell’attività di caccia”. Le aree sono Cucchiarina sud, Manente, Zuin, Dese Praello, Dese Terronazzo sud, Dese Terronazzo nord e Campagnazza, per un’estensione complessiva di circa 110 ettari. Si tratta della metà della superficie di tutto il Bosco di Mestre;
Verificato che
Lo stesso C.d.A. il 23/4/2015 aveva approvato l'apertura al pubblico delle stesse aree boscate e, per consentire l'apertura al pubblico, le aree erano state preparate con varchi, piccoli parcheggi, viali ciclopedonali etc. e della notizia si era data ampia informazione ai cittadini anche da parte del Comune [cfr comunicato stampa del Comune];
Considerato che
Il Bosco di Mestre è uno dei maggiori programmi con cui il Comune di Venezia sta valorizzando la terraferma e rappresenta un intervento orientato all'incremento della biodiversità, mediante il ripristino dei boschi planiziali e la rinaturalizzazione dei corsi d'acqua.
Il Bosco di Mestre è una realtà di 230 ettari che, a pieno titolo, fanno parte del tessuto urbano del Comune di Venezia;
Preso atto che
Le diverse aree di cui si compone il Bosco di Mestre [Bosco Ottolenghi e Franca, Bosco Zaher, Bosco Campagnazza, Cucchiarina, Zuin, Manente e Terronazzo, Bosco di Campalto e Bosco dell’Osellino] sono sottoposte a discipline giuridiche differenti con l’assurda conseguenza per cui in alcune aree vige il divieto su altre è consentita la caccia;
Constatato che
tale situazione è dovuta all’incredibile ritardo della Regione che non ha ancora approvato il Piano Faunistico Venatorio che attualmente è in regime di proroga al 10/02/2016;
Dato atto che
l’Istituzione del Bosco di Mestre ha proposto di risolvere la questione inserendo tutte le aree del Bosco di Mestre in un’unica Oasi di protezione denominata “Bosco di Mestre” e allo scopo nel 2013 ha presentato Osservazioni al P.F.V. osservazioni però respinte dalla Giunta provinciale;
Ritenuto che
La situazione che si viene a creare a causa della diversa applicazione nelle varie aree del divieto o del consenso alla caccia, certamente potrà generare confusione e pericolo per i potenziali visitatori del Bosco;
Ciò premesso e considerato
SI INTERPELLA L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE
Al fine di avviare una discussione, previa audizione del Presidente dell’Istituzione Bosco di Mestre, con l’obiettivo di ripristinare la visitabilità delle aree indicate nella delibera citata in premessa e nel frattempo, a titolo cautelativo, predisporre ordinanze di divieto temporaneo di caccia su alcune altre aree (Bosco di Campalto, Bosco Zaher, etc.) nelle more dell’approvazione del P.F.V. regionale, andando a verificare se sussistono i presupposti per intervenire presso la Ragione Veneto per modificare il P.F.V. verso una dichiarazione di tutto il Bosco di Mestre Oasi naturalistica.
Nicola Pellicani
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