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Movimento 5 Stelle - Interrogazione nr. d'ordine 481

Logo Movimento 5 Stelle Davide Scano
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
481 75 03/09/2016 Davide Scano
 
Assessore
Giorgio D'Este
06/09/2016 06/10/2016 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta04-10-2016Leggi

 

Venezia, 3 settembre 2016
nr. ordine 481
n p.g. 75
 

All'Assessore Giorgio D'Este


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Servizi di pubblica sicurezza svolti dalla Polizia Locale in occasione della 73° Mostra del Cinema di Venezia - INTERROGAZIONE ai sensi dell’art. 7 del Reg. C.C.

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

 

Premesso che
1. la Legge 07.03.1986 n. 65 “Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale” stabilisce, all’articolo 5, che: “iI personale che svolge servizio di Polizia Municipale, nell’ambito territoriale dell’ente di appartenenza e nei limiti delle proprie attribuzioni, esercita anche: a) funzioni di polizia giudiziaria (…); b) servizio di polizia stradale (…); c) funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza ai sensi dell’articolo 3 della presente legge.
A tal fine il prefetto conferisce al suddetto personale, previa comunicazione del sindaco, la qualità di agente di pubblica sicurezza, dopo aver accertato il possesso dei seguenti requisiti (…)”
;
2. il D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 prevede che il datore di lavoro operi per diminuire il più possibile il rischio per i dipendenti sul luogo di lavoro;

considerato che
3.
il Sindaco ha, in più occasioni, dichiarato che la sicurezza è un tema fondamentale che caratterizza il suo mandato, tanto da individuare, nelle Linee Programmatiche 2015-2020 della sua amministrazione, l’obbiettivo, tanto condivisibile quanto generico, di “aumentare il senso di sicurezza dei cittadini”;
4. nella città francese di Nizza, il 14 luglio scorso, c’è stato un terribile attentato terroristico, di matrice islamica, con l’uso di un camion lanciato a grande velocità sulla folla radunata, lungo la Promenade de Anglais, per vedere i tradizionali fuochi d’artificio;
5. nei giorni seguenti la strage (quasi 90 vittime), è scoppiata in Francia la polemica circa la presenza, in loco, della sola Polizia Municipale anziché della ben più armata e preparata, in termini di sicurezza, Gendarmerie, col Ministro dell’Interno che sembra addirittura aver fatto pressione sui vigili per mentire circa la loro reale presenza;
6. sull’onda di quanto accaduto a Parigi, Bruxelles, Nizza e in molte altre città, le autorità di pubblica sicurezza nazionali e locali hanno ravvisato che anche la 73a edizione della Mostra del Cinema di Venezia possa essere uno degli obbiettivi sensibili per eventuali attentati da parte di fondamentalisti islamici;
7. a seguito delle riunioni del Comitato di Pubblica Sicurezza, il Comandante del Corpo, Marco Agostini ha stabilito, con ordinanza 2016/527 del 24.08.2016, che alcune strade del Lido, in occasione della Mostra, siano chiuse al normale traffico veicolare e che siano “posizionate delle strutture fisse disposte in maniera tale da rallentare la marcia dei veicoli (…) il transito attraverso tali strutture avverrà a senso unico alternato”. Com’è evidente, la presenza di questi grossi blocchi in calcestruzzo è stata ispirata proprio dalle modalità dell’attentato verificatosi a Nizza;
8. nell’ordinanza si stabilisce poi che: “l’accesso sarà consentito previo rilascio di apposito pass nominativo (…) l’accesso sarà presidiato dalle ore 13:00 alle ore 01:00 da personale della Polizia Municipale”;
9. apparentemente, l’ordinanza sembra regolamentare soltanto aspetti relativi a circolazione e sicurezza stradale, come richiama lo stesso titolo di essa e come si affretta a giustificare il Comandante, intervistato da un quotidiano locale. In realtà, il servizio svolto è di vera e propria “pubblica sicurezza”, anzi ha assunto le caratteristiche tipiche dei presidi fissi “antiterrorismo”.
Pur tuttavia, occorre rilevare che il livello di addestramento, in chiave “antiterrorismo”, nonché le dotazioni degli agenti di Polizia Municipale sono piuttosto carenti per l’assolvimento ottimale di un così gravoso compito: essi infatti risultano essere la “prima linea difensiva” rispetto a possibili attacchi, posto che Polizia e Carabinieri sono posizionati circa 30-50 metri dopo di loro, con pattuglie di 3-4 persone e dotati di camionette blindate, giubbotti antiproiettile ed armamento pesante (mitra in bella vista).
I vigili, invece, presidiano da soli i diversi varchi durante l’orario assegnato, comprese le ore di straordinario, senza neppure la possibilità di fare una pausa caffè o toilette. Essi, inoltre, indossano la normale divisa, anziché quella più “sportiva” da assetto antisommossa che giace negli armadietti da anni. Sembra poi che dispongano solo da ieri dei giubbotti antiproiettile e, incredibilmente, tale equipaggiamento scarseggia. Quindi i giubbotti, sporchi e sudati, sembra che passino di persona in persona e risultino pure scaduti nel 2012.
Infine, non tutti gli agenti assegnati a tali mansioni son dotati dell’arma d’ordinanza e, talvolta, anche della radio (in caso di rottura e malfunzionamenti, molti apparecchi non sono ancora stati sostituiti);
10. i servizi di controllo del territorio sono di regola svolti dalla Polizia di Stato, come minimo, in due unità mentre la Guardia di Finanza opera, di regola, con tre unità insieme. Parimenti, le pattuglie dei lagunari sono composte da almeno tre militari. E ciò, non soltanto per motivi evidenti di autodifesa ed incolumità degli agenti ma anche, se del caso, per rafforzare le operazioni di controllo/ispezione e quelle di verbalizzazione;
11. nei corsi di formazione, organizzati dallo stesso Comandante Agostini, i formatori hanno spesso richiamato l’attenzione degli agenti alla necessità di affrontare un’eventuale persona pericolosa in numero non inferiore a tre;
12. sono stati frequenti e ripetuti gli “allarmi terrorismo” aventi per oggetto le maggiori città italiane, tra cui Venezia, è consuetudine allora, dettata dal buonsenso che vi sia un rafforzamento numerico dei componenti delle pattuglie di polizia;
13. il buon proposito dell’anno scorso, di assumere una settantina di nuovi vigili, è andato finora in fumo. D’altro canto, il Comandante della P.L. non sembra aver ottenuto, in questi primi tredici mesi d’incarico, grandi risultati sotto forma di riorganizzazione del Corpo dei Vigili e di possibili trasferimenti di agenti dagli uffici alle sezioni operative;

premesso e considerato tutto quanto sopra,
si chiede:


1. di conoscere le ragioni oggettive in relazione alle quali gli agenti di P.L. appaiono essere la prima linea di difesa dell’area della Mostra del Cinema, nell’eventualità di un attentato che si dovesse configurare con le stesse modalità di quello accaduto a Nizza;
2. di spiegare poi i motivi tecnici per cui gli agenti di P.L. siano stati assegnati al controllo dei varchi in modalità di “monopattuglia”, contrariamente a quanto accade poche decine di metri più in là per Polizia e Carabinieri, e infine perché non sia stato impartito l’ordine di indossare la divisa da assetto antisommossa di cui dispongono;
3. di precisare quali corsi specifici, in materia di “antiterrorismo”, abbiano frequentato gli agenti della Polizia Municipale di Venezia;
4. se, e in che misura, corrisponde a verità la circostanza secondo la quale i vigili assegnati ai citati varchi di sicurezza sarebbero sprovvisti talvolta dell’arma e, addirittura, della radio per le comunicazioni con la Centrale Operativa;
5. se, e in che misura, corrisponde a verità la circostanza secondo la quale i giubbotti antiproiettile consegnati agli agenti risulterebbero scaduti;
6. di illustrare se non si ritenga violato il D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 il quale stabilisce che il datore di lavoro (il Comune) si adoperi per diminuire il più possibile i rischi correlati alle attività svolte dai propri lavoratori (gli agenti di P.L.) per la loro stessa incolumità. L’organizzazione del sistema di sicurezza, mediante blocchi stradali sorvegliati da una sola persona, lascia purtroppo molti dubbi in proposito.

 

Davide Scano

 
  1. Davide Scano
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 03-09-2016 ore 11:10
Ultima modifica 03-09-2016 ore 11:10
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