Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Gruppi consiliari > Movimento 5 Stelle > Consiglieri comunali > Davide Scano > Archivio atti > Interrogazione nr. d'ordine 428
Contenuti della pagina

Movimento 5 Stelle - Interrogazione nr. d'ordine 428

Logo Movimento 5 Stelle Davide Scano
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
428 53 19/07/2016 Davide Scano
 
Assessore
Renato Boraso
20/07/2016 19/08/2016
 
rinviata al
11/08/2016
scritta
 
rinviata
in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
cambio iter per scadenza termini risposta04-02-2019Inviata per la trattazione in Consiglio comunale ai sensi dell'art. 16 c. 5 del Regolamento del C.c.
rinvio dei termini11-08-2016Leggi

 

Venezia, 19 luglio 2016
nr. ordine 428
n p.g. 53
 

All'Assessore Renato Boraso


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Cena del Redentore presso il cortile di Palazzo Ducale - INTERROGAZIONE a risposta scritta ai sensi dell’art. 7 del Reg. C.C.

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che


1. la Convenzione del 10 marzo 1924 per la “Concessione in uso al Comune di Venezia del Palazzo Ducale e di altri annessi edifici demaniali” stabilisce, al punto 2° - VINCOLI, che: “il Comune di Venezia manterrà il Palazzo Ducale nelle stesse decorose e proprie condizioni nelle quali attualmente si trova e ciò sgombero di oggetti e mobili che in qualsivoglia guisa possano alternarne la severa bellezza e maestà…” e poi che “…manterrà pure al detto Palazzo l’attuale sua destinazione e lo conserverà aperto al pubblico… ” ed infine che “è fatto quindi divieto al Comune di destinare il Palazzo Ducale a seduta, feste, concerti e di installarvi uffici e istituzioni di qualsiasi natura, di occuparlo con abitazioni private e simili”.
Allo stesso paragrafo si ammette che “soltanto in occasioni eccezionali di feste patriottiche con carattere nazionale e di manifestazioni culturali o artistiche, il Comune potrà fare uso delle sale del palazzo previa autorizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione”;


2. al successivo punto 7°, intitolato SANZIONI, si prevede poi che: “qualora il Comune contravvenga a quanto previsto e prescritto nella presente convenzione, o, comunque ne violi lo spirito, che è quello di mantenere inalterati attraverso la concessione in uso i caratteri e la destinazione dei due edifici…”;


considerato che


3
. con delibera di GC n. 196 del 7 luglio scorso, sono state regolamentate le festività del Redentore per l’anno 2016 ma, all’interno della corposa documentazione, non si dice quasi nulla a proposito dell’elegante cena svoltasi nel cortile di Palazzo Ducale salvo questa espressione: “anche in occasione dell’edizione 2016 si terrà presso il cortile di Palazzo Ducale la cena degli sponsor della Città di Venezia, con ospiti istituzionali”. Non si dice quali e quanti siano questi sponsor come pure non si precisa l’ammontare della sponsorship mentre invece si precisano le modalità pubblicitarie dei vari marchi aziendali;


4. sembra, in ogni caso, che l’organizzazione sia stata affidata a Ve.La. S.p.A. e che la serata sia costata circa 500 euro per ciascuna delle almeno 150 persone presenti tra cui il Sindaco e la Giunta, con relativi familiari a seguito;


5. durante l’audizione della Fondazione Musei Civici, in commissione consiliare VI del 16 maggio scorso, la direttrice Belli ha dichiarato, in risposta ad una domanda del sottoscritto, che «gli eventi per cene e feste sono comunque legati ad una visita» e poi, non troppo convintamente, che la Convenzione, essendo datata, andrebbe “interpretata”;


6. è emblematico che il Sindaco, quale “primus inter pares”, sia stato molto apprezzato l’anno scorso per il fatto di aver passeggiato tra i tavoli imbanditi per il Redentore lungo la riva della Giudecca mentre quest’anno abbia deciso di chiudersi (nascondersi?) dentro un Palazzo, circondato dai suoi fedelissimi;

premesso e considerato tutto quanto sopra,
si chiede:


1. di sapere se l’amministrazione comunale e i vertici di Ve.La., analogamente a quanto accaduto in passato, abbiano problemi di comprensione del testo della Convenzione del 1924, di cui sopra, che vieta lo svolgimento di “feste” all’interno di Palazzo Ducale;


2. di sapere, in ogni caso, se il Ministero della Cultura abbia autorizzato espressamente la cena. Essa non sembra avere il carattere dell’eccezionalità, richiesto dalla convenzione, e non può considerarsi una “manifestazione culturale o artistica” posto che la vera manifestazione si è svolta in Bacino San Marco e non dentro Palazzo Ducale;


3. di sapere, alla luce delle dichiarazioni della dr.ssa Belli, se e quale visita abbiano compiuto le persone ospitate per la cena;


4. di illustrare i criteri con cui sono stati individuati gli “ospiti istituzionali” e quelli “non sponsor” (imprenditori locali, staff del Sindaco, dirigenti comunali) nonché il loro elenco e le ragioni per cui a tali figure, insieme ai loro familiari, pare proprio sia stata offerta la cena, più relativa serata di gala, a spese dei contribuenti (gli incassi di Ve.La. per sponsorizzazioni, trattandosi di società in house, sono sempre denaro pubblico);


5. di spiegare perché non siano stati resi noti, anticipatamente e pubblicamente, i criteri di sponsorizzazione dato che anche dei privati cittadini, residenti e non, avrebbero ben potuto accettare di pagare per una cena del Redentore nel contesto unico di Palazzo Ducale;


6. di conoscere chi ha fornito il servizio di catering, l’ammontare complessivo dei fondi raccolti da sponsorizzazioni legate all’evento “Redentore” e l’ammontare complessivo dei costi, diretti e indiretti, relativi alla serata di gala nonché il dettaglio di tutti gli altri eventi connessi alla festività.

 

Davide Scano

 
  1. Davide Scano
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 19-07-2016 ore 17:16
Ultima modifica 21-07-2016 ore 12:08
Stampa