nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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305 | 33 | 11/04/2016 | Davide Scano |
Sindaco Luigi Brugnaro |
11/04/2016 | 11/05/2016 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta in Consiglio comunale | 31-03-2017 | Leggi |
Venezia, 11 aprile 2016
nr. ordine 305
n p.g. 33
Al Sindaco Luigi Brugnaro
e per conoscenza
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Illegittimità e inopportunità di alcune nomine fatte negli organi di governo delle IPAB - INTERROGAZIONE ai sensi dell’art. 7 del Reg. C.C.
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che
1. con avviso pubblico del 31 luglio 2015, il Sindaco comunicava alla cittadinanza la volontà dell'amministrazione di procedere alla nomina dei componenti dei consigli di amministrazione dei seguenti IPAB (Istituti pubblici di assistenza e beneficenza): Antica Scuola dei Battuti; Centro di soggiorno per il benessere della persona COLONIA ALPINA SAN MARCO; Istituzione Veneziana (servizi sociali alla persona); Istituzioni di Ricovero e di Educazione di Venezia – I.R.E.; Opera Pia Istituti Riuniti Patronato di Castello e Carlo Coletti; Opere Riunite Buon Pastore;
2. il punto 10 del bando di cui sopra prevede, com’è prassi, che: “l’aspirante deve dichiarare espressamente, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, sotto la propria responsabilità, consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del medesimo D.P.R. nell’ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci, uso o esibizione di atti falsi contenenti dati non più rispondenti a verità: - quali sono gli incarichi ricoperti al momento della domanda presso società, enti, aziende ed istituzioni (…)”;
3. il punto 11 del bando prevede, di seguito, che “l’aspirante deve dichiarare, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, sotto la propria responsabilità, consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del medesimo D.P.R. nell’ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci, uso o esibizione di atti falsi contenenti dati non più rispondenti a verità, di essere in possesso dei seguenti requisiti ai sensi e per gli effetti dell’art. 4, comma 1, lettera b), del D. Lgs. n. 39/2013…” e ancora “…ai sensi e per gli effetti dell'art. 7, comma 2, lettera c), del D. Lgs. n. 39/2013…”;
4. lo Statuto del Comune dispone all’art. 8, terzo capoverso, che “in ogni caso gli amministratori e le amministratrici saranno scelti tra persone che hanno specifici e comprovati requisiti di esperienza, attitudine professionale e competenza”;
5. il Regolamento degli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso società, enti, aziende ed istituzioni prevede, all’art. 6 comma 1, che “la nomina o la designazione devono essere effettuate tra persone che dispongono delle capacità dimostrate e dell’esperienza e professionalità necessaria in relazione all'incarico da conferire e che siano in possesso dei requisiti previsti per l’elezione a Consigliere Comunale”. Il successivo art. 8, comma 4, dello stesso Regolamento aggiunge che “la candidatura deve contenere, oltre ai dati anagrafici del presentatore, i titoli di studio e professionali, l’attività svolta, le eventuali incompatibilità note e rimovibili, ogni altra notizia relativa alle proprie competenze ed esperienze acquisite nel campo di cui si tratta”;
premesso altresì che
6. l’art. 17 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 regola le “Circoscrizioni di decentramento comunale” e al comma 2 stabilisce che: “l'organizzazione e le funzioni delle circoscrizioni sono disciplinate dallo statuto comunale e da apposito regolamento”;
7. lo Statuto comunale, all’art. 22 comma 6, sancisce che: “Il Regolamento Comunale per le Municipalità disciplina le attribuzioni ed il funzionamento degli Organi Municipali e delle Delegazioni di Zona. Nei casi in cui non vi sia espressa norma regolamentare si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni vigenti per gli Organi Comunali”;
8. il Regolamento citato, all’art. 1, sancisce subito che: “il Comune di Venezia, nella prospettiva dell’istituzione della Città Metropolitana (...), articola il proprio territorio in Municipalità, quali organismi di governo e di rappresentanza del territorio”. All’art. 4 prosegue poi dichiarando che: “il Consiglio di Municipalità è l’Organo collegiale di indirizzo e controllo politico amministrativo della Municipalità e rappresenta le esigenze della popolazione ivi residente nell’ambito dell’unità del Comune”.
Infine in materia di elezioni di tali organismi l’art. 9, comma 2, dello stesso Regolamento sancisce che: “valgono per gli stessi, in materia di ineleggibilità e di incompatibilità, le norme dettate dalla vigente normativa per il Sindaco ed i/le Consiglieri/e Comunali…”;
9. il D.Lgs. 8 aprile 2013 n. 39, in materia di inconferibilità e incompatibilità, stabilisce all’art. 7, comma 2, che: “…a coloro che nell'anno precedente abbiano fatto parte della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti…non possono essere conferiti: (…) c) gli incarichi di amministratore di ente pubblico di livello provinciale o comunale”;
10. l’art. 4 del D.Lgs. n. 39/2013 sancisce, al comma 1, inoltre che: “a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico,…non possono essere conferiti: (…) b) gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale”;
11. l’art. 17 del medesimo decreto stabilisce infine che: “gli atti di conferimento di incarichi adottati in violazione delle disposizioni del presente decreto e i relativi contratti sono nulli”;
considerato che
12. la Sua scelta per l’incarico di Presidente dell’Ipab “Antica Scuola dei Battuti” è caduta stranamente, tra le tante possibili, su una persona, la dott.sa Laura BESIO, candidata ed eletta con la lista fucsia presso il consiglio della Municipalità di Mestre-Carpenedo;
13. la Sua scelta per un incarico di consigliere presso il C.d.A. della stessa Ipab è caduta stranamente, tra le tante possibili, da un lato su una persona che si è candidata in una delle liste che l’appoggiavano alle recenti elezioni e che risulta legato da stretto vincolo affettivo ad una consigliera comunale della maggioranza mentre, dall’altro, sul figlio del vicepresidente della Municipalità di Favaro, eletto sempre con la lista fucsia;
14. parimenti, la Sua scelta per l’incarico di consiglieri presso i C.d.A. delle Ipab “Istituzione Veneziana per i Servizi Sociali alla Persona” e “Centro di Soggiorno Colonia Alpina San Marco” è caduta stranamente, tra le tante possibili, su quattro persone candidatesi nelle file della sua lista civica, presso il Comune o le Municipalità. Tra questi, spicca in particolare la giovane Giulia BACCIOLO, nipote della Vicesindaco, il dott. Walter ROSATO, di recente nominato pure presso il C.d.A. di VEGA S.c.a.r.l., e da poco dimessosi, e infine, nel ruolo di Presidente delle due Ipab, il rag. Luca SEGALIN il quale ricopre tale incarico dal 02 luglio 2009 (nomina dell’allora Sindaco Cacciari) e la cui considerevole attività professionale nel settore immobiliare potrebbe porsi in serio conflitto di interessi con quella pubblica.
Va detto poi che, oltre a questo, appare uno scarso collegamento, in termini di esperienze, tra le attività svolte da queste due Ipab (“…inclusione sociale di persone anziane autosufficienti anche attraverso la gestione di strutture residenziali; b) …il raggiungimento di obiettivi educativi e formativi in ambito scolastico a favore di minori e giovani studenti meritevoli che versino in condizioni di difficoltà economica e sociale…c)…prevenzione, assistenza e di sostegno in favore di donne in difficoltà per motivi legati alla loro condizione di genere, giuridica, psicologica, sociale ed economica…”) e i curricula delle persone scelte: un dirigente scolastico, un lavoratore portuale gruista e carrellista, una manager del settore ICT;
considerato infine che
15. un osservatore in mala fede potrebbe essere indotto a credere che le nomine effettuate, siano una sorta di “atto dovuto” per indennizzare le persone che hanno “messo la faccia” per Lei, in campagna elettorale, e che poi non sono state elette.
Questa tesi sembra rafforzarsi sempre più, specie se si considerano anche tutte le altre nomine fatte in passato, e oggetto di puntuali interrogazioni dello scrivente che però sono rimaste, finora, prive di risposta. Su 36 nomi in lista, del resto, quattro sono divenuti assessori, una è divenuta Presidente del Consiglio Comunale, sedici sono stati eletti consiglieri comunali ed altri cinque, sono stati nominati in società ed enti controllati;
16. pare ormai superfluo ricordare che l’11 giugno scorso, in vista del ballottaggio elettorale, Lei ha sottoscritto, su proposta del M5S, il seguente formale impegno in materia di società partecipate: “selezionare i consigli di amministrazione delle società partecipate e gli organismi dirigenti delle aziende speciali attraverso procedure trasparenti, simili ai concorsi pubblici, ovvero con valutazione dei curricula pubblicati on-line e con audizioni pubbliche dei candidati, escludendo, per serietà, persone che hanno gravitato nell’ambito politico negli ultimi 20 anni”. E’ evidente che gli impegni assunti in campagna elettorale si sono dissolti ad avvenuta elezione e che quindi la firma apposta non vale alcunché;
17. nell’avviso pubblico del 31 luglio 2015 si attesta peraltro che i vari C.d.A. delle sei IPAB sono giunti già a scadenza e che quindi “risulta indifferibile nominare i nuovi Consigli di Amministrazione…”. Nonostante tale urgenza, si è giunti alle nomine ben nove mesi dopo e con un parterre di nominativi che, vista la prevalente provenienza dalle liste elettorali fucsia, era già nella piena conoscenza e disponibilità del Sindaco;
premesso e considerato tutto quanto sopra, si chiede:
1. di spiegare se non si ritenga applicabile alla nomina della neo Presidente dell’Ipab “Antica Scuola dei Battuti”, dott.sa BESIO, la norma sull’inconferibilità degli incarichi di cui al citato art. 7, comma 2 lett. c), del D.Lgs. n. 39/2013, visto il suo ruolo di consigliera di Municipalità ricoperto entro l’ultimo anno;
2. di spiegare altresì se non si ritenga applicabile alla nomina, quale consigliere delI’Ipab “Istituzione Veneziana”, del dott. ROSATO la norma sull’inconferibilità degli incarichi di cui al citato art. 4, comma 1 lett. b), del D.Lgs. n. 39/2013, vista la sua carica quale consigliere di amministrazione di VEGA S.c.a.r.l. ricoperto entro gli ultimi due anni;
3. di precisare il contenuto delle dichiarazioni rilasciate ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 39/2013 (punti 10) e 11) del bando), circa l’insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità, da parte dei sig.ri Laura BESIO e Valter ROSATO;
4. di conoscere, in ogni caso, le motivazioni che hanno spinto il Sindaco a compiere queste e le altre nomine di cui sopra, precisando, in particolare, gli elementi curriculari ritenuti determinanti e quante persone si erano proposte, complessivamente, per ciascun incarico societario;
5. di precisare quante e quali altre persone candidatesi nelle liste fucsia, a Suo sostegno, siano ancora prive di un qualsivoglia incarico in seno all’amministrazione comunale o agli enti controllati.
6. posto che il termine di presentazione delle candidature era il 15 settembre 2015, di spiegare se la cittadinanza dovrà attendere ulteriori sette mesi prima di conoscere le nomine per le ultime due IPAB controllate dal Comune: l’IRE (Istituzioni di Ricovero ed Educazione) e la Opere Riunite Buon Pastore;
7. di spiegare i motivi per i quali è stato disatteso l’impegno preso di fronte agli elettori (non soltanto del M5S), con firma ufficiale raccolta al Teatro Goldoni, di attribuire gli incarichi nelle partecipate e enti controllati, secondo criteri meritocratici anziché quelli vecchi e stantii da “manuale Cencelli” che premiano soltanto la fedeltà e appartenenza politica, ponendo in tal modo l’amministrazione “fucsia” in assoluta continuità con le precedenti;
8. di valutare l’opportunità, nonché la necessità al fine di evitare possibili danni erariali, di procedere ai sensi dell’art. 8 comma 2 dello Statuto comunale alla revoca parziale degli incarichi assegnati e di procedere conseguentemente a nuove nomine, basate questa volta per davvero sul merito e null’altro, cercando di evitare conflitti di interessi, rapporti di parentela inopportuni e situazioni di inconferibilità e incompatibilità previsti dalla legge;
9. di indicare infine, nel caso di accertate violazioni del D.Lgs. n. 39/2013, se sussistano responsabilità in capo alla struttura dirigenziale comunale e quale sia l’organo che, in via sostitutiva, procederà a effettuare gli incarichi futuri durante il periodo di tre mesi d’interdizione dell’organo a ciò titolato, cioè il Sindaco (sanzione prevista dall’art. 18 dello stesso decreto).
Davide Scano
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