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Interrogazione nr. d'ordine 1884

Logo Elena La Rocca
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1884 80 20/04/2020 Elena La Rocca
 
Assessore
Massimiliano De Martin
20/04/2020 20/05/2020
 
rinviata al
30/05/2020
scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta28-05-2020Leggi
rinvio dei termini19-05-2020Leggi

 

Venezia, 20 aprile 2020
nr. ordine 1884
n p.g. 80
 

All'Assessore Massimiliano De Martin


e per conoscenza

Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Utilizzo di servizio avvisi sms alla cittadinanza di Veritas s.p.a. in maniera impropria. INTERROGAZIONE a risposta scritta in Commissione ai sensi degli artt. 14-15 Reg. C.C.

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che
1) Con il Procedimento Unico (art. 27-bis DLGS 152/06) è in itinere presso la Regione Veneto all’esame della Commissione regionale di Valutazione di Impatto Ambientale, il procedimento di approvazione del progetto di aggiornamento tecnologico del Polo impiantistico di Fusina per la gestione dei rifiuti, proposto da Ecoprogetto Venezia S.r.l., la società partecipata da Veritas, ASVO, Bioman, Agrilux e Savno che gestisce l’impianto di trattamento del rifiuto residuo di Fusina

2) Dalla documentazione tecnica depositata presso la Regione Veneto dalla società Ecoprogetto s.r.l. si evince che in sostanza il progetto prevede:
A) un aumento della capacità produttiva delle Linee 1 e 2 di lavorazione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR) finalizzate alla produzione di CSS (combustibile solido secondario) che passerebbe, in fase di preselezione con lettore ottico, dalle attuali 150.000 t/anno a 450.000 t/anno;
B) la possibilità di lavorare fino a 90.000 t/anno di fanghi provenienti dai depuratori civili del Veneto e 40.000 t/anno di percolati da discarica al fine di ottenere sostanza secca da bruciare nelle linee di combustione 1-2-3 di cui di seguito. A questo proposito la stessa società Veritas s.p.a. ha ammesso pubblicamente la possibilità che parte di questi fanghi provengano dai depuratori che trattano le acque reflue contaminate da PFOA e PFAS, sostanze tossiche presenti in alte concentrazioni anche nei percolati;
C) la trasformazione dell’attuale centrale termica alimentata con biomassa legnosa da sottoprodotto in impianto di co-incenerimento. L’impianto di co-incenerimento è progettato su 3 linee per una potenza complessiva di 67,9 MW termici, per un funzionamento contemporaneo di sole due linee di circa 8000 ore/anno. La quantità complessiva di rifiuto lavorato presso l’impianto e da avviare a incenerimento ammonta ad almeno 268.000 t/a, di cui: 150.000t di CSS, 34.000t di fanghi e percolati essiccati, 84.000t di legno, tessuti e altro materiale organico derivato da rifiuti urbani e speciali;

3) numerosi movimenti ambientalisti, associazioni mediche e associazioni di cittadini sul territorio del Comune di Venezia e dei comuni limitrofi sono fortemente contrari al progetto di ampliamento. Fortissime sono le preoccupazioni riguardo alle possibili ricadute ambientali, in specie sulla qualità dell'aria, già bassissima nella Pianura Padana ed in particolare in un'area, quella di Marghera e dei suoi dintorni, già devastata da quasi un secolo di attività chimico-industriale;
4) è opinione delle sopracitate associazioni che lo Studio di Impatto Ambientale presentato da Ecoprogetto srl risulti in molte sue parti ambiguo, lacunoso e inadeguato rispetto a quanto richiesto dalla normativa di settore e in particolare dal D.lgs 152/2006. In particolare esse evidenziano che non è stato effettuato alcuno studio approfondito su quali siano gli impatti delle emissioni gassose e sui rischi sanitari per la popolazione del territorio circostante, ovvero in buona parte quello del Comune di Venezia;

premesso inoltre che
5) Veritas s.p.a. fornisce alla cittadinanza dei messaggi di “alert” inviati tramite sms o attraverso l'applicazione “Telegram” che veicolano comunicazioni utili all'utenza, come recita la pagina internet di Veritas: “informazioni che potranno riguardare anche modifiche, ritardi o mancata effettuazione dei servizi gestiti da Veritas (raccolta dei rifiuti, reti idriche e fognatura, cimiteri e verde pubblico)”;
6) tale servizio è configurabile come un servizio di pubblica utilità e come tale rivolto a un'utenza indistinta. La natura di questi messaggi, a cui l'utenza si affida in quanto “neutro” e non volto perorare qualsivoglia causa o diffondere alcuna convinzione politica;
7) nella prima settimana di aprile è stato inviato da Veritas, a tutta la cittadinanza iscritta al servizio di “alert” il seguente messaggio sms: “A Fusina non nascerà un ecomostro ma un impianto per trasformare in energia i rifiuti raccolti nel territorio (...segue indirizzo internet) Veritas”


considerato che
8) il servizio sms è un servizio a pagamento fornito dai gestori telefonici in cambio di un corrispettivo non certo simbolico di denaro pubblico;
9) un canale di comunicazione solitamente utilizzato per messaggi di pubblica utilità ingenera un senso di affidamento “acritico” nell'utenza, poiché proveniente comunque da un autorità che si ritiene debba sempre agire a tutela del cittadino;

si chiede

a)se si ritiene opportuno e/o legittimo l'uso sopra descritto del servizio di “alert” di Veritas s.p.a.;
b)di interpellare l'Avvocatura Civica per ottenere un parere circa la legittimità dell'uso succitato di tale servizio;
c)di censurare e scongiurare che si ripetano altri usi di servizi di informazione di pubblica utilità da parte di aziende partecipate e da parte dei servizi dell'Amministrazione Comunale per finalità che paiono avere natura squisitamente politica e non amministrativa e di perseguimento dell'interesse pubblico generale;




Venezia, 16.04,2020

 

Elena La Rocca

 
 
Pubblicata il 20-04-2020 ore 12:46
Ultima modifica 20-04-2020 ore 12:46
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