Seduta del 06-10-2015 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Maurizio Crovato, Alessio De Rossi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Alessandro Vianello, Chiara Visentin, Sara Visman
Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Maurizio Crovato, Alessio De Rossi, Rocco Fiano, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Chiara Visentin, Sara Visman, Saverio Centenaro (sostituisce Enrico Gavagnin), Davide Scano (sostituisce Elena La Rocca), Ottavio Serena (sostituisce Luca Battistella), Silvana Tosi (sostituisce Alessandro Vianello)
Altri presenti: Sindaco Luigi Brugnaro, Direttore Marzio Ceselin, Dirigente Manuele Medoro
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9.45 il presidente Senno, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed informa la commissione che il sindaco non sarà presente per altri impegni, annuncia che una prossima riunione sarà dedicata all'esame dello stato degli impianti del centro storico di Venezia; dà quindi la parola al dirigente del servizio Attività sportive, Manuele Medoro.
MEDORO afferma che il Comune di Venezia ha un altissimo numero di impianti sportivi, sono più di 70 e sono molti gestori; la manutenzione la effettua la direzione dei Lavori Pubblici. Sicuramente ci sono delle problematiche da risolvere, il Comune è dotato di molti impianti ma ne servirebbero altri più specifici.
LAVINI chiede chi o come viene gestita la cura del verde pubblico presente negli impianti sportivi e la situazione degli impianti dedicati al calcio femminile.
MEDORO risponde che sono i gestori degli impianti a dover curare il verde salvo casi particolari e per le alberature tanto alte, nelle gare ad evidenza pubblica è prevista proprio questa incombenza.
CERCATO descrive la situazione le realtà delle due società del calcio femminile.
Alle ore 10.00 esce il consigliere Scarpa A.
GIACOMIN prende atto del lavoro completo che è stato fatto, chiede informazioni sulla gestione dell'impianto sportivo di Favaro Veneto, via Monte Cervino, della piscina chiusa di Favaro Veneto, afferma che sul campo parrocchiale di Campalto la società San Benedetto non gioca più mentre su quello di Ca' Noghera non si conosce nulla.
MEDORO spiega la situazione degli impianti della municipalità di Favaro Veneto: per il campo di rugby ci sarà un nuovo bando e saranno inserite nel bando delle clausole di salvaguardia dato che nei precedenti bandi chi andava a gestire gli impianti spesso creava dei grossi problemi alla direzione a cominciare dal mancato pagamento di quanto dovuto. La società San Benedetto ha lasciato la gestione; la piscina è un nodo da risolvere ed il precedente gestore ha creato problemi seri e premettendo che il rapporto abitanti impianto è di 50.000 abitanti e a Favaro non è corrispondente, l'impianto ha elevati costi di gestione e serve predisporre un bando che abbia il risparmio energetico come punto dirimente.
GIACOMIN chiede se la piscina ha l'idoneità per poter accogliere l'attività sportiva e dichiara che non ci sono piscine olimpioniche e domanda come vengono fissate le tariffe degli impianti natatori.
MEDORO risponde che ormai da tempo quell'impianto non può essere riaperto se non pesantemente ristrutturato perché non a norma, per il basket si sono spesi 127.000 euro solo per il cambio delle righe del campo, le tariffe sono rimaste le stesse da tempo ma parametrate diversamente, continua a svolgere la panoramica sugli impianti sportivi presenti nelle strutture parrocchiali.
FIANO sostiene che si potrebbe decidere delle convenzioni tipo per la gestione di impianti simili magari come quella per la gestione di S. Alvise.
MEDORO spiega che la convenzione tipo è stata approvata già nel 2011, si distingue per la gestione ad uso esclusivo ed altro; chi ha contenziosi col Comune non ha titolo per partecipare a meno che non presenti un piano per la copertura dei debiti.
CROVATO premette che sono state inviate molte lettere alle piccole società che vivono in sofferenza, domanda se esiste un criterio per erogare le sovvenzioni alle società
MEDORO replica che la Mestrina Nuoto ha avuto moltissimo dal Comune, quando il commissario ha bloccato i contributi, il gestore ha comunicato che stava fallendo ed ha chiamato in causa l'Amministrazione che è rimasta ferma sulle decisioni; la Mestrina Nuoto è una vicenda che dura 4 anni e i debiti dovranno essere pagati. Per l'impianto di San Giuliano è da considerare che la pista di atletica deve subire una manutenzione molto importante ma soprattutto le società devono diventare lavorare come aziende e sapere di fiscalità e contribuzioni.
SAMBO afferma che ci sono anche società sportive interessate a fare investimenti ma il Comune non ha mai accolto le richieste; cosa succede al bocciodromo ed al centro sportivo di Zelarino. Domanda se per le manutenzioni esiste un piano di interventi, se c'è qualche progetto per fare il palazzetto nuovo a Tessera e se del padiglione Aquae c'è qualche idea. Su questi argomenti dovrebbe essere il sindaco, assessore allo sport, a rispondere.
MEDORO risponde che per il palazzetto ed il padiglione Aquae ci devono essere delle decisioni politiche dell'Amministrazione; per le manutenzioni ricorda che nel 2002 il servizio aveva a disposizione circa 3 milioni per poi vedersi ridurre continuamente negli anni le disponibilità. La compartecipazione al pagamento dei costi è molto contenuta tranne che per le piscine dati i costi di gestione molto alti. Se si facessero i conti delle gestioni delle società, si scoprirebbero quasi certamente dei bilanci floridi; la programmazione delle manutenzioni viene fatta dalla direzione dello Sport ed eseguiti dalla direzione dei Lavori Pubblici e sembra sia stato costiuito un fondo per affrontare le emergenza. A Zelarino, fra breve, verrà stipulato un affidamento temporaneo mentre per il bocciodromo la questione verrà definita fra qualche mese. La responsabilità della gestione del centro sportivo di Asseggiano è della direzione Patrimonio.
VISMAN chiede se esiste uno studio delle richieste di uso e della capacità del Comune di rispondere positivamente.
MEDORO risponde che all'inizio sembra siano necessari molti più impianti di quelli esistenti, ma con il lavoro del servizio molte questioni si risolvono. Non c'è uno studio sul fabbisogno ma comunque la mancanza di risorse non permette una programmazione seria dell'attività; le sofferenze si riscontrano sui e per i grandi impianti.
TOSI pone la questione delle piscine attive nel Comune.
MEDORO replica che gli impianti sono 4 a Mestre e 3 a Venezia e che sono sufficienti per rispondere alla domanda dei cittadini.
SCANO riepiloga brevemente cosa viene pagato dalle società che gestiscono le piscine, l'inizio della gestione corrisponde quasi sempre con l'inizio della costruzione dell'impianto e questo avviene senza gara, si dovrebbe usare per tutte le società gli stessi criteri; nel 2012 sono stati erogati contributi per un milione e 400.000 euro. Le piscine sono 7, una chiusa ed una da costruire a Marghera e desidera conoscere il parere espresso dagli uffici preposti; domanda se il Comune svolge i doverosi controlli sui gestori e fa notare che il Consiglio comunale ha deliberato che gli impianti sportivi sono privi di rilevanza economica.
MEDORO replica che la percentuale di pagamento dei consumi da parte delle società è graduale; i contratti stabiliti nel passato vanno onorati da tutti, in futuro verranno modificati con investimenti per anni, poi esistono delle fidejussioni richieste appositamente a garanzia dell'amministrazione, le società consegnano i loro bilanci ed in futuro le tariffe si baseranno su dati per raggiungere l'equilibrio finanziario. Ci sono 440 società sportive, le soluzioni si trovano se c'è la buona volontà di tutti di perseguire l'accordo; la rilevanza economica degli impianti è una questione da affrontare con attenzione e in futuro non è detto che ci siano le condizioni per realizzare qualcosa nel merito.
GIUSTO afferma che lo sport a Venezia non è solo impresa, soldi e quant'altro, esiste anche molto volontariato che non costano al Comune e che vanno valorizzate.
LAZZARO considera che l'assessore è assente, si è ascoltato il dirigente, preso atto che non ci sono risorse attualmente a disposizione, chiede che il sindaco venga a relazionare se possono essere assegnati dei fondi al servizio.
Alle ore 11.16 esce il consigliere Serena ed entra il consigliere Scarpa A.
SENNO spiega che il sindaco non ha potuto partecipare alla riunione in quanto sono sopraggiunti impegni improrogabili.
SAMBO afferma che non si può solamente sostenere che non ci sono fondi a disposizione.
CANTON pone la questione sulle possibili difficoltà di gestione di una nuova piscina a Marghera.
MEDORO spiega che le regole sulla sicurezza degli impianti natatori sono molto stringenti, la nuova piscina dovrà consentire anche l'attività di recupero per danni post traumatici. Il futuro delle gestioni dovrà prevedere queste due specializzazioni :da un lato l'aspetto sportivo e dall'altro l'aspetto rieducativo post traumatico. Gli attuali bandi che saranno pubblicati prevederanno anche la necessità di fare investimenti da parte degli aggiudicatari e avranno la durata di nove anni ed i contatori saranno intestati alle società.
CROVATO sostiene che se non ci sono attualmente risorse a disposizione, allora per 10 anni non si è amministrato bene.
Alle ore 11.30 il presidente Senno dichiara chiusa la riunione impegnandosi a contattare il sindaco per una prossima riunione della commissione.
scarica documento in formato pdf (36 kb)
Atti collegati | ||
convocazione | tabella presenze | resoconto sintetico |
---|---|---|
leggi | apri | leggi |