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VIII Commissione - Verbale

Seduta del 14-12-2018 ore 10:15

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi

 

Consiglieri presenti: Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Barbara Casarin (sostituisce Luca Battistella), Francesca Rogliani (sostituisce Gianpaolo Formenti), Emanuele Rosteghin (sostituisce Francesca Faccini), Monica Sambo (sostituisce Nicola Pellicani), Sara Visman (assiste)

 

Altri presenti: Assessore Michele Zuin, Direttore Nicola Nardin, rappresentante ABBAV Silvia Boselli, rappresentante AVA Daniele Miotto, rappresentanti CONCAVE Claudio Caputo, Davide Gori, Roberto Farinati, rappresentante Confindustria Venezia Silvia Schiabello, rappresentante AGATA Massimo Maccatrozzo

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione categorie in relazione alle modifiche apportate al Regolamento dell'Imposta di Soggiorno della Città di Venezia
  2. Esame della Proposta di Deliberazione PD 583 del 12/12/2018: Nomina del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Venezia e determinazione del relativo compenso

Verbale

Alle ore 10:25 il consigliere Fiano assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

ZUIN precisa che aveva già sentito le categorie e poi il Consiglio comunale, nella sua autonomia, ha deciso di risentirle.

MIOTTO, sulla modifica del regolamento, precisa che hanno parere favorevole, è una forma che agevola la loro struttura anche se la responsabilità dell'agente contabile crea problemi. Chiede, per questo, che il Comune di Venezia si faccia promotore col governo per modificare la riscossione e di rivedere la parte legata alle differenziazioni per le scontistiche su alcuni territori, specie per chi gestisce in modo non professionale. In principio non sono d'accordo con la tassa di soggiorno ma dicono ai loro associati di pagarla.

CORI afferma di approvare le modifiche e di auspicare che tale imposta gravi su tutte le strutture ricettive, anche nei Comuni limitrofi. Presenta due osservazioni tecniche. La prima riguarda il fatto che il pagamento va fatto anche per le aziende più grandi, in terraferma, e la tassa di soggiorno deve potersi pagare anche rateizzata. Il principio dei 5 giorni della tassa di soggiorno, per chi è presente nel territorio per lavoro per più di 5 giorni diventa un soggiorno professionale, anche se interrotto, come avviene a Roma. Un aspetto tecnico su cui si può discutere. Un ulteriore aspetto, più programmatico: parte degli introiti della legge andrebbero destinati anche alle strutture ricettive, una piccola quota andrebbe destinata a vantaggio delle strutture per delle iniziative congiunte tra albergatori, ad esempio per creare i mercatini di Natale.

MACCATROZZO afferma che hanno già presentato un documento di 3 punti. Dal momento che incassano la tassa per il Comune in forma gratuita allora il turista potrebbe pagarla informaticamente direttamente al Comune. Contestano l'abolizione della riduzione dell'imposta per le locazioni turistiche in certi territori, ad esempio Mestre. Nella riunione del 2017 la differenziazione è poco chiara, per gli appartamenti poco trasparente. Il cliente non sa la categoria catastale dell'appartamento. Chiede se dopo un anno questa differenziazione abbia prodotto risultati o se sia meglio farne una unica.
Alle ore 10:35 entra il consigliere Scano.

BOSELLI pone delle osservazioni sul trattamento iniquo che viene riconosciuto non applicando la riduzione per Mestre e le isole. Non si spiegano come mai l'imposta di soggiorno preveda anche la categoria C, allora se viene fatta la richiesta per questo tipo di immobile va rigettata, se tale categoria non è prevista per il Comune di Venezia. Informa che hanno presentato un documento con delle osservazioni.
Alle ore 10:40 entra il consigliere Alessandro Scarpa.

SCHIABELLO afferma che è già stato protocollato un documento con le loro osservazioni, ben venga la delibera ma chiedono una serie di interventi. L'applicazione del decreto 2011 che prevede la gradualità in base ai prezzi delle camere. Chiedono l'esenzione per i piloti di aereo e capitani di nave. Un’estensione della bassa stagione dal 1 novembre al 31 gennaio. Sulle agenzie di intermediazione immobiliare cita il regolamento dell'imposta di soggiorno del Comune di Bologna che spiega le responsabilità per gli intermediari: bisogna chiarire il soggetto delegato, su chi grava la responsabilità.

SCANO ritiene utili i contributi forniti e chiede se rispetto a quanto detto da Confindustria come sia possibile parametrare al prezzo delle camere.

SCHIABELLO risponde che è stata fatta una proposta concreta, per riscritto, all'assessore e spiega la proposta.

SCANO sa che vi sono camere di albergo molto economiche; questa proposta comporta un netto ridimensionamento. Sul regolamento di Bologna e il responsabile fa sapere che hanno analizzato un caso particolare: la società ha risposto che pagavano i proprietari, in un rapporto tra privati

MACCATROZZO afferma che l'iscrizione va fatta o a nome del proprietario o dell'agenzia, quindi chi si iscrive è il responsabile. Non vede problematiche al riguardo. Loro sono un'agenzia che agisce su mandato del proprietario.

ROSTEGHIN chiede se sia possibile che le osservazioni fornite siano rese pubbliche a tutti i consiglieri. Alcune riflessioni sono sicuramente utili. Sulla scontistica differenziata per terraferma va fatta una riflessione attenta: serve un’omogeneizzazione complessiva della tassa di soggiorno per un territorio più vasto. Si potrebbe invitare allora la città metropolitana a prendere una visione comune, più omogenea, così come alcuni suggerimenti sulle forme di riscossione possono essere accolti.

LA ROCCA concorda sulla questione dell’omogeneità nel territorio, quantomeno in ambito metropolitano. Così come è importante la riscossione, per sgravare il cittadino degli adempimenti burocratici. Chiede cosa si pensi sull’idea rispetto alla possibilità che siano i siti di prenotazione a riscuotere la tassa, per poi versarla al Comune. Anche il registro unico è un tema importante. Chiede cosa si può fare sull’esenzione per i lavoratori che vanno agevolati.

VISMAN afferma che la tassa di soggiorno così fatta è per agevolare i Comuni con problemi a riscuoterla, ma bisogna omogeneizzare, il che vuol dire costringere alcuni Comuni ad adottarla anche se hanno deciso di non applicarla, un fatto che non condivide e su cui bisogna ragionare. Con la tassa di soggiorno si pagano i rifiuti che sono fatti per di più dagli escursionisti, la valuta una discrasia. Andrebbe cauta con l’omogeneizzazione e trova di buon senso ci siano delle categorie da esentare.

SCANO, sulla differenziazione con Mestre e Marghera, spiega che la ratio era cercare di incentivare la ricettività anche a Mestre, mentre oggi viene cancellata perché si è creata la sovrabbondanza di camere anche su Mestre. È inoltre un problema anche per questioni urbanistiche.

BOSELLI precisa che le categorie complementari  rilevano una grossa criticità in centro storico, dovuta al pendolarismo, allora va bene omogeneizzare anche con la Città Metropolitana. Sulla sovrabbondanza di Mestre e degli ostelli, a 12€ a persona, ricorda che questi ultimi sono gestiti da società estere che portano all'estero i propri profitti. Sono cose spaventose che non creano vantaggio all'economia cittadina ma creano danni: è una concorrenza sleale.

CROVATO afferma di aver sentito parole dolorose ma da accogliere: la realtà è questa, il controllo è sfuggito di mano, anche sui controlli contrattuali. Spesso la polizia è presente negli ostelli di Mestre e un altro problema riguarda anche la manodopera.

ZUIN ricorda che c'è la libertà di mercato, siamo in un paese libero. Sul concetto di omogeneizzazione dichiara di ritrovarsi per lo più dalla parte della consigliera Visman, non si può imporre ai vari Comuni, bisogna guardare ai veri poteri, è inattuabile. E una differenziazione tra Mestre e Venezia c'era, poi la facilitazione è stata tolta perché come Comune hanno il doveri di regolare anche la residenzialità. Il problema della residenzialità si sta creando e allora bisogna provare a regolare questo mercato, per questo è stato scelto di togliere le agevolazioni per Mestre e il Lido, per agevolare la residenzialità. Una mossa fatta in quest'ottica. Togliere queste riduzioni per provare ad avere qualche appartamento in più per residenti. La concorrenza con i Comuni vicini è inevitabile. Sul soggiorno dei lavoratori ricorda che non si tratta della tassa del turismo ma di una tassa sul soggiorno per chi usa questa città, questo dice la legge nazionale: impossibile regolare in base ai lavoratori in quanto non sa che prove dovrebbe farsi dare. Si esenta solo chi guida un autobus o porta i turisti, perché fa una funzione particolare. Se apre ad esempio agli stewart rischia di dover aprire anche ad altri. Ricorda che comunque c'è la regola dei 5 giorni: si pagano solo quelli. Serve poi per abbassare la Tari non solo dei cittadini ma anche degli albergatori. Se viene presentato un progetto specifico, ad esempio per il mercatino, ci si può pensare ma non crede sia il caso di metterlo sul regolamento per le locazioni turistiche di cui ha parlato Agata, con la suddivisione per categorie catastali. Non gli risulta esista una categoria “C” negozi, è riportato sulle categorie catastali A1 – A5, non si torna indietro da questo punto di vista. Sulla questione della delega è stato introdotto semplicemente il fatto che l'amministrazione deve capire che fa gli adempimenti e paga l'imposta, anche tutela loro. È diverso dire di essere il gestore e voler delegare l'agenzia e l'amministrazione sa che è delegata e ha le sue responsabilità. Non va confusa con l'intermediario vero e proprio, tipo Airbnb: questi chiedevano una tariffa unica per tutto il territorio, senza stagionalità. Per l'amministrazione non era accettabile. L'amministrazione sa che deve fare le verifiche di cui necessita. Con quest’intermediario non c'è modo di arrivare ad un accordo, non vogliono farlo e crede perché dovrebbero smascherare e diffondere i loro affari. Sulla tariffa per scaglioni: l’imposta di soggiorno non può essere basata sulle politiche tariffarie degli alberghi, è difficile da gestire e verificare, farebbe perdere al Comune ogni controllo. La gradualità nostra è basata sulle stelle e sulle categorie catastali e la rateizzazione è difficile, l'imposta già viene versata trimestralmente e 15 giorni dopo, per di più sono stati aggiunti 5 giorni di franchigia.
Alle ore 11:45 il Presidente Fiano passa al secondo punto iscritto all'ordine del giorno.

SECHET illustra la proposta di delibera che è quasi identica a quella votata 3 anni fa: i revisori durano in carica 3 anni e la nomina avviene ad estrazione da parte della Prefettura e il Consiglio Comunale prende atto dei nomi estratti. Ne determina funzioni e compenso.

NARDIN spiega che il compenso è aumentato eventualmente per le istituzioni, annuncia che si può eliminare il 10% che è una maggiorazione possibile prevista dalla norma, anche se equivoca, la si può togliere.

Il Presidente Fiano, alle ore 11:55, invia la Proposta di Deliberazione 583/2018 in discussione in Consiglio Comunale e, non essendoci ulteriori domande, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 26-02-2019 ore 09:31
Ultima modifica 26-02-2019 ore 09:31
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