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Gruppo Misto - Interrogazione nr. d'ordine 1431

Logo Gruppo Misto Ottavio Serena
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1431 33 21/02/2019 Ottavio Serena
 
Renzo Scarpa
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
e p. c.
Alla Presidente della I Commissione
 
inoltrata a
Assessore Paolo Romor
22/02/2019 24/03/2019 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare17-10-2019Leggi
delega25-02-2019Leggi

 

Venezia, 21 febbraio 2019
nr. ordine 1431
n p.g. 33
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della I Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare I Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Problematiche e criticità inerenti l’organizzazione Controllo del Vicinato. Querela per diffamazione aggravata nei confronti del Consigliere delegato alla Sicurezza Partecipata del Comune di Venezia.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

PREMESSO CHE:

- in data odierna, la Stampa ha dato notizia (allegato 1) di una querela che sarebbe stata sporta, dalla Presidenza Nazionale del Controllo del Vicinato, nei confronti del Consigliere delegato alla Sicurezza Partecipata dell’Amministrazione del Comune di Venezia, in relazione ad alcune gravi dichiarazioni rese e ribadite dallo stesso alla stampa e mai smentite;

- tali dichiarazioni che si sostanziano nell’accusa di secondi fini rivolta alla Associazione, ma non adeguatamente spiegate nella loro reale consistenza, sono di una gravità tale che a loro volta dovrebbero comportare la denuncia alle autorità competenti ed escludere la divulgazione a mezzo stampa (allegato 2).

CONSIDERATO CHE:

- l’episodio pare rappresentare l’epilogo di un lungo contrasto tra l’associazione Controllo del Vicinato ed il Consigliere delegato che, ricordiamo, rappresenta l’Amministrazione del Comune di Venezia, con pesanti accuse di ingerenza nel coordinamento dei Cittadini associati, come si può prendere atto dai seguenti articoli di stampa:
1) Il Gazzettino – 24 ottobre 2018 (allegato 3).
2) La Stampa - 28 gennaio 2019 (allegato 4);
3) Il Gazzettino – 16 febbraio 2019 (allegato 5);

- oltre alle dichiarazioni che hanno portato alla querela il consigliere delegato avrebbe espresso l’intenzione di accentuare la rottura con l’associazione Controllo del Vicinato attraverso l’esclusione della stessa dalle attività legate alla sicurezza dei Cittadini e la sostituzione con altro organismo non meglio identificato. Tutto ciò nonostante:
1. l’Associazione Controllo di Vicinato rappresenti il soggetto partner con il quale il Consiglio Comunale ha deliberato doversi procedere in collaborazione;
2. con la stessa sia stato stipulato preciso protocollo di intesa che ha visto la partecipazione anche della Prefettura di Venezia;
3. siano già state investite risorse pubbliche con il simbolo dell'Associazione (anche se con modalità che andrebbero verificate);

- a tutto ciò si deve aggiungere che, da un’analisi della documentazione esistente, tra cui, appunto, il Protocollo di Intesa con la Prefettura di Venezia e dei Sindaci dei Comuni del Veneziano, allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 9 giugno 2016, risulterebbe evidente che gli intenti di coordinamento e di perseguimento di una sicurezza partecipata sul territorio veneziano sono stati attuati solo in minima parte.

RICORDATO CHE:

- gli scriventi hanno presentato ben tre interpellanze con il fine di chiarire ed approfondire le problematiche inerenti il Controllo del Vicinato, rimaste ad oggi, purtroppo, ancora senza risposta:

1) Interpellanza del 5 aprile 2018 “Controllo del vicinato. Tipologia di controlli sul territorio di Venezia” (allegato 6);
2) interpellanza del 17 luglio 2018 “Ipotesi di impiego dei membri dell’associazione “Controllo del vicinato” a bordo dei mezzi pubblici ACTV (allegato 7);
3) interpellanza del 22 ottobre 2018 “Controllo di Vicinato presso il Comune di Venezia. Problematiche e criticità” (allegato 8);

- La discussione di tali interpellanze è stata ripetutamente sollecitata inviandone relativa informazione anche al signor Procuratore della Repubblica di Venezia;

- l’11 gennaio 2019, la discussione delle predette interpellanze è stata nuovamente sollecitata per iscritto, sia alla Presidente del Consiglio Comunale sia al Presidente della Commissione consiliare II sicurezza sia all’assessore competente evidenziando la palese violazione delle Leggi vigenti;

- a parere degli scriventi, qualora le problematiche più volte rappresentate nelle citate interpellanze fossero state discusse nei termini previsti, anche eventualmente con l’audizione delle Associazioni interessate alla questione, probabilmente non si sarebbe arrivati a tali estreme conseguenze con la querela, addirittura, di un Consigliere delegato dal Sindaco;

- peraltro non si comprende come mai il tema della sicurezza, “cavallo di battaglia” di questa Amministrazione non venga trattato con urgenza ed in totale trasparenza, sgombrando fin da subito il campo da qualsiasi perplessità o dubbi.
Il fatto che non si arrivi ad una discussione ed esame nella Commissione competente, avvalora la tesi che esistano gravi problemi e/o mancanze inconcepibili di risposte.

PRESO PERCIÒ ATTO CHE:

- pur lasciando alle autorità competenti il compito di agire in relazione alle azioni legali, appare non rinviabile una verifica sulla gestione complessiva della sicurezza partecipata nel Comune di Venezia, sui rispettivi compiti, sull’attuazione degli impegni, sul livello della indispensabile collaborazione così come decisa dal Consiglio Comunale di Venezia e come prevista dal protocollo di intesa di cui sopra.

SI CHIEDE AL SINDACO:

- come intenda procedere ed intervenire in una situazione così delicata, visto che si è arrivati alla querela a carico di un suo delegato che coinvolge direttamente la sua figura e l’Amministrazione nel suo complesso;

- se non ritenga opportuno dare direttive affinché la problematica venga esaminata con estrema urgenza, anche e soprattutto per la possibilità di dirimere i motivi della denuncia ed evitare ulteriori azioni o prese di posizioni in contrasto alle decisioni del Consiglio Comunale e alle norme giuridiche esistenti;

- che tale esame debba avvenire non solo nella Commissione competente ma anche in Consiglio Comunale, ritenendo che tutti i consiglieri, debbano essere a piena conoscenza non solo dell’intera materia, ma del perché si sia arrivati a tale drastica rottura con una parte dei Cittadini e si proceda in contrasto alle decisioni del Consiglio medesimo;

- di chiarire perché si continuino a disattendere le tempistiche previste dalle Leggi, dallo Statuto e dal regolamento Comunale, in merito alla trattazione degli Atti amministrativi e così facendo, sì manchi di dare ai cittadini risposte “immediate” anche in materia di sicurezza;

- di chiarire anche perché a seguito della situazione riportata in un articolo di stampa del 14 agosto 2018 (allegato 9) dal quale si può leggere: “...Il delegato escluso dal comitato scientifico per il sospetto di una scissione...” non sia intervenuto tempestivamente, ed eventualmente di rendere noto cosa abbia fatto di conseguenza.

E INFINE, DI VERIFICARE CON LA DOVUTA ATTENZIONE E URGENZA:

se corrisponda a verità che il consigliere delegato alla Sicurezza Partecipata di questo Comune, stia costituendo una nuova associazione denominata “Associazione Veneziana per la Sicurezza di Quartiere – E.T.S.-O.D.V.” e se questo sia compatibile, con il suo ruolo di Amministratore Pubblico Delegato dal Sindaco, al rapporto con le altre associazioni similari.


Allegati
 
Allegato 1 (pdf - 137 kb)
Allegato 2 (pdf - 230 kb)
Allegato 3 (pdf - 205 kb)
Allegato 4 (pdf - 956 kb)
Allegato 5 (pdf - 200 kb)
Allegato 6 (pdf - 36 kb)
Allegato 7 (pdf - 35 kb)
Allegato 8 (pdf - 41 kb)
Allegato 9 (pdf - 155 kb)

 

Ottavio Serena

Renzo Scarpa

 
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Pubblicata il 21-02-2019 ore 13:11
Ultima modifica 21-02-2019 ore 13:11
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