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Mozione nr. d'ordine 27

Logo Nicola Pellicani
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
27 19 12/08/2015 Nicola Pellicani
 
31/08/2015

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito25-09-2015Leggi

 

Venezia, 12 agosto 2015
nr. ordine 27
n p.g. 19
 

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


e per conoscenza

Ai Presidenti delle Municipalità
All'Assessore Massimiliano De Martin

 

Oggetto: Il Bosco di Mestre diventi Oasi naturalistica, sia aperto al pubblico e interdetto alla caccia

 

Premesso che
Il C.d.A. dell'Istituzione Bosco e Grandi Parchi in data 23/7 u.s. ha deliberato la chiusura al pubblico di alcune aree del Bosco di Mestre “nel periodo dal 1° settembre al 29 febbraio per lo svolgimento dell’attività di caccia”. Le aree sono Cucchiarina sud, Manente, Zuin, Dese Praello, Dese Terronazzo sud, Dese Terronazzo nord e Campagnazza, per un’estensione complessiva di circa 110 ettari. Si tratta della metà della superficie di tutto il Bosco di Mestre;

Verificato che

Lo stesso C.d.A. il 23/4/2015 aveva approvato l'apertura al pubblico delle stesse aree boscate e, per consentire l'apertura al pubblico, le aree erano state preparate con varchi, piccoli parcheggi, viali ciclopedonali etc. e della notizia si era data ampia informazione ai cittadini anche da parte del Comune [cfr comunicato stampa del Comune];

Considerato che
Il Bosco di Mestre è uno dei maggiori programmi con cui il Comune di Venezia sta valorizzando la terraferma e rappresenta un intervento orientato all'incremento della biodiversità, mediante il ripristino dei boschi planiziali e la rinaturalizzazione dei corsi d'acqua. 
Il Bosco di Mestre è una realtà di 230 ettari che, a pieno titolo, fanno parte del tessuto urbano del Comune di Venezia;

Preso atto che
Le diverse aree di cui si compone il Bosco di Mestre [Bosco Ottolenghi e Franca, Bosco Zaher, Bosco Campagnazza, Cucchiarina, Zuin, Manente e Terronazzo, Bosco di Campalto e Bosco dell’Osellino] sono sottoposte a discipline giuridiche differenti con l’assurda conseguenza per cui in alcune aree vige il divieto su altre è consentita la caccia;

Constatato che

tale situazione è dovuta all’incredibile ritardo della Regione che non ha ancora approvato il Piano Faunistico Venatorio che attualmente è in regime di proroga al 10/02/2016;

Dato atto che
l’Istituzione del Bosco di Mestre ha proposto di risolvere la questione inserendo tutte le aree del Bosco di Mestre in un’unica Oasi di protezione denominata “Bosco di Mestre” e allo scopo nel 2013 ha presentato Osservazioni al P.F.V. osservazioni però respinte dalla Giunta provinciale;

Ritenuto che
La situazione che si viene a creare a causa della diversa applicazione nelle varie aree del divieto o del consenso alla caccia, certamente potrà generare confusione e pericolo per i potenziali visitatori del Bosco;

 


Ciò premesso e considerato

previa audizione del Presidente della Istituzione Bosco di Mestre


Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta affinché
:


- intervenga presso l’Istituzione Bosco e Grandi Parchi per far ritirare la delibera sucitata e ripristinare la visitabilità delle aree indicate in delibera stessa;
- predisponga le Ordinanze di divieto temporaneo della caccia su alcune altre aree [Bosco di Campalto, Bosco Zaher etc] nelle more dell’approvazione del P.F.V.;
- intervenga presso la Regione per modificare il P.F.V. per dichiarare tutto il Bosco di Mestre Oasi naturalistica.

 

Nicola Pellicani

 
 
Pubblicata il 12-08-2015 ore 12:27
Ultima modifica 12-08-2015 ore 12:27
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