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Mozione nr. d'ordine 21

Logo Davide Scano
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
21 14 04/08/2015 Davide Scano
 
Sara Visman
Elena La Rocca
05/08/2015

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro08-04-2016Leggi

 

Venezia, 4 agosto 2015
nr. ordine 21
n p.g. 14
 

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Gestione più equilibrata e redditizia dei beni immobili del Comune - ex ART. 9 REGOLAMENTO C.C. collegata alla P.D. n. n. 423 del 09.07.2015 su: “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015, verifica degli equilibri generali di bilancio e assestamento generale”

 

Premesso che


1. dal 2007 ad oggi, l'amministrazione comunale ha posto in vendita, o conferito nel fondo immobiliare, beni immobili e mobili per circa 450 milioni di euro (una delle ultime cessioni eccellenti è stato quello dell'ex Ospedale al Mare del Lido ad un fondo immobiliare della Cassa Depositi e Prestiti). Spesso però l'alienazione si è risolta in una banale svendita di fine anno, come accaduto per le azioni della società aeroportuale e per quelle delle società concessionarie delle autostrade;
2. in molti casi poi gli immobili comunali rimasti ancora in proprietà sono stati affidati in concessione, per periodi anche piuttosto lunghi, spesso senza alcun procedimento di evidenza pubblica (una gara, non necessariamente al massimo rialzo) e dietro il pagamento di canoni irrisorii;

considerato che
3. la situazione di pesante crisi finanziaria del Comune rende necessaria una più efficiente ed economica gestione dell'intero patrimonio immobiliare comunale;

tutto ciò premesso e considerato,
il Consiglio comunale di Venezia
impegna il Signor Sindaco e la Giunta


1. censire e razionalizzare i vari luoghi in cui il Comune ha degli uffici, privilegiando come sedi quelle di proprietà rispetto a quelle locati da terzi;
2. fermare lo stillicidio continuo di vendite del patrimonio comunale, privilegiando la stipulazione di contratti di affitto medio-brevi o altri strumenti contrattuali che permettano di mantenere la proprietà in capo all’ente locale;
3. ad incentivare negli immobili comunali disponibili, anche di Venezia, l'allestimento di spazi di co-working, spazi per l'incubazione di start-up dei servizi e/o artigianali;
4. riesaminare tutte le concessioni di beni immobili (Forti di Mestre, attrezzature sportive, spazi per associazioni culturali, ecc.) al fine di correggere la presenza di eventuali vizi di legittimità nonché procedere ad eventuali rettifiche contrattuali finalizzate ad una più equa ripartizione delle spese tra Comune e soggetto concessionario, evitando disparità di trattamento, verificatesi talvolta in passato, e promuovendo sempre procedure di gara.

 

Davide Scano

Sara Visman
Elena La Rocca

 
 
Pubblicata il 04-08-2015 ore 13:52
Ultima modifica 04-08-2015 ore 13:52
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