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Interrogazione nr. d'ordine 1928

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1928 117 08/06/2020 Elena La Rocca
 
Assessore
Massimiliano De Martin
08/06/2020 08/07/2020
 
rinviata al
18/07/2020
scritta
 
rinviata
in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
cambio iter per scadenza termini risposta19-07-2020Inviata per la trattazione in Consiglio comunale ai sensi dell'art. 16 c. 5 del Regolamento del C.c.
rinvio dei termini08-07-2020Leggi

 

Venezia, 8 giugno 2020
nr. ordine 1928
n p.g. 117
 

All'Assessore Massimiliano De Martin


e per conoscenza

Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Interrogazione sulla ripresa degli studi di monitoraggio sulla trasmissione di sostanze inquinanti presenti nel territorio ai neonati attraverso il latte materno

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

PREMESSO CHE
Il Comune di Venezia, nell’ambito delle proprie competenze e nell’attuazione delle politiche ambientali e sanitarie e di tutela dei consumatori individua, promuove e realizza azioni rivolte al benessere del cittadino ed alla tutela dell’ambiente e della salute e del territorio e che rientrano altresì tra le attività istituzionali dell’amministrazione la promozione e la valorizzazione di interventi nell’ambito della tutela dell’ambiente e di tutela della salute della popolazione;

PREMESSO INOLTRE CHE

la proposta europea recepita con decisione 2 dicembre 2005, n. 2006/61/Ce recante “Firma da parte della Comunità europea del protocollo UNECE sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti” – Guue 4 febbraio 2006 n.32 sul protocollo UNECE relativo ai registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti, è finalizzata, tra l’altro, ad agevolare la partecipazione del pubblico ai processi decisionali in campo ambientale e di contribuire a prevenire e ridurre l’inquinamento dell’ambiente;

con regolamento 166/2006/Ce è stato istituito il Registro integrato delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti a livello comunitario (PRTP Europeo) sotto forma di banca dati elettronica accessibile al pubblico; il regolamento 1881/2006/CE ribadisce la necessità di stabilire tenori massimi più bassi per le diossine e i PCB diossina-simili specificatamente per gli alimenti per lattanti e per bambini come strumento ad uso delle autorità competenti per individuare le fonti di contaminazione e prendere provvedimenti per la loro riduzione;

CONSIDERATO CHE

il Consorzio INCA – Interuniversitario Nazionale “la Chimica per l’Ambiente” costituito nel 1993 da cinque università italiane – Venezia Ca’ Foscari, Lecce, Milano, Firenze e Viterbo LA Tuscia, dal 1998 proponeva al Comune di Venezia di finanziare uno screening di focalizzazione per il monitoraggio biologico di microinquinanti organici persistenti trasmessi dall’alimentazione nel siero e nel latte materno di residenti del Comune di Venezia al fine di poter redigere una proposta di piano triennale da sottoporre a diversi finanziatori, tra cui il Comune di Venezia stesso;

accogliendo l’iniziativa, il Comune di Venezia, con determina 2734 del 22/11/2011 del Direttore della Direzione Ambiente e Politiche Giovanili, affidava il servizio di monitoraggio biologico di microinquinanti organici persistenti (PCDD/F, PCB,HCB) trasmessi dall’alimentazione nel siero e nel latte materno di residenti del Comune di Venezia al Consorzio INCA Interuniversitario Nazionale “la Chimica per l’Ambiente” impegnando al tal fine € 15.000;
lo screening di focalizzazione doveva essere effettuato dal Consorzio INCA per Conto del Comune e la parte analitica doveva includere il prelievo del sangue presso una struttura autorizzata e l’esame dei vasetti di campionamento del latte materno finalizzata all’analisi di PCDD/F, PCB e HCB in circa 15 campioni;

le risultanze dello screening prevedeva l’elaborazione di una proposta di monitoraggio triennale della popolazione, qualora fosse stata confermata la situazione di studi pregressi che evidenziavano un tasso di diossine nel latte materno delle mamme veneziane pari al doppio di quello rilevato nelle mamme romane (Rapporto Finale del Programma Latte Umano dell’Istituto Superore di Sanità – Roma luglio 2002, condotto da Alessandro Di Domenico in collaborazione con la AULSS di Venezia dipartimento di prevenzione).
Tuttavia, dopo una nostra richiesta di accesso agli atti del Comune di Venezia, emergeva che il rapporto con le risultanze dello screening sul latte delle puerpere non fu mai consegnato e per questo motivo, il Comune in data 19/12/2013 con nota PG/2013/554458 decise di avvalersi della facoltà di risolvere il contratto dal momento che INCA si era resa inadempiente.

Attualmente, il Registro Tumori Veneto, che raccoglie e pubblica i dati epidemiologici dei tumori della popolazione residente nella nostra regione, colloca Venezia ai primi posti per decessi legati a neoplasie causate o favorite dall’inquinamento ambientale. Considerando questi dati che dovrebbero allarmare, prendendo atto delle competenze già citate in ambito di politiche ambientali, della salute dei cittadini e del territorio del Comune di Venezia e prendendo atto che l’attuale sindaco e maggioranza di consiglieri che lo sostengono si sono impegnati in sede programmatica a tutelare come e meglio delle precedenti amministrazioni questi fondamentali valori per la vita della cittadinanza,

SI INTERROGA IL SINDACO

per sapere se sia intenzione del primo cittadino e dell’attuale maggioranza considerare la possibilità di riprendere analogo monitoraggio in quanto non ci risulta che in questi ultimi anni la situazione sia migliorata in maniera significativa.

 

Elena La Rocca

 
 
Pubblicata il 08-06-2020 ore 14:53
Ultima modifica 08-06-2020 ore 14:53
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