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Interrogazione nr. d'ordine 892

Logo Elena La Rocca
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
892 51 26/10/2017 Elena La Rocca
 
Sindaco
Luigi Brugnaro
31/10/2017 30/11/2017 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta30-11-2017Leggi

 

Venezia, 26 ottobre 2017
nr. ordine 892
n p.g. 51
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della VI Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VI Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: espansione delle attività della Fondazione La Biennale di Venezia in Città

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che

- il Lazzaretto Vecchio è un’isola di grande importanza storica, posta nella laguna centrale di Venezia, vicinissima al Lido, di fronte al bacino di San Marco; ospitò un ospedale, che curava gli appestati durante le epidemie e fu successivamente adibita, come altre isole, a postazione militare;

- attualmente l’isola del Lazzaretto Vecchio è gestita dal Polo museale del Veneto, articolazione periferica della Direzione generale Musei del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e che, come rilevabile dallo specifico sito web, assicura “sul territorio l'espletamento del servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura statali, definisce le strategie e gli obiettivi della valorizzazione e promuove l'integrazione dei percorsi culturali di fruizione e gli itinerari turistico-culturali”;

Premesso inoltre che


- la stampa riferisce che il 21 settembre il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha autorizzato un finanziamento di cinque milioni di euro per il recupero e la valorizzazione dell’isola del Lazzaretto Vecchio ( La Nuova – 22 settembre 2017)

- l’isola è stata recentemente utilizzata durante la Mostra del Cinema per la prima volta dalla Biennale per ospitare la nuova sezione dedicata alla realtà virtuale; nel contempo da anni si attende la realizzazione di un museo di archeologia lagunare;

Ritenuto che

- se le prospettate attività della Fondazione trovassero luogo negli spazi adibiti a mostre temporanee, all’interno del costituendo Museo nazionale della Laguna di Venezia previsto nell’isola (D.M. 23 dicembre 2014), ciò costituirebbe un arricchimento del progetto iniziale;

- se, diversamente, la Fondazione dovesse adibire tali aree a suo uso esclusivo durante tutto l’arco dell’anno, impedendo la realizzazione di altre attività, come avviene nell’Arsenale di Venezia, ciò costituirebbe un serio pregiudizio per lo sviluppo di altri promotori culturali, e un trattamento privilegiato inopportuno;

Considerato che

- ai sensi dell'art. 5 del D.Lgs. n. 19/1998, il Sindaco di Venezia è il Vice-presidente della Fondazione La Biennale di Venezia; egli è altresì referente per la Cultura all’interno dell’attività dell’amministrazione. Nel duplice ruolo ricoperto può assumere un ruolo significativo in funzione di un progetto culturale per la Città di cui la Biennale è interlocutore significativo ma non esclusivo né privilegiato;

- La Biennale di Venezia è sotto i riflettori mondiali per la qualità delle proprie produzioni artistiche; allo stesso modo è opportuno che lo sia anche sotto il profilo della trasparenza dell'azione amministrativa, in modo che la sua espansione in Città avvenga nel rispetto delle regole imposte a tutti gli operatori culturali;


Tutto quanto sopra considerato,
si chiede


1) di descrivere dettagliatamente il regime giuridico delle aree che la Biennale utilizza ai Giardini di Castello, all'Arsenale, al Casinò e la Palazzo del Cinema;

2) se la Biennale versa un corrispettivo per l'utilizzo di tali aree (sappiamo che l'utilizzo dell'Arsenale è gratuito ex lege);

3) a quali condizioni la Biennale rende disponibili tali spazi ai soggetti utilizzatori durante le esposizioni di arte e architettura (importo, eventuale durata pluriennale dei contratti, ecc...);

4) se per gli eventi collaterali e per le partecipazioni nazionali in Città vengono versate royalties alla Biennale;

5) se per l'utilizzo degli spazi pubblici vengono versati i tributi locali (IMU, TASI, TARI, ecc...);

6)
di conoscere l'importo delle sponsorizzazioni e dei finanziamenti pubblici ricevuti;

7) se nell’espletamento delle proprie attività, l’Ente Biennale affida i propri lavori, servizi e forniture attraverso le procedura per l’evidenza pubblica ai sensi del D.lgs. 50/2016 (Nuovo Codice dei Contratti Pubblici (precedentemente D.lgs.163/2006)

 

Elena La Rocca

 
 
Pubblicata il 26-10-2017 ore 10:38
Ultima modifica 26-10-2017 ore 10:38
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