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Interrogazione nr. d'ordine 84

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
84 19 26/10/2015 Davide Scano
 
Sindaco
Luigi Brugnaro
28/10/2015 27/11/2015 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta in Consiglio comunale01-12-2016Leggi

 

Venezia, 26 ottobre 2015
nr. ordine 84
n p.g. 19
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della X Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Illegittimità ed inopportunità delle nomine fatte per il C.d.A. di VEGA S.c.a.r.l

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che


1. con un avviso, pubblicato il 31 luglio 2015, il Sindaco comunicava alla cittadinanza la volontà dell'amministrazione di procedere alla nomina dei nuovi componenti degli organi di alcune società partecipate a controllo indiretto. In particolare, si attendevano candidature per la nomina del consiglio di amministrazione e dei componenti il collegio sindacale di VEGA Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia S.c.a r.l.;


2. la scadenza per la presentazione delle candidature è stata fissata per il giorno 14 settembre c.a. Ebbene, forse anche per la crisi economica, i curricula presentati sono stati numerosissimi (più di duemila);


3. lo Statuto del Comune sancisce all’art. 8, terzo capoverso, che “in ogni caso gli amministratori e le amministratrici saranno scelti tra persone che hanno specifici e comprovati requisiti di esperienza, attitudine professionale e competenza”;


4. il Regolamento degli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso società, enti, aziende ed istituzioni prevede, all’art. 6 comma 1, che “la nomina o la designazione devono essere effettuate tra persone che dispongono delle capacità dimostrate e dell’esperienza e professionalità necessaria in relazione all'incarico da conferire e che siano in possesso dei requisiti previsti per l’elezione a Consigliere Comunale”. Il successivo art. 8, comma 4, dello stesso Regolamento aggiunge che “la candidatura deve contenere, oltre ai dati anagrafici del presentatore, i titoli di studio e professionali, l’attività svolta, le eventuali incompatibilità note e rimovibili, ogni altra notizia relativa alle proprie competenze ed esperienze acquisite nel campo di cui si tratta”;


5. nell’avviso pubblico sopra ricordato si precisa che tali criteri di scelta saranno applicati, per analogia, anche per la designazione degli amministratori nelle controllate indirette, com’è appunto VEGA;

considerato che


6. nello Statuto di VEGA S.c.a.r.l. è scritto all’art. 4 che la società “ha per oggetto le attività dirette allo sviluppo dell’area industriale di Porto Marghera attraverso la creazione di centri, attività e servizi che promuovono l’innovazione tecnologica, gestionale e organizzativa delle imprese industriali e di servizi…”. Poi si specifica meglio elencando alcune attività possibili come ad esempio: “la realizzazione di laboratori per l’innovazione tecnologica, per l’effettuazione di prove e ricerche”, “l’attuazione di iniziative promozionali per sviluppare attività innovative”, “lo svolgimento delle attività di innovazione e trasferimento tecnologico attraverso il coordinamento e la promozione di attività scientifiche e tecnologiche a favore delle attività produttive”;


7. in data 27 marzo 2014 è stato approvato, dal Tribunale di Venezia, il concordato preventivo della società consortile per la presenza di un “buco” di circa 15 milioni di euro da ripianare con la vendita di buona parte degli immobili di proprietà. La mala gestione dell’azienda ha portato peraltro ad una progressiva riduzione delle attività “innovative” residuando soltanto i compiti, in sé banali, da “amministratore di condominio”;


8. la scelta del Sindaco per un incarico da consigliere di amministrazione e, in particolare, di amministratore delegato è caduta, tra le tante possibili, sulla figura dell'ing. Tommaso SANTINI il quale ricopriva il medesimo ruolo sin dal mese di luglio 2013. Egli ha certo un curriculum degno di nota ma le sue competenze riguardano, in massima parte, il settore del real estate. Insomma, Santini è un immobiliarista ma tale mestiere c’entra poco con quello che è o, meglio, dovrebbe essere, in base allo Statuto, il core business aziendale;


9. la persona designata, peraltro, oltre a lavorare per l’incarico citato (54 mila euro l’anno, più premio di risultato da 20 mila) ha, dal mese di novembre 2012, anche un importante incarico dirigenziale come “Asset Manager” presso la società Condotte Immobiliare S.p.A. del gruppo industriale Condotte, a guida di Ferfina Holding S.p.A. Come si legge infatti nel suo c.v., egli ha “…la responsabilità delle attività di asset management e di business development sul portafoglio immobiliare del Gruppo costituito da investimenti diretti e indiretti – anche attraverso fondi d’investimento immobiliare e SPV con investitori pubblici ed istituzionali - per un valore di oltre Euro 300 milioni (valore prospettico di Euro 800 milioni) principalmente focalizzato su iniziative di sviluppo, interamente finanziate, ubicate sull’intero territorio italiano”. Inoltre, dal 2001 al 2005, ha lavorato per la società Gruppo Guaraldo S.p.A. seguendo proprio i lavori di costruzione del complesso immobiliare Vega;


10. il gruppo industriale Condotte ha rilevanti interessi economici su alcune aree attigue a quelle di proprietà di VEGA S.c.a.r.l. In particolare, sta cercando di sviluppare un consistente progetto immobiliare chiamato “Expo Gate 2015”, già iniziato col fabbricato adibito a polo espositivo (a servizio oggi del fallimentare padiglione Aquae) ma non ancora concluso: son previsti infatti dei grattacieli fino a 36 piani (134 metri s.l.m.) con funzioni direzionale, commerciale e ricettivo;


11. Lei, sig. Sindaco, attraverso le sue aziende, ha parimenti rilevanti interessi economici nell’area in questione, relativamente alla proprietà del terreno ai Pili, destinato ad essere un possibile terminal per auto e bus turistici ma con cubature da capogiro (le stesse previste, improvvidamente, per il Parco di San Giuliano);


12. è evidente, da quanto scritto sopra, che l’ing. Santini si trova oggi, com’era anche ieri, in una pesante situazione di conflitto d’interessi, un conflitto che appare continuo e totale e quindi non affatto sanabile. Appare inoltre piuttosto grave che la scelta della sua nomina non sia stata fatta con la massima trasparenza, mettendo in chiaro gli interessi pubblici da perseguire e il rapporto con gli interessi privati confliggenti (anche quelli riconducibili alla Sua persona);


13. la pesante situazione di indebitamento in cui versa il Comune di Venezia (331,2 milioni al 31.12.2014 - relazione dei Revisori dei Conti) e le sue società partecipate (1,04 miliardi di euro alla stessa data, per le sole 13 società più rilevanti), al di là dello sforamento del Patto di Stabilità, richiederebbe una scelta più che oculata nell'attribuzione degli incarichi ai vertici delle società partecipate. La crisi economica dell’intero Paese ha provocato, del resto, negli ultimi anni il licenziamento e/o il ricambio di moltissimi manager d’azienda. Questo fattore, insieme alla Sua indubbia esperienza maturata alla guida di Confindustria Venezia, lascia immaginare che, sforzandosi un po’ di più, avrebbe potuto, e può farlo tutt’ora, giungere ad una scelta ben più adeguata agli importanti obbiettivi, annunciati in campagna elettorale, di creazione di nuovi posti di lavoro, di attrazione di nuovi investimenti, del recupero di Porto Marghera e del rilancio dell’immagine della città;


14. lo scorso 11 giugno, in vista del ballottaggio elettorale, Lei ha sottoscritto, su proposta del M5S, il seguente formale impegno in materia di società partecipate: “selezionare i consigli di amministrazione delle società partecipate e gli organismi dirigenti delle aziende speciali attraverso procedure trasparenti, simili ai concorsi pubblici, ovvero con valutazione dei curricula pubblicati on-line e con audizioni pubbliche dei candidati, escludendo, per serietà, persone che hanno gravitato nell’ambito politico negli ultimi 20 anni”;

premesso e considerato tutto quanto sopra, si chiede:


1. alla luce della nomina effettuata, di spiegare se sussista o meno l’intenzione in capo a Codesta amministrazione di liquidare definitivamente VEGA S.c.a.r.l.


2. di conoscere le motivazioni che hanno spinto il Sindaco a tale nomina, precisando, in particolare, nella risposta gli elementi del curriculum ritenuti determinanti per la scelta operata, specie alla luce dei principi posti dalle norme ricordate nelle premesse;


3. di illustrare quali modalità intende adottare l’amministrazione comunale, e le società partecipate azioniste di VEGA, per risolvere il ricordato conflitto d’interessi, poco sanabile a nostro avviso (revoca dell’incarico, ad esempio);


4. di spiegare i motivi per i quali è stato disatteso l’impegno preso di fronte agli elettori (non soltanto del M5S), con firma ufficiale raccolta al Teatro Goldoni, di attribuire gli incarichi nelle partecipate secondo criteri meritocratici e di massima trasparenza;


5. di valutare seriamente infine l’opportunità, per la tutela dell’immagine della città e per evitare possibili danni erariali nonché l’accennato conflitto d’interessi, di procedere ai sensi dell’art. 8 comma 2 dello Statuto comunale alla revoca dell’incarico affidato all’ing. SANTINI e di procedere conseguentemente ad una nuova nomina, basata questa volta per davvero su merito, trasparenza e null’altro, cercando nei curricula presentati gli “specifici e comprovati requisiti di esperienza, attitudine professionale e competenza” richiesti dallo Statuto comunale

 

Davide Scano

 
 
Pubblicata il 26-10-2015 ore 11:53
Ultima modifica 26-10-2015 ore 12:15
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