Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Gruppi consiliari > Liga Veneta Lega Nord Padania > Consiglieri comunali > Silvana Tosi > Archivio atti > Interpellanza nr. d'ordine 1240
Contenuti della pagina

Liga Veneta Lega Nord Padania - Interpellanza nr. d'ordine 1240

Logo Liga Veneta Lega Nord Padania Silvana Tosi
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1240 225 10/09/2018 Silvana Tosi
 
Giovanni Giusto
Assessore
Francesca Zaccariotto
 
e p. c.
Al Presidente della IV Commissione
12/09/2018 12/10/2018 in Commissione

 

 

Venezia, 10 settembre 2018
nr. ordine 1240
n p.g. 225
 

All'Assessore Francesca Zaccariotto


e per conoscenza

Al Presidente della IV Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Ponte della Costituzione (Calatrava).

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che:


- fino al 1850 il Canal Grande era oltrepassato solamente dal ponte di Rialto e che nel giro di dieci anni gli Austriaci realizzarono due ponti in ferro: uno davanti alle Gallerie dell’Accademia e uno di fronte alla stazione ferroviaria. Entrambi i ponti furono eseguiti in ghisa, oltre ad essere deteriorati dal salso, ostacolavano la navigazione sul Canal Grande, motivo per cui furono sostituiti tra il 1934 e il 1938, rispettivamente dal ponte in legno provvisorio dell’Accademia e dal ponte degli Scalzi, realizzato in pietra d’Istria.
- Nel 1997 il famoso architetto, scultore ed ingegnere Santiago Calatrava regalò alla città di Venezia il progetto esecutivo per un quarto ponte sul Canal Grande di collegamento tra Piazzale Roma e la zona della stazione di Santa Lucia.
- Detto ponte è stato realizzato principalmente in acciaio e vetro ed è caratterizzato dal corrimano in ottone, dai parapetti e gradini laterali in vetro, dalla parte centrale del pavimento in pietra d’Istria e trachite grigia classica. La lunghezza è di 94 metri, l’altezza di metri 9,28, la larghezza da 5,58 a 9.38 metri.

Considerato che:


- nel 1999 il Comune di Venezia affidò a Santiago Calatrava la preparazione del disegno di ingegneria architettonica e strutturale del quarto ponte sul Canal Grande. Il progetto venne elaborato in collaborazione con tutti gli Enti coinvolti: Ferrovie dello Stato, ACTV, Associazione delle Persone Disabili, Vigili del Fuoco, Polizia, ecc.; fu sottoposto a revisione da parte dell’Associazione per la Protezione della Città di Venezia e della Soprintendenza ai Beni Artistici e Culturali di Venezia. Successivamente il progetto esecutivo venne approvato dal Comune.
- L’incarico di esecuzione dei lavori fu conferito, dopo gara d’appalto, alla ditta Cignoni, che si è avvalsa del supporto di alcuni importanti professori universitari.
- Nel 2003 iniziarono i lavori, i tempi previsti per tale realizzazione, stimati in 456 giorni, furono protratti per quasi 6 anni.
- Dopo anni di rinvii, dubbi sulla stabilità del ponte e polemiche sui costi, i lavori di posa in opera furono avviati il 28 luglio 2007 e si conclusero l’11 agosto 2007. In particolare si trattò di trasportare il ponte, diviso in tre conci, via acquea da Marghera alla sede definitiva.
- L’apertura del ponte della “Costituzione” avvenne in sordina, a seguito delle annunciate manifestazioni di alcune parti politiche, alle ore 23.44 di giovedì 11 dicembre 2008.

Evidenziato che:


- l’ovovia è il dispositivo traslante che avrebbe dovuto permettere di trasportare: disabili, anche con accompagnatore, anziani con problemi di mobilità e donne in avanzato stato di gravidanza o con passeggini; con un tempo minimo di percorrenza di circa 7 minuti.
- L’ovovia è stata eseguita per evitare a persone con difficoltà di deambulazione di affrontare i 106 gradini del ponte ideato da Santiago Calatrava. Alcuni turisti, a causa di un imprevisto, sono rimasti bloccati dentro l’uovo rosso con vetro in plexiglas sotto un sole accecante e con il calore che aumentava in modo fastidioso. L’incidente si chiuse nell’arco di pochi minuti con l’intervento degli inservienti ma riaccese le polemiche perché il progetto del ponte non aveva rispettato le norme sui disabili.
- Il costo inizialmente previsto per l’opera si aggirava intorno a 1.043.603 euro, aumentò poi sino a 1,8 milioni di euro.
- Per la manutenzione dell’ovovia, che non è mai entrata completamente in funzione, era stato stimato un costo di 40 mila euro all’anno.

- Lo stesso Siviero ha dichiarato che l’ovovia ha avuto un costo spropositato, non era necessaria, in quanto si sarebbe utilizzata pochissimo e, per di più, rovina l’estetica del ponte.


Verificato che:


- La relazione dell’esperto, prof. Majowiecki, chiamato dal Comune di Venezia a inizio 2010 dall’ex Giunta Cacciari a rispondere alle contestazioni dell’autorità di vigilanza sui contratti pubblici, ha evidenziato che tale ponte è in “prognosi riservata” perché ha un’arcata troppo bassa, fondazioni troppo sollecitate, un’eccessiva spinta sulle rive che si allontanano (si parla di millimetri) da far usare l’espressione “accanimento terapeutico”, tale struttura ha quindi la necessità di continui controlli e manutenzioni. Si è rivelata perciò “un’onerosa eredità manutentiva per la pubblica Amministrazione che non trova riscontro in alcun ponte di Venezia”.
- Nel 2013 il prof. Enzo Siviero, collaudatore dell’opera, inviò agli uffici di Ca’ Farsetti il certificato di collaudo definitivo dell’intero ponte: “l’ovovia è compatibile con il ponte di Calatrava. Le riserve che avevo posto 5 anni fa sono state quasi tutte risolte. Certo, le spalle del ponte ancora si muovono e per questo ho chiesto che ogni anno venga fatta una misurazione geometrica per controllare questi spostamenti. Forse tra 4/5 anni, bisognerà intervenire ancora con i martinetti. Ma credo che la situazione dovrebbe stabilizzarsi. Uso i condizionali perché siamo a Venezia, una realtà del tutto particolare”.
- Nel novembre 2017 per la revisione annuale delle giunture e la messa in servizio dei martinetti idraulici, per rimettere in asse la grande arcata in acciaio sono stati spesi complessivamente 67 mila euro. Si tratta di ordinaria manutenzione annuale, prevista dal progetto originario, a causa delle torsioni della struttura metallica, vi è poi anche la spesa straordinaria.
- La sostituzione di un gradino richiede circa 4 mila euro e l’architetto Calatrava ne aveva prevista la sostituzione ogni venti anni, più due ogni anno, per eventi eccezionali o atti di vandalismo.
- Dall’apertura del ponte invece se ne sono rotti 8 o 9 all’anno. Dalla documentazione si evince che tra il 2008 e il 2012 sarebbero stati spesi più di 816 mila euro; per il recupero della geometria tensionale dell’arco si spendono circa 150 mila euro all’anno.

Constatato che:


- nel 2017 sono state rilevate nuove crepe ai piedi del ponte della Costituzione e sempre nello stesso punto: lato stazione.
- A distanza di due anni, quindi, dalle ultime lacerazioni sui masegni, sulla fondamenta corrono nuove profonde ferite. Un distaccamento notevole era già stato segnalato in passato e potrebbe essere stato causato dalla particolare struttura del ponte, l’arco ribassato spinge il peso sui lati delle fondamenta generando così una sorta di tensione orizzontale.
- Il ponte è controllato attraverso azioni di continuo monitoraggio, utilizzo di sensori, periodico controllo della lunghezza o corda complessiva dell’arco e verifica periodica di tutte le saldature.


Dato atto che:


- 22 mila persone attraversano giornalmente il ponte della Costituzione e che i gradini in vetro sono un pericolo costante per i fruitori di tale opera, l’Amministrazione comunale nel mese di aprile 2018 ha dichiarato che sta sperimentando nuove coperture e resine antiscivolo.
- Dall’inaugurazione del ponte, avvenuta nel 2008 e sino al 2013 sarebbero state depositate contro il Comune circa 5 mila denunce per cadute o traumi.
- Il 17 giugno 2018 sotto l’arcata spuntano particolari segni per cui si è reso doveroso eseguire un accurato sopralluogo per verificare se ciò fosse dovuto a crepe o a segni di ruggine. Il Direttore della Direzione LL.PP. del Comune ha fatto sapere di avere avviato, da subito, una verifica in loco con il Direttore di Insula S.p.A. ed i propri tecnici, riscontrando che si trattava di una percolazione di ruggine. Si è proceduto inoltre ad effettuare una verifica puntuale di tutte le saldature e si continuano a monitorare gli spostamenti del ponte, che allo stato attuale sono all’interno delle soglie previste di controllo.

Tutto ciò premesso, si interpellano il Sindaco e gli Assessori competenti per sapere:

1) quante richieste di risarcimento per danni da cadute e scivolamenti sono state recapitate al Comune dal 2008 al 2018;


2) se, per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche, al posto dei gradini, non sarebbe stato opportuno realizzare delle rampe laterali utilizzando materiali antisdrucciolevoli, visti gli elevati costi della sostituzione dei gradini in vetro;


3) se l’Amministrazione intenda eliminare l’ovovia, opera inutilizzata e priva di qualsiasi utilità e quali sarebbero le eventuali previsioni di spesa per tale smantellamento;


4) quale sia stato l’interesse pubblico nell’aver eseguito tale installazione, considerati i costi per la realizzazione, manutenzione, monitoraggio e risarcimenti, e se non sia piuttosto auspicabile pensare alla demolizione della stessa, dato che il vicino ponte degli Scalzi e il servizio ACTV potrebbero sopperire all’attraversamento, senza onerose continue spese e problemi di sicurezza, essendo “una gestione a perdere”;


5) se, come ipotizzato dal collaudatore, al fine di garantire la tenuta strutturale dell’opera e la sicurezza ai cittadini, si è venuta a creare una situazione di stabilità, in considerazione delle carenze progettuali, che hanno destato tanta preoccupazione anche alla Giunta Cacciari;


6) quali siano le soglie previste di controllo annuale dovute agli spostamenti del ponte, che entità hanno e se ci siano problemi di tenuta statica e di materiali deteriorabili;


7) se la ditta costruttrice Cignoni sia stata liquidata o, come si dice, sia creditrice, dopo ben dieci anni dall’inaugurazione dell’opera, di 11 milioni di euro;


8) se non sia opportuna l’installazione, ai piedi del ponte in entrambi i lati, di una segnaletica informativa, che indichi la gratuita fruizione del servizio ACTV per le persone diversamente abili, per l’attraversamento da Piazzale Roma alla fermata Ferrovia e viceversa.


9) se non sia corretto collocare una segnaletica informativa che a Piazzale Roma, in prossimità della struttura, evidenzi i percorsi alternativi per giungere alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, come anticipato e promesso dagli Assessori dell’Amministrazione Cacciari 2005-2010 (vedi mozione n. d’ordine 1622 prot. n. 16/2009).

 

Silvana Tosi

Giovanni Giusto

 
  1. Silvana Tosi
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 10-09-2018 ore 17:27
Ultima modifica 10-09-2018 ore 17:27
Stampa