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Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 1148

Logo Partito Democratico Monica Sambo
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1148 159 04/06/2018 Monica Sambo
 
Andrea Ferrazzi
Bruno Lazzaro
Nicola Pellicani
Francesca Faccini
Rocco Fiano
Giovanni Pelizzato
Assessore
Massimiliano De Martin
 
e p. c.
Alla Presidente della V Commissione
07/06/2018 07/07/2018 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro18-03-2019Leggi

 

Venezia, 4 giugno 2018
nr. ordine 1148
n p.g. 159
 

All'Assessore Massimiliano De Martin


e per conoscenza

Alla Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Presidente della Municipalità Chirignago - Zelarino
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA DELLA STAZIONE FERROVIARIA A MESTRE

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che la Stazione Ferroviaria di Mestre

-è una porta fondamentale per la città, punto di passaggio prioritario e, allo stesso tempo, uno dei più degradati della città;

-rappresenta un terminal non solo ferroviario, ma degli stessi trasporti pubblici locali, dagli autobus urbani ed extraurbani, al tram ai percorsi ciclopedonali, in un ottica di in integrazione e interscambio attraverso la bigliettazione unica;

-dal punto di vista sociale, attrae migliaia di persone e determina la qualità dell'ambiente circostante;

-è stato votato in data 16 aprile un O.d.g dalla municipalità di Mestre ;

-è stato votato, l'8 maggio, un O.d.g. dalla Municipalità di Marghera;

- e stato votato in data 12 aprile un O.d.g della Municipalità di Chirignago -Zelarino ;

Ritenuto che
l’area della stazione esplicita in modo plastico la mancanza di un progetto d’insieme della città da parte dell’attuale Amministrazione;

Preso atto che

-la presenza delle forze dell'ordine in stazione è necessaria per mantenere la zona controllata;

-la stessa Polizia ferroviaria non riesce a presidiare a sufficienza le aree;

-l'eliminazione, da parte dell'Amministrazione Comunale, dei progetti di riduzione del danno e del recupero dalla prostituzione, aumenta le problematiche sociali nell'area circostante la stazione;

- in data 18 marzo 2018 sulla stampa l'amministrazione aveva annunciato che il nuovo accordo per la stazione era pronto e che sarebbe stato firmato a maggio;

Rilevato che

-ci sarebbe la necessità di portare avanti i progetti di recupero urbano dell'area programmati dalla precedente amministrazione, ma disattesi dalla attuale;

- l'accordo con gli investitori spagnoli e Ferrovie dello Stato sulla nuova stazione è saltato ad un passo dalla firma;

-il fatto di aver fatto saltare tale accordo, oltre ad aver comportato la perdita di due milioni di euro di oneri di urbanizzazione al Comune, ha avuto come conseguenza la mancata acquisizione del parco di Via Piave, il mancato recupero dell'Ex Scalo Ferroviario di via Trento (che sarebbe potuto diventare di proprietà comunale), la mancata risoluzione del nodo passaggi a livello della Gazzera (che blocca ancora oggi 70 famiglie tra le due barriere ), l'ampliamento del Parco Piraghetto;

-tale accordo era stato minuziosamente preparato dal Comune di Venezia (con tanto di mandato alla firma al Sindaco votato dal Consiglio Comunale), Regione Veneto, Ferrovie dello Stato attraverso Fs Sistemi Urbani e privati che avevano messo a disposizione 30 milioni di euro;

-tale accordo consentiva il recupero non solo della stazione, ad oggi in stato di insostenibile degrado anche alla luce della sua centralità nel trasporto ferroviario nazionale, ma anche di tutto l'asse che da via Cappuccina arriva fino a via Trento. Inoltre, era prevista anche la sistemazione complessiva dei giardini di via Piave, ora di proprietà di Metropolis (società che fa capo a Ferrovie dello Stato) attraverso uno specifico progetto che ne prevede la acquisizione;

-ad ora non risulta essere stato sottoscritto alcun accordo ;

Atteso che


-il progetto della Stazione Ponte proposta dal Sindaco, non vede sbocco né futuro;

-l'accordo pubblico-privato a fianco alla Cita con Salini-Impregilo latita;

-l'unica area di sviluppo, pressochè incontrollato, è costituito dalla zona di Via Cà Marcello, con la realizzazione di 3 nuovi hotel e l'ampliamento dell'ostello la cui società proprietaria sta trattando anche l'acquisto dell'ex Palazzo delle Poste in stazione;

Riscontrato che in data 26 novembre 2016 è stato siglato tra il Governo ed il Comune il Patto per lo Sviluppo della Città di Venezia attraverso il quale è stato riconosciuto al capitolo 1.2 che, per la “Progettazione delle opere di riqualificazione urbanistica della stazione di Mestre”, siano stanziati 3.000.000,00 €.

Si interpella il Sindaco per sapere

 

- per quali ragioni non sia stato ancora sottoscritto l'accordo;

-se intenda procedere alla riqualificazione dell'area della stazione agendo, da un lato, sul piano della sicurezza attraverso una costante presenza delle forze dell'ordine e presidio dei due sottopassi e loro riqualificazione con posizionamento di telecamere nonchè con iniziative per favorire la rivitalizzazione della zona e, dall'altro, sul piano della rigenerazione urbana attraverso lo sblocco dell'accordo con le ferrovie, lo sblocco dell'accordo con Salini Impregilo, il riutilizzo dell'ex scuola Monteverdi (lato stazione Marghera) come sede dell'ULSS o del Liceo musicale e la "liberazione" delle 70 famiglie della Gazzera;

 

-quando sarà sottoscritto l'accordo.

 

Monica Sambo

Andrea Ferrazzi
Bruno Lazzaro
Nicola Pellicani
Francesca Faccini
Rocco Fiano
Giovanni Pelizzato

 
 
Pubblicata il 04-06-2018 ore 16:47
Ultima modifica 04-06-2018 ore 16:47
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