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Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 919

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
919 186 24/11/2017 Nicola Pellicani
 
Andrea Ferrazzi
Bruno Lazzaro
Monica Sambo
Giovanni Pelizzato
Assessore
Massimiliano De Martin
 
e p. c.
Alla Presidente della V Commissione
27/11/2017 27/12/2017 in Commissione

 

 

Venezia, 24 novembre 2017
nr. ordine 919
n p.g. 186
 

All'Assessore Massimiliano De Martin


e per conoscenza

Alla Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Degrado area ex ospedale Umberto I

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che

 

- la rigenerazione urbana che coinvolge da tempo il centro di Mestre non ha ancora interessato un'area strategica come quella dell'ex Ospedale Umberto I, a due passi da Piazza Ferretto, che da anni si è trasformato in uno spazio abbandonato a se stesso, in un luogo di degrado e attività illecite, creando gravi problemi di sicurezza e disagi ai cittadini, in cui vengono riscontrati ingressi abusivi di sbandati, tossicodipendenti e spacciatori, nonostante l'opera di blindatura dell'edificio attraverso reti metalliche anti-intrusione a porte e finestre, e condizioni di igiene disastrose, con la presenza di topi, dovute anche dal mancato sfalciamento dell'erba;

- nel 2010 è stata approvata una delibera dal Consiglio Comunale (n. 29 del 01/02/2010) che prevedeva un Piano di Recupero d’iniziativa pubblica per l'area, su proposta delle società proprietarie dell’area, Il Rovere S.r.l. e DNG S.r.l, che prevedeva la realizzazione di tre torri di circa 100 metri di altezza con residenza, spazi commerciali (6 mila mq) e direzionali (9 mila mq); oltre a 8.500 mq ad uso pubblico negli ex padiglioni ospedalieri storici (De Zottis, Pozzan, Cecchini, l'ex Direzione sanitaria di via Antonio da Mestre e il complesso “ex casa suore” e “chiesetta neo gotica”) e 32 mila mq destinati a verde;


-nel 2013 è stato ridefinito il progetto con la stipula di un protocollo d’intesa tra il Comune di Venezia e i proprietari dell'area, che destinava una delle torri ad uso ricettivo con un albergo da 100-120 camere e prevedeva una galleria commerciale con un massimo di 16 mila mq di superficie; mentre la residenza convenzionata veniva fissata alla quota complessiva del 10%, comunque non inferiore a 2.500 mq. Inoltre l'intesa prevedeva che le quote di residenza potessero essere realizzate in una delle tre torri, oppure in un'altra area della città. A fronte di questo il Comune poteva venire in possesso degli ex padiglioni storici, liberi da ipoteche, con fidejussioni certificate da primari istituti bancari a garanzia dell'eventuale indennizzo a favore della pubblica amministrazione e di un'ampia area verde di circa 18 mila mq, mettendo in collegamento la zona dell'ex Umberto I ai giardini di via Einaudi, l'area verde del Candiani e il parco di Villa Querini. Ma è ancora tutto fermo.

Considerato che


- il protrarsi dell'immobilismo per una soluzione di recupero dell'area ex Umberto I sta esasperando i residenti, che hanno promosso una petizione che ha già raccolto alcune centinaia di firme, in quanto il forte degrado comporta sempre più gravi conseguenze sulle condizioni di sicurezza dell'area compresa tra le Vie Circonvallazione, Antonio da Mestre e Olimpia;


-la situazione non è più sostenibile per chi vive nella zona e chi svolge attività commerciali, già penalizzati con la dismissione dell'ospedale;


- l'area in questione continua ad essere “popolata” da spacciatori, tossicodipendenti e altra delinquenza comune e che il degrado si estende anche al vicino parco di Villa Querini, di fatto occupato e ostaggio delle su menzionate “categorie”;


- la situazione è ulteriormente peggiorata anche a causa della recente revisione delle linee di trasporto pubblico urbano che ha contribuito a emarginare maggiormente la zona.

Constatato che il Comune ha investito circa 100 mila euro per garantire la sicurezza dell'area, con interventi di muratura dei padiglioni, di manutenzione sulla recinzione a pannelli e la creazione del parcheggio;

Si chiede al Sindaco e all' Assessore competente


- di incontrare i promotori della petizione già sottoscritta da alcune centinaia di cittadini che attendono da cinque mesi una risposta a una richiesta di incontro dall'amministrazione(v. allegati);


- di avere informazioni sul futuro dell'area. L'ultima volta che i mezzi di informazione se ne sono occupati avevano evidenziato l'interesse di alcune cordate di imprenditori sia veneti che romani per l'acquisizione dei 5 ettari abbandonati;


- l'installazione di una videocamera di sorveglianza in Via Antonio da Mestre all'angolo con via Circonvallazione, anche alla luce degli ultimi gravi episodi ai danni delle attività commerciali di via Antonio da Mestre e di via Circonvallazione;


- la completa eradicazione del blocco di oleandri, lungo la cancellata del padiglione Cecchini, su via Antonio Da Mestre, la cui crescita incontrollata favorisce e nasconde traffici illeciti provocando contestualmente l'accumulo di immondizie e il richiamo di ratti e altri animali;


- il recupero della struttura dell'ex Cup, valutando la possibilità di destinarlo ad enti e associazioni di volontariato;


- un maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine e della polizia municipale.


Allegati
 
documento 1 (pdf - 9 kb)
documento 2 (pdf - 305 kb)
documento 3 (pdf - 565 kb)
documento 4 (pdf - 50 kb)

 

Nicola Pellicani

Andrea Ferrazzi
Bruno Lazzaro
Monica Sambo
Giovanni Pelizzato

 
  1. Nicola Pellicani
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 24-11-2017 ore 12:06
Ultima modifica 24-11-2017 ore 12:06
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